PETCOKE, NON CARBONE!

Ieri sera abbiamo informato della paradossale vicenda legata al Pet-Coke alcune delle associazioni e comitati del vibonese (WWF, Legambiente, Città Aperta, etc.), riunitesi con l'intendo di concretizzare uno spazio di condivisione ed informazione sulle iniziative realizzate autonomamente.

Le preoccupazioni sono state tutte condivise ovviamente ed a tal proposito si è deciso di inviare alla stampa un comunicato congiunto.

Le emergenze del territorio provinciale sono così diffuse e complesse (la scelta di Vazzano come discarica provinciale, l'inquinamento da elettrosmog, la "riqualificazione" del centro storico di Vibo, la messa in sicurezza di molte aree dopo l'alluvione 2006, etc.), che un percorso risolutivo pretende l'unione delle forze.


Ricordiamo a chi continua a considerarlo "carbone" che il pet-coke è il residuo ultimo dei processi di coking, un processo di raffineria nel quale, mediante piroscissione e successive reazioni di ricombinazione, frazioni petrolifere pesanti vengono convertite in prodotti leggeri (gas e benzine), distillati medi e coke residuo.
"Il pet-coke presenta quindi un formidabile potere calorifico (33 MJ/kg), tuttavia presenta
molte criticità: in primo luogo il pet-coke presenta solitamente un rapporto tra idrogeno e carbonio bassissimo (0,04-0,5%), che ne rende la combustione parziale e problematica. La seconda criticità, e sicuramente la più importante, è rappresentata dalla composizione chimica. Infatti, normalmente il pet-coke contiene una miscela di sostanze estremamente pericolose, come idrocarburi policiclici aromatici, metalli pesanti (vanadio, nichelio), alto contenuto di zolfo (anche oltre il 7%) e cloro. Le sostanze contenute nel pet-coke oltre ad una tossicità intrinseca sono indicate anche come cancerogene (alcuni come il benzo-pirene) e/o mutagene. La prima proprietà provoca tumori di vario genere, la seconda modificazioni genetiche, da cui le malformazioni nei nascituri."
(Legambiente Gela)


Infine, rispetto alla sbarco del Pet-Coke in cumuli disposti sulla banchina, utile si rivela avere a disposizione il "Regolamento del Porto di Vibo Valentia Marina, Edizione 2008", scaricabile direttamente dal sito istituzionale.
Buona lettura.

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