IL CASTELLO DI BIVONA? PRIMA LO PULISCO, POI LO DISEGNO... E INFINE, SE PROPRIO INSISTETE, LO COMPRO!

Questa è davvero una notizia sensazionale. Qualcuno, dal palazzo della "città del monte", comincia a preoccuparsi… e si sta impegnando a non far perdere il finanziamento di Euro 1.450.000,00 legato al “Restauro conservativo e valorizzazione del Castello di Bivona”, la cui area è da destinare a Centro per lo Sviluppo Turistico e della Tutela delle Risorse Culturali (finanziato con fondi APQ, Delibera CIPE n. 35/2005).
A tre anni da quella Delibera ... finalmente nei giorni scorsi il Castello è stato pulito, all’interno ed all’esterno, rimuovendo erbe e rovi. Pare siano stati spesi 8000 euro per questa pulizia fuori stagione.

Ma tant'è.. la pulizia era necessaria, anche perchè proprio per non averla fatta prima, solo ora sarà possibile realizzare il rilievo particolareggiato della imponente struttura, determinante per stabilirne metodi e tecniche di consolidamento. Proprio ieri l’equipe di esperti tecnici, che ha vinto la gara per la progettazione definitiva, ha dato il via ai suoi lavori. Informati della loro presenza siamo andati ad accoglierli. C’è molto da fare ed il tempo è poco. L’area del Castello poi, è uno scrigno in cui è racchiusa tutta la nostra storia insediativa, e tutto va fatto senza compromettere le tracce delle epoche precedenti. Greci, romani, normanni, svevi, abati, padroni di barca… hanno trovato riparo o scalo commerciale nel porto di Vibona; contadini e tonnaroti di ogni epoca hanno praticato l’arte delle cannamele e della pesca del tonno… Il lavoro è complicato ma non difficile... se l’obiettivo sarà quello di valorizzare la nostra identità e storia. Ma l’entusiasmo è solo il nostro.
Aleggia nell’aria un certo pessimismo, perché ancora non si è riusciti a raggiungere un accordo sul prezzo d’acquisto del maniero: “Che volete che costi 'nu Casteiju a Portusalvu?” - avranno pensato al comune – “Se era a Vibbu, poteva valere qualcosa… ma a Portusalvu..? Forse 'ndu rigalanu pure!” e così, la cifra a ciò prevista, si è rivelata troppo esigua rispetto a quanto rivendicato dai leggittimi proprietari. Anche perché ci sarà da acquistare qualche ettaro di terra della nostra storia… non è che i "gagliardi tecnici" della città del monte, finiranno col comprare solo le mura perimetrali del Castello? Vigileremo, controlleremo e, se sara il caso, protesteremo. Ma guardiamo in positivo: finalmente ci si è dati una mossa; oggi qualcuno si è posto qualche scrupolo (anche se rimangono altri che sogghignano per essere riusciti a rimandare fino ad oggi quello che si poteva fare almeno un anno fa) e forse la valorizzazione della fascia costiera vibonese può prendere il via.
Rimane ancora un pò di tempo per sperare… dicembre si avvicina, e se a tale data non si appalteranno i lavori … addio soldi, addio storia, addio memoria, ma addio... anche a chi sarà il responsabile della definitiva perdita di questo finanziamento!

Commenti

Anonimo ha detto…
la pulizia avviata va bene. Però speriamo che lo valorizzano.


ma dentro com'è il castello.
EOS ha detto…
Una idea puoi fartela guardando il filmato. Il crollo del tetto e solai del mastio su se stesso pone non pochi limiti ad immaginarlo "vissuto" e non pochi problemi alla sua valorizzazione. Ma l'area in cui è inserito è così verde, che sembra impossibile ricordarsi di essere nel centro di un'area industriale. Ancora non c'è una stradina praticabile, utile a vederlo in tutti i suoi lati, ma quando vorrai visitarlo... non hai che da chiederlo.

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