STATTE (TA) E LA CONQUISTA DELL'AUTONOMIA: Un esempio da imitare!

Statte é una cittadina pugliese che, nel 1993, dopo una lotta durata 23 anni, ottenne l'autonomia comunale staccandosi da Taranto. Tantissime sono le analogie con la nostra azione, per cui riteniamo molto interessante ripercorrere gli avvenimenti più significativi che portarono all'agognato risultato.
La conquista dell'Autonomia é stato l'evento più importante della storia di Statte: ha dato decoro e dignità ai suoi cittadini; ha rappresentato un segno di unità di tutte le sue forze e certamente sarà la molla per la rinascita e il riscatto dopo secoli di abbandono.

Nel 197o il prof. De Sabato fonda un Movimento che pone le basi ideologiche e politiche per l'autonomia di Statte. Trascriviamo uno stralcio del manifesto pubblicato in quell'anno:

"Un lungo passato di oscurità e di silenzio ha maturato finalmente, negli Stattesi, una coscienza civica. Perciò oggi torniamo a fare il discorso di tanti anni addietro, ma torniamo a farlo nella maniera giusta e completa. Statte vive al margine di una poderosa vita economica, che si svolge sotto gli occhi degli stattesi, al di là degli stattesi, senza il concorso vitale e decisivo degli stattesi stessi. L'espansione di Taranto ci ignora come comunità progredita e civile di circa seimila abitanti, alla cui esistenza bisogna rendere un democratico conto.Nel giro di quest'ultimo ventennio, Statte ha perduto il suo volto di borgata.E' maturata nel tempo la necessità di dare un suo volto a questo incantevole paese,benedetto da Dio; é balenata la fede e la speranza che nasca un nuovo Comune e, d'un balzo, s'inserisca come propulsore di progresso e di lavoro.Per questo é nato il Movimento per l'Autonomia, un'associazione che, nel culto dell'Idea Comunale, non é un partito politico, supera le discussioni e le lotte di parte, chiamando a raccolta gli Stattesi intorno ai loro colori, il verde e il giallo, e stringendoli in un cerchio di fraternità e di unità spirituale. Domani, quando i colori del giovane Comune sventoleranno sulla torre dell'orologio, tutti sapranno che Statte é diventato un paese di uomini liberi".

Poco dopo, un primo gruppo di cittadini costituitosi in Comitato, cominciò a riunirsi nei locali parrocchiali per rivendicare l'Autonomia. Questo Movimento fece crescere "l'attenzione" degli amministratori di Taranto, ma nient'altro. Promesse di stanziamenti, visite di assessori e sindaco, ma risultati praticamente nulli. In questo quadro prese concretezza, nel 1986, l'azione di pochi encomiabili cittadini e il 27 Novembre di quell'anno si tenne la prima assemblea pubblica in un cinema stracolmo come non mai. Il tema fu: "Statte Comune Autonomo: é possibile!".
Nel suo intervento, il presidente del Comitato affermò:"...la nostra comunità é un "non popolo", in quanto altri decidono per noi... Siamo maturi per passare dalla condizione di sudditi a quella di cittadini liberi".
La maggior parte dei politici locali, in quell'occasione, si dichiararono pronti a sostenere il Comitato nella difficile azione per arrivare a fare di Statte un comune autonomo. Il primo passo era stato fatto. La conquista dell'Autonomia era diventata una strada obbligata senza ritorno. Le forze politiche del comune di Taranto e quelle regionali, sotto la spinta della volontà popolare, compirono quegli atti determinanti, indispensabili per la realizzazione dell'autonomia stessa. Nel febbraio 1990 il consiglio comunale di Taranto si espresse a favore dell'autonomia di Statte. In Novembre i consiglieri regionali del territorio sottoscrissero la proposta di Legge Regionale per richiedere il referendum per l'Autonomia. L'iter successivo non fu molto breve, ma il 7 e 8 giugno 1992, finalmente, si tenne a Statte il tanto sospirato referendum e fu un plebiscito: 92,5% di SI'.
Successivamente ci fu la ratifica del risultato referendario da parte dell'Assemblea Regionale con la conseguente proclamazione di Statte Comune Autonomo, convenzionalmente avvenuta il I° Maggio 1993 e che, di conseguenza, é diventata anche la festa per l'anniversario dell'Autonomia. A Statte furono anche assegnati, sempre per legge regionale, i confini territoriali, desunti da quelli storici, politici e legali ricavati da centinaia di documenti e mappe. Quest'ultimo atto cozzò contro gli interessi di Taranto e dei suoi politici; fu quindi presentato alla Regione un disegno di legge che ridisegnava i confini non nei termini del precedente, bensì facendoli corrispondere, incongruamente, con quelli della Circoscrizione di Statte, cioé ad un confine ben più ristretto.

Finalmente, il 21 Novembre 1993, si svolsero le prime elezioni amministrative del nuovo Comune e al ballottaggio si trovarono di fronte due candidati , estranei ai partiti tradizionali, che avevano ben meritato nella lotta per la conquista dell'Autonomia.
La conquista dell'autonomia comunale costituì un propulsore formidabile allo sviluppo della cittadina pugliese, che oggi conta circa 18.000 abitanti.
Auguri Statte. In bocca al lupo... Porto Santa Venere.

Commenti

Ringrazio l'amministratore di questa pagina per aver riprodotto parte dell'analogo contenuto del sito "città di Statte" che ebbi a "comporre" nel 1999. I lettori, possono consultarlo a questo link:

http://digilander.libero.it/ledelgi/page8_a.htm

(copiarlo sulla barra degli indirizzi) e, come "documento" anche:

http://digilander.libero.it/ledelgi/page8.htm
(il link contiene, tra l'antro anche "il manifesto degli stattesi" di "Francesco De Sabato)
Grazie ragazzi: buon lavoro.
Sto per pubblicare una pagina del blog, in occasione del 20° anniversario e, cercherò di renderlo "accessibile" anche ai bambini. Ciao Leonardo Del Giudice

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