LA FALDA DI BIVONA, IL LETTO DEL SANT'ANNA E L'INCUBO VERSACE!

Comunque sia... il Prof. Versace ha esposto i punti salienti del suo piano chiarendo a chiare lettere che "la situazione dei fossi dei torrenti nel vibonese è al limite, e che in questo momento non sono in grado di assorbire un aumento di qualunque genere della portata d’acqua!".

Che fare? Qualcosa va fatta e presto! Il Sant’Anna è già oggetto di un intervento le cui modalità però sembrano andare in direzione opposta (cementificazione, intubazione e rialzo dei ponti) a quanto ritiene necessario lo stesso Piano Versace: rinaturalizzazione e allargamento!
Ancora una volta si predica bene e razzola male e così le parole pronunciate da Versace: “serve restaurare il territorio attraverso un allargamento dei fossi”... passano in sordina dinanzi alle ripetute contestazioni sul blocco edilizio.
E mentre le parole a vuoto si ripetono e nessuno le usa per informare sui modi e tempi degli interventi appaltati sui torrenti ... ci si dimentica di controllare lo stato dei luoghi.
Assurdo... mentre una enorme falda acquifera sotterranea mette a rischio le abitazioni di Via delle Calabrie, il Sant’Anna si alza pericolosamente dal suo letto.
Non vorremmo allarmare nessuno ma... cosa accadrebbe - già da oggi a Bivona - senza le pompe usate per deviare 800 litri al secondo d'acqua di falda nelle rete delle acque bianche? Cosa accadrebbe se un piccolo e diabolico tronco ostruisse fatalmente la luce del ponte sul Sant'Anna?
Chi... ci ha condannati ad essere nuovamente risommersi nel fango e nell’acqua?
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