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Visualizzazione dei post da aprile, 2011

3 AGOSTO 1954: L'AMERICANO ED I TONNAROTI NEL PORTO!

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E' stato emozionate ieri sera scoprire il sito della Association for Cultural Equity ( culturalequity.org ), nel quale è online gran parte dell'archivio fotografico dell'etnomusicologo americano Alan Lomax. E' una emozione che vogliamo condividere con voi, pubblicando alcuni fotogrammi scattati il 3 agosto del 1954 nel porto di Vibo Marina, legati all'attività dei tonnaroti. Brevemente ricordiamo che a bordo di un pulmino nel 1954-55 Alan Lomax realizza un viaggio in Italia assieme a Diego Carpitella, per effettuare le registrazioni, da utilizzare con la BBC e la Columbia, dei suoni e dei canti popolari. Un viaggio avventuroso che lo porterà a trascorrere qualche giorno tra i tonnaroti prima a mare, a bordo dei barconi della tonnara ed infine nel porto. I canti qui registrati sono ormai entrati nella storia delle tradizioni popolari, ma le foto (bellissime ed uniche) di quell'inedita intesa tra l'americano ed i tonnaroti ... erano ancora sconosciute ai più.

Ogni familiare dei mafiosi puo' far implodere dall'interno l'Organizzazione...

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Solo dalle cronache dei quotidiani locali apprendiamo che nella nostra città la notte fischiano i proiettili o che le giornate di pioggia spengono le bombe ... così come delle rapine, dei furti ed altro ancora. Camminando lungo il porto, incrociando qualcuno o entrando in qualche bar non ti accorgi di nulla di tutto ciò: nessun allarmismo, nessun chiacchiericcio, nessuno sdegno rivela quanto scritto a piombo sulle pagine dei giornali. E' questo clima, impercettibilmente caldo o impercettibilmente freddo, non attribuile ad alcuna stagione, che pensiamo sia importante ripubblicare sul nostro sito una interessante riflessione scoperta stamani sul sito del portale della "Casa della Legalità" di Genova. Lo riprendiamo per intero, con lo stato d'animo che si prova quando si tenta una semina fuori stagione! " Chi nasce e cresce in una famiglia di mafia assume inesorabilmente la cultura propria di quel contesto. Sono rari i casi in cui vi è un rigetto e, quindi, la scelt

LA CHIUSURA DELLA DOGANA, NELLA ZONA FRANCA VIBONESE!

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E così ... si avvicina il rischio chiusura della Dogana nella nostra città portuale! La notizia non ci sorprende più di tanto, anzi. Siamo sempre stati convinti che alla città portuale sia stato assegnato "scientificamente" un ruolo di "zona franca", dove fosse possibile fare quanto non è possibile fare nei luoghi dove è necessario praticare qualche forma di legalità; un "non luogo" dove dare sfogo a tutte le contraddizioni che il "sistema" deve allontanare da se, ma assolutamente da non contrastare, per non perderne le cospicue rendite elettorali. E' ovvio dunque che specificatamente la soppressione della Dogana è funzionale a tale visione! Più Zona Franca Urbana di cosi!!! Clikka e scarica gli articoli in pdf

ASSESSORI PER UN GIORNO!!!

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Il Comune di Vibo Valentia (Assessorato alle Politiche Giovanili), l’Avis – Sezione Comune di Vibo Valentia, il C.S.V. e il Servizio Civile Nazionale, al fine di stimolare l’interesse dei giovani vibonesi alla vita pubblica e al rapporto attivo con le istituzioni locali, di incentivare l’impegno civile, lo spirito propositivo e la cultura della partecipazione e di valorizzare le capacità creative e le propensioni progettuali delle nuove generazioni, hanno indetto il concorso “Assessore per un giorno” . Purtroppo la partecipazione al concorso è ammessa esclusivamente a gruppi composti di tre studenti, ma non è detto che anche a qualche gruppo meno giovane ... non sia negata la possibilità di parteciparvi: val sempre la pena provarci. Per partecipare i concorrenti dovranno cimentarsi nella elaborazione di un’idea/progetto concretamente realizzabile nell’ambito del Comune di Vibo Valentia. La migliore idea/progetto verrà ovviamente premiata purchè attinente ed una delle seguenti aree tema

LA TONNARA ABBANDONATA!*

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* post "Abbandonata la Tonnara" pubblicato in Gli articoli per Il Quotidiano della Calabria , del 7 aprile 2011 "Un complesso architettonico di grande interesse storico quello della Tonnara di Bivona, condannato, però, a breve esistenza, visto lo stato di incuria ed abbandono in cui, da svariati anni, si trova. Difficile credere, infatti, osservando le barche poste in una zona recintata adiacente la piazzetta di Bivona, (alcuni esemplari delle quali sono ormai dal legno marcio o, peggio, ridotti a carcasse), che si tratti proprio degli ultimi testimoni del periodo in cui la frazione costituiva un polo industriale dalla flotta all'avanguardia e competitiva. Un degrado tanto più grave se si pensa che a questo complesso, vista la distruzione delle altre tonnare del vibonese, è ormai affidata la memoria storica di questo particolare tipo di attività, un tempo punto cardine e fonte di sviluppo. Uno sviluppo che, oggi, potrebbe essere intravisto recuperando il tutto facen

LA CITTA' E LA REGIONE STANNO PER PERDERE UN ALTRO TESORO: LA COLLEZIONE CAPIALBI. IMPEDIAMO INSIEME CHE QUESTO ACCADA!

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Giunge come un temporale di marzo la notizia che sarebbe intenzione degli eredi Capilabi trasferire a Roma l'intera collezione di Vito Capialbi, se non addirittura venderla al migliore offerente. La notizia, ormai confermata, sarà una vera e propria iattura per la città di Vibo Valentia, privandola definitivamente di quello che rappresenta il vero e proprio "tesoro" della nostra comunità! Chi era Vito Capialbi? Nacque a Vibo Valentia (allora Monteleone di Calabria) il 30 ottobre del 1790, fu tra l’altro e più volte decurione (ossia uno dei rappresentanti comunali scelti nel ceto dei possidenti), giudice del Tribunale di Commercio, consigliere provinciale e sindaco della città dal 1817 al 1819. Ma la sua vera passione intellettuale erano gli studi di archeologia: nel suo studiolo "procul civilibus undis" (lontano dai marosi della politica) raccolse quanto poteva della storia calabrese, dagli antichi libri ai reperti archeologici, dalle incredibili epigrafi alla

CDR E PFU ITALCEMENTI: ANTICIPAZIONI STAMPA!

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IL 48 NELLA RADA DI SANTA VENERE, TRA RIVOLUZIONE, ESPLOSIVI ED AUDACIA

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Il contributo dei patrioti vibonesi all’unificazione di Saverio Musolino * Qual è stato il contributo della Calabria al processo di unificazione dello Stato Italiano? E quale, nella specie, l’apporto dei patrioti originari del circondario vibonese? Chi volesse rispondere all’interrogativo consultando i manuali in uso nelle scuole troverebbe pochi elementi. Della Calabria risorgimentale, in quei testi - che sono quelli su cui si sono formate e continuano a formarsi generazioni di italiani - vi è molto poco: si parla certo dei Fratelli Bandiera, che però erano veneziani e che in Calabria trovarono solo la morte. Poco o nulla si dice dell’apporto dei calabresi al buon esito della spedizione dei Mille, omettendo di evidenziare il ruolo avuto da Benedetto Musolino (foto), di Pizzo, che la notte dell’8 agosto 1860, su disposizione dello stesso Garibaldi, attraversò lo Stretto al comando di 200 uomini, a bordo di piccole barche, per assaltare il Forte di Altafiumara: l’impresa non riuscì per