DELOCALIZZAZIONE: ONLINE IL PROTOCOLLO D'INTESA!

Alla fine siamo riusciti a reperire i contenuti del Protocollo siglato con il Gruppo Eni, [scarica Protocollo] che certamente sarà rappresentativo nelle linee guida, per i protocolli stipulati con le altre aziende.
Il documento è bene leggerlo per intero perchè da esso si ricavano interessanti informazioni sul controverso percorso degli anni e degli atti che ci separano dall'alluvione 2006, nonchè le modalità operative ed i propositi legati alle procedure della definitiva delocalizzazione. Ricordiamo che il Piano di Delocalizzazione si è reso necessario proprio a seguito delle nefaste conseguenze dell'alluvione e che On. Loiero, quale Commissario all'Emergenza, aveva emesso l'Ordinanza n.61, che prevedeva appunto il trasferimento delle attività dismesse o produttive dall’area interessata. Con la firma del Protocollo di intesa si è dato ufficialmente il via alle attività tecnico operative necessarie per consentire la delocalizzazione. La cosa più importante - a nostro avviso - che prevede il Protocollo è l'istituzione del Gruppo di Lavoro Tecnico, che alla luce dei dati (monitoraggio situazione, caratterizzazione delle aree, etc.) avrà il compito di presisporre uno Studio di Prefattibilità da sottoporre alla Conferenza dei Servizi. Per quanto sappiamo i lavori del Gruppo tecnico procedono speditamente e presto saranno consegnati gli esiti.
Sarà importante dunque conoscere gli esiti della caratterizzazione degli inquinanti dell'area, non solo per prevedere tempi e costi della bonifica della zona, ma anche per indicarne la destinazione futura.
E' ovvio che gli esiti della caratterizzazione determineranno in qualche modo la futura destinazione dell’area in questione (se i costi della bonifica saranno maggiori del badget previsto, per la presenza di troppi o complessi inquinanti, è da supporre che l'area sarà negata ad usi turistici).

Tra le righe del protocollo, estraiamo una informazione che non sapevamo. La sottoscrizione del protocollo "non costituisce in alcun modo acquiescenza agli atti ed ai provvedimenti impugnati innanzi al TAR per il Lazio nel giudizio avente R.G. n. 9883/2008 e agli atti e al comportamento assunto dalle amministrazioni coinvolte nel procedimento avviato dal Commissario delegato".In soldoni alcune (Eni e Gruppo Sensi) delle aziende soggette alla ordinanza n.61 hanno da tempo proposto un ricorso al TAR del Lazio, sospendendone in qualche modo di fatto gli obblighi!
Ci si domanda come mai l'Amministrazione Comunale non abbia percorso lo stesso iter del ricorso al TAR intrapreso dalle aziende, ritenendo essa con decisione che l'Ordinanza 61 sia stata una iattura per lo sviluppo edilizio del territorio. Eni-gmi della politica!
Commenti
Così come cosa seri saranno i risultati degli esami della caratterizzazione.
In qualche modo Vibo marina o porto santa venere deve migliorare...