50 GIORNI DI PROFICUO IMPEGNO! INCONTRATI I CONSIGLIERI REGIONALI VIBONESI.

L’incontro, al quale ha partecipato anche l’On. Censore (proponente della legge n.260) è stato preceduto da una presentazione riassuntiva delle “Ragioni del SI!”, elaborata dal Consiglio di Rappresentanza, che contestualizzava la richiesta di autonomia amministrativa rivendicata dalle frazioni costiere, affrontando il tema della modifica del assetto istituzionale e della qualità dell’agire amministrativo: i temi del dissesto idrogeologico connesso alla mancata cura del territorio; i problemi di degrado ambientale e sociale; la perdita di identità culturale della comunità; l'assenze di politiche sanitarie decentrate; perdita del valore patrimoniale locale; la crescita speculativa dei valori immobiliari nelle aree dismesse e lungo la costa; la diffusa crisi del commercio ed i bisogni dei giovani di formazione e cultura, pretendono ormai la ridefinizione della struttura amministrativa e dei meccanismi di partecipazione che governano i nostri centri urbani.

L’unica perplessità espressa è stata quella giuridica, vale a dire quella legata ai requisiti giuridico-amministrativi su cui si fonda la nostra proposta. Ovviamente, proprio perché da noi previsto,

Gli stessi consiglieri hanno inoltre avanzato la proposta di indire a breve un confronto, con lo stesso chiaro taglio informativo dato all'incontro di ieri, con il Presidente e tutti i componenti della I Commissione.

Se qualcuno intende aprire un tavolo parallelo di confronto e discussione non saremo certo noi a disertarlo.
Ma, ovviamente, la linea prioritaria resta l’autonomia amministrativa!
Al di là ti tutto, la proposta di un nuovo assetto amministrativo, in grado di rivitalizzare il centro portuale costituisce non solo una scelta politica economica, ma anche una opportunità in termini di uso razionale delle risorse, che va nella direzione di un un processo virtuoso utile al decollo economico di gran parte dell’area costiera vibonese, realizzando lo sviluppo di un ambito territoriale adeguato, concertato e cooperante con gli altri comuni costieri, anche attingendo - ulteriormente all'autonomia finanziaria dimostrata di Porto Santa Venere - agli incentivi legati alla conurbazione previsti dall’attuale legislazione regionale e nazionale.
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