UNA FOTO AL VOLO, AD UN SOGNO PULITO!

"SIRACUSA - Un poliziotto di 37 anni, libero dal servizio, è morto in seguito ad un incidente con il paracadute. L'uomo, Leo Mirile, si trovava in fase di atterraggio quando, per cause ancora da accertare, forse per una manovra errata, è precipitato violentemente al suolo. L'episodio è accaduto intorno alle 16, in contrada Rinaura, ad una decina di chilometri dal centro cittadino."
Con questa succinta quanto terribile descrizione il 20 agosto scorso il Corriere della Sera (vedi link sull'incidente) dava notizia della fine di un sogno. Non conoscevo purtroppo Leonardo, il 37enne di Portosalvo morto tragicamente nel cielo di Siracusa, un giovane che, nonostante fosse nato nelle nostre degradate periferie, in molti testimoniano incarnasse ideali, valori e passioni vere! Avevo letto nei giorni scorsi l'emozionante post di Roberto, su Vibomarina.eu, in cui lo ricorda con affetto ed amicizia... ma ancora non ero riuscito a dargli un volto, a riportare alla mente elementi utili ad identificarlo.
E' accaduto oggi. Solo oggi, un inatteso manifestino funebre affisso in modo improbabile, me lo ha riportato alla memoria perchè l'ho associato al padre, Fulvio, una persona semplice ma profondamente attenta e disponibile, che negli anni ho imparato a stimare.
Il suo viso lo scopro solo navigando sul web, su Facebook, con una immagine che esprime una grande forza vitale! Purtroppo l'immagine di noi, che balza agli occhi "navigando" per le strade della nostra città, è di segno opposto, contraddittria... smorta e violenta.
Alcune volte basta ignorarle, volgendo lo sguardo terapeuticamente altrove, per toglierle definitivamente dalla memoria ... altre volte no!
Stamani è una di quelle volte che è necessario non volgere altrove lo sguardo, non rimuovere nulla dalla memoria, sbattere sul naso - violentemente - l'inciviltà che ci circonda e la colpevole apatia che ne impedisce la cura.
Solo oggi dunque il dolore ed il cordoglio posso agganciarlo ad un uomo, ad una famiglia, ad un paese ... rendendo percepibile il senso di una tragedia. Condoglianze dunque a Fulvio ed a tutta la sua operosa famiglia.
Oggi però il mio dolore è doppio!
Doppio perchè l'immagine vista - e che riproduco solo per farne provare anche a voi il dolore! - seppur violentemente, è in grado di dimostrare l'assoluta improponibilità della nostra esistenza, l'imbarbarimento delle relazioni, la distruttiva cecità di cui è affetta parte della nostra comunità.
Fa male vero? Farà ancor più male se aggiungo il racconto del paradossale attimo in cui, fermo ai margini della strada, tento di farla. "Il sindaco dice che la città è pulita!" - mi dice un uomo fermandosi per un attimo con la sua auto, mentre tento di scattare la foto - "Scatta, scatta! E mandagliela... al Sindaco!".
E' solo un attimo, e la macchina scompare.
Mi accorgo di non avere avuto il tempo di dirgli che il mio intento non era denunciare il degrado ambientale, bensì quello valoriale (o morale che dir si voglia): non è possibile immaginare che sia possibile vivere in una città in cui sia "normale" deporre rifiuti davanti al manifestino che annuncia la morte di un suo cittadino! Così come non è normale che vi rimangano e vi si accumulino!
Ed il mio dolore esplode impotente un attimo dopo... dopo aver letto quel "ricordo" vilipeso, dato un volto all'inatteso amante del volo e della legalità ed ... identificato in un Consigliere Comunale di maggioranza (forse addirittura il presidente) l'uomo nell'auto! Non invierò la foto al Sindaco, tanto è inutile, anche perchè è proprio vero! Checchè se ne dica la nostra città è sempre più sporca... non perchè aumentano i suoi rifiuti, ma soltanto perchè continua a perdere, silenziosamente ogni giorno, troppe "persone pulite"... !

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