Post

Visualizzazione dei post da giugno, 2014

AGOSTO 1943. PORTO SANTA VENERE ... TRA BOMBE E CANNONATE.

Immagine
Motosilurante 530 nelle acque del porto. Seguiamo oggi, grazie al rapporto di missione steso dal S. Tenente di Vascello Giuseppe Presti, la storia delle due motozattere che risultano affondate nel porto di Vibo Valentia nell'agosto del 1943, ed esattamente la M.z. 701 (affondata l'11 agosto 1943, alle ore 02,00) e la M.z. 790 (affondata il 17 agosto 1943, alle ore 01,07). La prima unità era comandata dal S. Tenente di Vascello Luigi Montanari, anni 22; la seconda proprio dal S. Tenente di Vascello Giuseppe Presti, anni 23. Partite da Castellammare di Stabia il giorno 8 agosto alle ore 6,30 dovevano dirigersi a sud, in Calabria, seguendo l'itinerario Castellammare di Stabia - Bagnara - Vibo Valentia per trasporto viveri, materiali e munizioni. Erano a Castellammare per lavori presso il cantiere navale di quella città. A quella data, la Sicilia era già quasi interamente in mano agli Anglo-Americani. Ma seguiamo l'avventuroso viaggio per mare direttamente dalla foto

TONNARA DI BIVONA: LA SITUAZIONE DIVENTA SEMPRE PIU' TRAGICA!

Immagine
Nei giorni scorsi abbiamo scritto alla Presidenza della Repubblica segnalando la paradossale vicenda della Tonnara di Bivona. Chi ci segue immagina come abbiamo argomentato la nostra richiesta d'intervento. Eccovi la risposta: L'interesse del Prof. L. Godart è sincero, ma trascura di considerare che essendo un compendio demaniale marittimo, nessun intervento è possibile tramite la Regione Calabria se il Demanio stesso ignora e disconosce il valore culturale e storico del bene oggetto di tanti e troppi soprusi. Tant'è che proprio recentemente la Regione Calabria ha definitivamente revocato un finanziamento di 135,000 euro concesso al Comune per ulteriori lavori di recupero dell'edificio storico. Nel frattempo dobbiamo proprio ad una interpellanza presentata dal Consigliere Comunale Giovanni Russo, la definitiva chiarezza sullo stato di possesso della Tonnara di Bivona: il Comune non ne è proprietario ( "l'immobile oggetto dell'

LA TONNARA DI BIVONA FINISCE TRA LE PARADOSSALI STORIE DI STRISCIA LA NOTIZIA!

Non possiamo che ringraziare Stefania Petyx ed il suo bassotto per il servizio fatto sulla Tonnara di Bivona nella giornata di oggi.  Il servizio giornalistico ben rende l'idea dello spreco inconcludente ed ingiusto del denaro pubblico, per il recupero di un bene d'archeologia industriale che vale comunque la pena di continuare a pretendere! Le domande però avrebbero potuto essere ancora più dirompenti:  Se il bene è del demanio marittimo, come mai il Comune ne ha le chiavi?  Come ha fatto ad ottenere finanziamenti su un bene non suo? Come ha fatto ad essere inaugurata senza rendicontazione dei finanziamenti ottenuti? Come ha fatto ad essere usata illegittimamente e per scopi diversi da quelli finanziati? Come è possibile redigere delibere di giunta, col parere favorevole dei dirigenti, in cui non solo si usano i locali locali della Tonnara "sine titulo", ma addirittura la si da in concessione ad altri (cosa già vietata dalla legge), senza averl