IL NOSTRO IMPEGNO SUL BLOG E' UTILE?
Spesso ci siamo chiesti se un blog è utile... ed oggi ne abbiamo avuto conferma.
Un ringraziamento a Calabria Ora è il minimo che possiamo fare.
Proseguiamo comunque la nostra attività informativa e cerchiamo di dare una risposta ad un amletico dubbio: il petcoke è un rifiuto o un combustibile? Su questo dubbio, le norme danno risposte contraddittorie, in questi anni interpretate in maniera poco univoca dal legislatore. Sta di fatto che se è un combustibile il deposito in cui lo si "custodisce" non può sottrarsi alle autorizzazioni per deposito di combustibile, se è rifiuto (vd. percentule zolfo) non può sottrarsi alle autorizzazioni per deposito rifiuti! Insomma, l'area in cui è custodito, a tutela dell'ambiente e della salute, non può sottrarsi ad alcuna autorizzazione!
Come stanno le cose a Vibo? Nessuno allo stato è in grado di fornire informazioni precise. C'è chi dice che tutto è a posto, chi il contrario.
Lo stesso accade anche altrove? No. Per esempio andiamo a vedere quale procedura autorizzativa è stata messa in atto per concedere un autorizzazione ad una ditta X per Deposito Temporaneo di Carbone (Petcoke incluso) al comune di Statte (Ta).
"Innanzitutto è stata avviata una Procedura di Valutazione Impatto Ambientale alla regione; la ditta presenta istanza di compatibilità ambientale; il Settore Ecologia del comune la invita a trasmettere gli elaborati concernenti l'intervento proposto alle amministrazioni interessate (Comune e Provincia) ed a provvedere al deposito ed alla pubblicazione dell'annuncio dell'avvenuto deposito dello studio di impatto ambientale; la regione invita il comune e la provincia ad esprimere il parere di competenza; la ditta trasmette le copie delle pubblicazioni dell'annuncio dell'avvenuto deposito sui quotidiani; vengono acquisite le osservazioni provenienti da terzi; la provincia - Servizio Ecologia e Ambiente - richiede al chiarimenti in merito all'intervento proposto; il Settore Ecologia regionale, a seguito delle determinazioni assunte in seno al Comitato Reg.le di V.I.A.chiede di adeguare il progetto dell'opera in argomento alla luce delle osservazione rilevate dallo stesso comitato; il Comune - Settore Tecnico - esprime il parere di compatibilità evidenziando quanto segue: „ "..... concordando con quanto prescritto dal comitato provinciale e in aderenza ad altri pareri espressi da questa Amministrazione per i depositi di materiali in genere e di carbone in particolare, necessita la realizzazione di un massetto di fondo in cls impermeabile e di un adeguato sistema di raccolta di acqua piovana, in alternativa si dovrà dimostrare la durata e l'efficienza del tempo dell'intervento proposto dalla ditta (sistema dell'impermeabilizzazione con argilla che si esclude vista la movimentazione dei mezzi pesanti nell'area); si evidenzia il rispetto della normativa del P.U.T.T./P., in particolare riguardo agli ambiti distinti dello stesso e in particolare: ripe fluviali, cigli di scarpate e reticoli fluviali si dovranno evidenziare nel progetto le misure preventive per il controllo della dispersione di articolato dell'atmosfera; dopo ulteriori controdeduzioni il Comitato Regionale per la V.I.A. rileva che: Il progetto prevede la realizzazione di un deposito temporaneo di carbone tipo pet-coke e carbon fossile, in una cava di calcare regolarmente autorizzata con provvedimento n. 62 MIN/DEC/97/0062 dell'Assessore Regionale all'Industria. Commercio ed Artigianato. La capacità di stoccaggio prevista sarà di circa 160.000-170.000 t su una superficie di circa 78.500 mq. La profondità media della cava è di circa 40 m. Le attività che si vogliono esercire sono contemplate dalla L.R. 11/01 nell'allegato B al punto B.I.ni "Agglomerazione industriale di carbon fossile" ed all'allegato A al punto A.2.C "Stoccaggio di petrolio, prodotti petroliferi ecc. per capacità superiori a 40.000 t" per il pet coke. Il progetto prevede una serie di interventi che consisteranno essenzialmente nella regolarizzazione del fondo e della sua impermeabilizzazione mediante uno strato di argilla dello spessore di 30 cm ed avente una perincabilità di 10ª-7 cm/s, uno strato di tessuto non tessuto da 60 o/mq ed, infine, uno strato di stabilizzato dello spessore di 50 cm. Sarà inoltre realizzato un impianto di trattamento delle acque di prima pioggia del piazzale di manovra, mentre le acque di dilavamento dell'area di stoccaggio verranno convogliate in tre cisterne aventi una capacità totale di circa 210 mc e riutilizzate per bagnare il materiale stoccato per almeno tre volte al giorno. Poiché dallo studio non si evinceva l'ordine di grandezza della movimentazione dei minerali ed il conseguente traffico veicolare e si nutrivano perplessità circa l'autonomia dell'impianto per l'inumidimento del carbone, il Comitato decide di chiedere i necessari chiarimenti; dalla documentazione integrativa prodotta si evince che:
• La quantità giornaliera di acqua necessaria all'inumidimento del carbone è pari a 70-80 mc/h; • In base ai dati pluviometrici ed alla superficie di raccolta delle acque m teoriche si perviene ad un volume massimo accumulabile di 900 mc, ma la vasca di raccolta è stata dimensionata per soli 300 mc;
• Per quanto attiene l'approvvigionamento idrico, inizialmente previsto con autobotti, si ipotizza la realizzazione di un pozzo di emungimento avente una portata di 7.41 l/s.
• Circa il traffico veicolare indotto dalla movimentazione di carbone (circa 1.000.000 di t/anno tra materiali in ingresso ed in uscita), sono stimati 106 passaggi/giorno sulla provinciale evidenziando che nulla muta rispetto all'attuale situazione.
Per quanto concerne l'impermeabilizzazione il Comitato VIA della provincia prescrive la realizzazione di un massetto in cls impermeabile al fine di salvaguardare la sottostante falda.
Infine il Comitato VIA, considerando esaustivi i chiarimenti prodotti e tenendo conto delle osservazioni pervenute, ritiene assentibile il progetto alle seguenti condizioni:
• Vengano realizzate una o più vasche di raccolta delle acque meteoriche di capacità non inferiore a 900 mc;
• A maggior tutela della integrità della falda, venga realizzato il sistema di impermeabilizzazione proposto dal Comitato VIA della Provincia;
A tale condizioni esprimere infine parere favorevole alla compatibilità ambientale la realizzazione di un deposito temporaneo di carbone, in agro di Statte (Ta)."
Scommettiamo che tale procedura è identica... nell'iter e nei controlli, nelle deduzioni e controdeduzioni, a quella impiegata per autorizzare il deposito di petcoke nel nostrano comune?
Un ringraziamento a Calabria Ora è il minimo che possiamo fare.
Proseguiamo comunque la nostra attività informativa e cerchiamo di dare una risposta ad un amletico dubbio: il petcoke è un rifiuto o un combustibile? Su questo dubbio, le norme danno risposte contraddittorie, in questi anni interpretate in maniera poco univoca dal legislatore. Sta di fatto che se è un combustibile il deposito in cui lo si "custodisce" non può sottrarsi alle autorizzazioni per deposito di combustibile, se è rifiuto (vd. percentule zolfo) non può sottrarsi alle autorizzazioni per deposito rifiuti! Insomma, l'area in cui è custodito, a tutela dell'ambiente e della salute, non può sottrarsi ad alcuna autorizzazione!
Come stanno le cose a Vibo? Nessuno allo stato è in grado di fornire informazioni precise. C'è chi dice che tutto è a posto, chi il contrario.
Lo stesso accade anche altrove? No. Per esempio andiamo a vedere quale procedura autorizzativa è stata messa in atto per concedere un autorizzazione ad una ditta X per Deposito Temporaneo di Carbone (Petcoke incluso) al comune di Statte (Ta).
"Innanzitutto è stata avviata una Procedura di Valutazione Impatto Ambientale alla regione; la ditta presenta istanza di compatibilità ambientale; il Settore Ecologia del comune la invita a trasmettere gli elaborati concernenti l'intervento proposto alle amministrazioni interessate (Comune e Provincia) ed a provvedere al deposito ed alla pubblicazione dell'annuncio dell'avvenuto deposito dello studio di impatto ambientale; la regione invita il comune e la provincia ad esprimere il parere di competenza; la ditta trasmette le copie delle pubblicazioni dell'annuncio dell'avvenuto deposito sui quotidiani; vengono acquisite le osservazioni provenienti da terzi; la provincia - Servizio Ecologia e Ambiente - richiede al chiarimenti in merito all'intervento proposto; il Settore Ecologia regionale, a seguito delle determinazioni assunte in seno al Comitato Reg.le di V.I.A.chiede di adeguare il progetto dell'opera in argomento alla luce delle osservazione rilevate dallo stesso comitato; il Comune - Settore Tecnico - esprime il parere di compatibilità evidenziando quanto segue: „ "..... concordando con quanto prescritto dal comitato provinciale e in aderenza ad altri pareri espressi da questa Amministrazione per i depositi di materiali in genere e di carbone in particolare, necessita la realizzazione di un massetto di fondo in cls impermeabile e di un adeguato sistema di raccolta di acqua piovana, in alternativa si dovrà dimostrare la durata e l'efficienza del tempo dell'intervento proposto dalla ditta (sistema dell'impermeabilizzazione con argilla che si esclude vista la movimentazione dei mezzi pesanti nell'area); si evidenzia il rispetto della normativa del P.U.T.T./P., in particolare riguardo agli ambiti distinti dello stesso e in particolare: ripe fluviali, cigli di scarpate e reticoli fluviali si dovranno evidenziare nel progetto le misure preventive per il controllo della dispersione di articolato dell'atmosfera; dopo ulteriori controdeduzioni il Comitato Regionale per la V.I.A. rileva che: Il progetto prevede la realizzazione di un deposito temporaneo di carbone tipo pet-coke e carbon fossile, in una cava di calcare regolarmente autorizzata con provvedimento n. 62 MIN/DEC/97/0062 dell'Assessore Regionale all'Industria. Commercio ed Artigianato. La capacità di stoccaggio prevista sarà di circa 160.000-170.000 t su una superficie di circa 78.500 mq. La profondità media della cava è di circa 40 m. Le attività che si vogliono esercire sono contemplate dalla L.R. 11/01 nell'allegato B al punto B.I.ni "Agglomerazione industriale di carbon fossile" ed all'allegato A al punto A.2.C "Stoccaggio di petrolio, prodotti petroliferi ecc. per capacità superiori a 40.000 t" per il pet coke. Il progetto prevede una serie di interventi che consisteranno essenzialmente nella regolarizzazione del fondo e della sua impermeabilizzazione mediante uno strato di argilla dello spessore di 30 cm ed avente una perincabilità di 10ª-7 cm/s, uno strato di tessuto non tessuto da 60 o/mq ed, infine, uno strato di stabilizzato dello spessore di 50 cm. Sarà inoltre realizzato un impianto di trattamento delle acque di prima pioggia del piazzale di manovra, mentre le acque di dilavamento dell'area di stoccaggio verranno convogliate in tre cisterne aventi una capacità totale di circa 210 mc e riutilizzate per bagnare il materiale stoccato per almeno tre volte al giorno. Poiché dallo studio non si evinceva l'ordine di grandezza della movimentazione dei minerali ed il conseguente traffico veicolare e si nutrivano perplessità circa l'autonomia dell'impianto per l'inumidimento del carbone, il Comitato decide di chiedere i necessari chiarimenti; dalla documentazione integrativa prodotta si evince che:
• La quantità giornaliera di acqua necessaria all'inumidimento del carbone è pari a 70-80 mc/h; • In base ai dati pluviometrici ed alla superficie di raccolta delle acque m teoriche si perviene ad un volume massimo accumulabile di 900 mc, ma la vasca di raccolta è stata dimensionata per soli 300 mc;
• Per quanto attiene l'approvvigionamento idrico, inizialmente previsto con autobotti, si ipotizza la realizzazione di un pozzo di emungimento avente una portata di 7.41 l/s.
• Circa il traffico veicolare indotto dalla movimentazione di carbone (circa 1.000.000 di t/anno tra materiali in ingresso ed in uscita), sono stimati 106 passaggi/giorno sulla provinciale evidenziando che nulla muta rispetto all'attuale situazione.
Per quanto concerne l'impermeabilizzazione il Comitato VIA della provincia prescrive la realizzazione di un massetto in cls impermeabile al fine di salvaguardare la sottostante falda.
Infine il Comitato VIA, considerando esaustivi i chiarimenti prodotti e tenendo conto delle osservazioni pervenute, ritiene assentibile il progetto alle seguenti condizioni:
• Vengano realizzate una o più vasche di raccolta delle acque meteoriche di capacità non inferiore a 900 mc;
• A maggior tutela della integrità della falda, venga realizzato il sistema di impermeabilizzazione proposto dal Comitato VIA della Provincia;
A tale condizioni esprimere infine parere favorevole alla compatibilità ambientale la realizzazione di un deposito temporaneo di carbone, in agro di Statte (Ta)."
Scommettiamo che tale procedura è identica... nell'iter e nei controlli, nelle deduzioni e controdeduzioni, a quella impiegata per autorizzare il deposito di petcoke nel nostrano comune?
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