“PER OPERA E VIRTU’ DELLO SPIRITO SANTO”

Ringraziamo Il Quotidiano per lo spazio concesso alla nostra video-constatazione, così come tutti i quotidiani vibonesi per l’attenzione e competenza con cui stanno affrontando il tema del Depuratore della Silica; tema – come tutti quelli connessi alla salute - troppo serio per giocarci ancora e sempre con risposte vuote e contraddittorie.
Complimenti a Bonanno, giornalista di Calabria TV, che ha avuto il merito di regalarci due interviste, per il TG locale, che meritano di entrare di diritto nella storia dell'olimpico slalom mediatico.

Nella prima l’assessore comunale propone a suo favore l’assunto: spendo più di ieri per il sistema fognante, ergo… non inquino! Nella seconda intervista il Presidente del Nucleo Industriale, ente gestore di tutte le piattaforme depurative del comune di Vibo, propone un’assunto ancora più forte: se il mare è più pulito di ieri non è certo per opera e virtù dello spirito santo, ergo… non sto inquinando.
In verità è evidente che qualcosa non funziona se da tante, troppe parti ormai viene fatta notare la portata inquinante dei torrenti. Che poi raggiungano o meno le acque del mare... quella è, caso mai, una aggravante.
L’ente gestore, che in verità gestisce egregiamente solo la piattaforma depurativa di Portosalvo – probabilmente perché in esso la depurazione è divenuta business, importando reflui non civili da altre regioni – tende ad accreditare la tesi che il Depuratore della Silica non presenti alcuna anomalia e che lo sversamento dei reflui nel torrente S. Anna sia dovuto ad un incidente momentaneo, isolato ed irripetibile.
Il bello dell’intervista Bonanno è che dimostra con efficacia come tale tesi sia insostenibile.
Lo stesso Presidente del Nucleo, afferma con onestà che da tempo era ben nota la prassi di usare la vasca n. 7 – quella sequestrata – per “variare i flussi”all’interno del depuratore, e che il solo modo per eliminare tale prassi era quello di reperire finanziamenti "per adeguare" il depuratore.
In sintesi si conferma che il depuratore non è adeguato nonostante il comune abbia aumentato il budget per la sua gestione!
Ma allora? Il tanto declamato incidente... qual' è stato?
Quello di essere stati scoperti a sversare i flussi inquinanti nel torrente?
O rappresenta un “incidente” che qualcuno – per opera e virtù dello spirito santo - contesti la prassi dello sversamento nel S. Anna, come un reato ambientale?
Qualcuno l'ha già chiamato "sequestro virtuale" e ci auguriamo che almeno il sequestro della "vasca 7 - troppo pieno" impedisca la vituperata prosecuzione della "prassi svessatoria" ai danni dei cittadini.
Perchè l' assurdo è proprio questo. Si trascura ... di considerare il torrente come un "organismo naturale vivente", che percorre aree agricole produttive e falde acquifere... oltre che sfociare a mare!
Così come è assurdo - per i conseguenti pericoli alla salute pubblica che la consolidata prassi comporta - che nessuno abbia mai ritenuto o ritenga necessario, attivare procedure di allerta o avviso per il rischio certo alla salute che si provoca ad ogni scarico, non autorizzato e non autorizzabile, nel Torrente S. Anna.

Commenti

Anonimo ha detto…
Più del Tomarchiello desta preoccupazione l'assenza di qualsivoglia presa di posizione da parte di enti,associazioni,partiti politici del nostro territorio.Forse é dovuta alla stanchezza di fine estate: dopo le estenuanti sagre, le massacranti notte bianche, lo stordimento dei concerti e i concorsi di bellezza, un certo intorpidimento é anche da capire.
Coraggio,riprendiamoci.C'é tanto da fare.
pino
EOS ha detto…
Credo che quello che manca è il coraggio di esporsi, anche a scapito di perdere quelle "piccole benvolenze istituzionali" che faticosamente ci si è guadagnate.

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