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Visualizzazione dei post da giugno, 2013

TONNARA DI BIVONA: TRE IRRESPONSABILI ANNI DI ATTI PUBBLICI ... "SINE TITULO"!

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E così ... dopo tre anni, un autorevole esponente delle istituzioni rivela ai cittadini che la Tonnara di Bivona ha "qualche problema di natura burocratica" che la rende inutilizzabile al Comune!!! Proprio così ... "la Tonnara non è un bene comunale" ha affermato il Sindaco in una riunione pubblica con le associazioni del territorio costiero, fortemente voluta dal Prefetto di Vibo Valentia, tenutasi lo scorso mese di maggio (VEDI VIDEO SOPRA. Per gli sbiottiti ... è possibile rivederlo a piacimento). Dinanzi allo stesso Prefetto, colonnelli di Guardia di Finanza e Carabinieri, Commissario della Provincia di Vibo Valentia, etc ...il Sindaco conferma quanto diciamo dal 2011. Ci sono voluti "solo" tre anni per giungere a comprendere lo che lo Stato (tutti noi) è stato beffato. Meglio tardi che mai, ma dispiace che in questi tre anni, si sia perso tutto: i quasi 3 milioni e mezzo di euro spesi in questi anni per fini museali; barconi e malfaraggio

4 DICEMBRE 1865: Nasce il porto che porrà a suggello lo sviluppo commerciale del Paese e di qui a poco metterà nel rango delle più ricche industriose e cospicue città italiane!

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RELAZIONE fatta dal Sindaco di Pizzo al Ministero ed alla Prefettura  in occasione della inaugurazione del PORTO DI SANTA VENERE   "Siccome ho ed era manifestato con telegramma, diretto al Ministero dell’Interno, all’altro dei Lavori Pubblici, alla Prefettura, al Genio Civile ed all’Impresa, oggi si sono inaugurati e festeggiati i lavori del porto di S. Venere, una delle opere più splendide della civiltà contemporanea.  Avantieri ne ebbi la prevenzione e l’invito del Genio Civile, e dalla benemerita Impresa Fiocca; ed immediatamente pubblicai un programma, preceduto da poche e calde parole, programma il quale il paese ha risposto condegnamente. Tutte le campane delle chiese, ripetute salve di grossi mortaretti, e la banda civica, di buon ora diedero il segnale della festa. Ed il popolo desto incominciò allora a correre per le strade festante, manifestando nei volti, negli atti, nelle parole la gioia improvvisa nel cuore, la speranza di migliore avvenire, di più lieta e di