RISCHIO IDROGEOLOGICO E MITIGAZIONE DEL RISCHIO!

Nel comune al 100% più a rischio frane della regione (vedi alluvione 2006) ... sono stati illustrati i risultati di una indagine tutt'altro che rassicurante: il 100% dei comuni calabresi sono classificati a rischio idrogeologico dal ministero dell’Ambiente e dall’Unione delle Province Italiane!
In questa occasione però siamo dubbiosi sul senso da dare alla scelta del nostro capoluogo di provincia: è stato un modo per indicare la città come un esempio virtuoso nelle politiche di difesa dal rischio idrogeologico o un modo per indicarla come la più rappresentativa del non fatto o del fatto al contrario?

Ma a parte i dubbi sul senso dell'ente scelto e del fatto che non si sia approfittato del tema per stringere l'amministrazioni comunale ad un impegno concreto nel mitigare rischi idrogeologici partendo dal nuovo PSC (e ciò ha ancorpiù ridotto l'evento come una operazione conforto, una vera e propria occasione di "mitigazione del rischio penale" offerta agli amministratori vibonesi), i dati forniti sono davvero inquietanti:
L’85% delle amministrazioni che hanno risposto alle interviste ha abitazioni nelle aree golenali, negli alvei dei fiumi e nelle aree a rischio frana;
il 45% delle municipalità monitorate presenta addirittura interi quartieri in zone a rischio;
il 61% ha edificato in tali aree strutture e fabbricati industriali, con grave rischio non solo per l'incolumità dei lavoratori ma anche per eventuali sversamenti di prodotti inquinanti nelle acque e nei terreni in caso di alluvione;
nel 27% dei casi presi in esame sono presenti in zone esposte a pericolo strutture sensibili, come
In sintesi i numeri del dossier Ecosistema Rischio 2009 delineano il quadro di un territorio estremamente fragile, dove sono 409 su 409 i comuni a rischio frane o alluvioni, e che puntano il dito contro uno sviluppo urbanistico e un uso del territorio e delle acque poco rispettosi delle limitazioni imposte dal delicato assetto idrogeologico e aggravati dal diffuso abusivismo edilizio. Nonostante l’80% delle amministrazioni monitorate preveda nei propri piani urbanistici vincoli di edificabilità per le zone a rischio, un sovrabbondante 85% dei comuni presenta abitazioni in tali aree. E le delocalizzazioni procedono a rilento: solo nel 7% dei casi, infatti, sono state avviate iniziative di delocalizzazione di abitazioni dalle aree più a rischio. Zero assoluto, invece, per quanto riguarda le delocalizzazioni di strutture industriali. è evidente, quindi, che questi vincoli devono essere ulteriormente rafforzati.
Consistente, ma ancora insufficiente, il livello di organizzazione e diffusione del sistema di protezione civile, con il 36% delle amministrazioni che hanno attivato una struttura di protezione civile attiva 24 ore su 24.
Pesa sulla diffusa esposizione della Calabria al rischio idrogeologico, inoltre, una politica di informazione alla cittadinanza frammentaria e poco consistente. Sebbene l’informazione alla popolazione su quali siano i rischi, sui comportamenti individuali e collettivi da adottare in caso di calamità e sul piano d’emergenza predisposto dal proprio comune, rappresenti una delle principali attività di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico, soltanto il 22% delle municipalità intervistate è attiva su questo fronte. Ancor peggiore la situazione per quel che riguarda la realizzazione di esercitazioni: solamente un esiguo 8% delle amministrazioni ne ha organizzata almeno una nel proprio territorio durante l’ultimo anno.
Si constata inoltre come i comuni della Calabria non abbiano complessivamente messo le tematiche di prevenzione di alluvioni e frane tra le priorità del loro lavoro, l’urbanizzazione di queste aree e dei versanti franosi è l’attuale politica di gestione del territorio, ponendo a rischio la sicurezza dei cittadini. Come evidenzia il dossier Ecosistema Rischio Calabria 2009, infatti, solo il 16% delle amministrazioni svolge un’efficace politica di prevenzione, informazione e pianificazione d’emergenza.
Link:
www.calabriaora.it
www.legambientecalabria.org/home/dettaglio-comunicato.asp?quale=156
www.ilquotidianodellacalabria.it
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