CASTELLO DI BIVONA: RINVIATA AL 21 MAGGIO LA DECISIONE DEL TAR!

Mentre permangono ancora dubbi su quale azienda avrà il diritto di restaurare il Castello di Bivona, non c'è alcun dubbio sul suo destino: comunque vada il Castello è destinato ad essere conteso, e sciolta questa contesa, ne spunterà un'altra, finchè non crollerà definitivamente.
Già dal 1500 la sua proprietà venne contesa tra il Duca di Monteleone e l'Abbazia della S.S. Trinità di Mileto. A colpi di privilegi e pergamene i Pignatelli da un lato e gli abati di Mileto diedero vita ad una causa giudiziaria che durò decine e decine di anni. Alla fine la spuntarono i Duchi Pignatelli, a cui del Castello in realtà importava ben poco, se non il Privilegio, legato al suo possesso, di Patentare alle armi e riscuotere le tasse doganali del porto antico. Tantè che il Castello, da un affittuario all'altro cadde ben presto in rovina.
E' una sorta di maledizione quella che lo costringe alla rovina.
Le cose oggi non sono del tutto diverse. I suoi proprietari (non ci risulta sia di proprietà comunale) osservano silenti un Comune, quello di Vibo, che ottiene finanziamenti per aggiustarlo e proprio quando dicono che tutto si è risolto positivamente... ecco spuntare la grana del ricorso al ribasso d'asta troppo eccessivo. Per comprendere la vicenda basterà seguire i nostri passati post o leggere la notizia di oggi su Calabria.
I tempi si allungano così tanto che il suo definitivo restauro sta per trasformarsi in incubo! Già bisognerà intervenire con una cifra inferiore del 37% rispetto a costo ottimale dell'intervento, se a ciò si aggiungono i tempi stretti entro i quali bisognerà rendicontarne i lavori... il suo destino sembra segnato a restare un rudere! Pur di finire entro i tempi, chiunque ne eseguirà i lavori sarà costretto a tener sott'occhio il calendario piuttosto che la perizia nell'esecuzione: ricordiamo che il restauro è legato ai POR 2000-2006 e che siamo nel 2009... Che fare?
In attesa che il TAR decida... sarà bene preparare una nuova scheda di restauro per un ulteriore finanziamento con i fondi POR 2007-2013, tanto...

Commenti

Anonimo ha detto…
sei un pò pessimista. Cmq il Tar ha respinto la sospensiva della ditta ricorrente. Quindi i lavori si fanno perchè, secondo il Tar, a quel prezzo si possono fare.
Poi vedremo.
L'unica cosa certa è che se accoglievano la sospensiva i fondi sarebbero stati revocati.
Anonimo ha detto…
sei un pò pessimista. Cmq il Tar ha respinto la sospensiva della ditta ricorrente. Quindi i lavori si fanno perchè, secondo il Tar, a quel prezzo si possono fare.
Poi vedremo.
L'unica cosa certa è che se accoglievano la sospensiva i fondi sarebbero stati revocati.
EOS ha detto…
E' un pessimismo che viene in parte confortato dallo sblocco dell'iter.
Scongiurata la revoca del finanziamento? Auguriamocelo!

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