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Visualizzazione dei post da febbraio, 2010

COMUNALI 2010: 1 CANDIDATO OGNI 36 VOTANTI!

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Saranno 610 i candidati che si contenderanno i 40 posti a sedere di Palazzo Luigi Razza, divisi in 16 liste, che sostengono i 4 candidati a Sindaco Nicola D'Agostino, Michele Soriano, Nicolino La Gamba e Tonino Daffinà. Considerando che si prevede che si attesteranno intorno ai 22.000 i voti validi, è impressionante il rapporto che ne deriva tra candidato e cittadino votante: in pratica 1 candidato ogni 36 votanti! Nessuno immagini dunque tranquilli i prossimi giorni: nessuno potrà evitare almeno un incontro quotidiano con un aspirante consigliere. Per darvi modo di organizzare al meglio - da quì a fine Marzo - le necessarie tecniche di sopravvivenza, eccone tutti i nomi: Popolo della Libertà 1) Giuseppe Scianò 2) Giuseppe Patania 3) Incoronata Bax 4) Francesco Maria Pascale 5) Valentino Preta 6) Pietro Comito 7) Gianfranco Spanarello 8) Giuseppe Alviano 9) Ferdinando Barilaro1 0) Maddalena Basile 11) Francesco Belsito 12) Gennaro Bonaventura 13) Fernanda Maria Brasca 14) Michele

SAN PIETRO: EQUIPE DI GEOSOCIOLOGI "STUDIA" IL MOVIMENTO DELLA FRANA!

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Perchè la Calabria frana? Qualche studioso comincia a pensare che la terra calabrese non abbia altra scelta che imitare l'emigrante calabrese: si muove, precipitosamente o lentamente, come coloro che per sottrarsi alla disperazione ed al pessimismo, si mettono in moto, vanno altrove, scappano dai luoghi senza speranza e scelgono la fuga. E così anche alla nostra terra ormai non rimane che andarsene. Tale teoria scientifica ritiene dunque le frane calabresi una nuova fase dell'emigrazione: alla fuga dell'uomo segue quella della sua terra. Il recente addio degli uliveti di Maierato o quello imminente delle querce di S. Pietro non sarebbero dunque addii silenziosi, repentini o imprevisti, così come non lo sono gli addii degli emigranti. Prima di preparare le sue valigie l'emigrante di ieri al pari di quello di oggi, ha attraversato il bosco dei diritti, la giungla della politica, l'acqua putrida della sottomissione pur di darsi dell'opportunità. Prima di darsi al

LO SBARCO DEGLI ALLEATI A PORTO S.VENERE (1943)

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Il 3 settembre 1943 l' VIII Armata del generale Montgomery sbarcava in calabria dopo aver conquistato la Sicilia.Iniziava l'operazione "Baytown". Dopo aver occupato Reggio, la 5^ Divisione di Fanteria Britannica e la 1^Divisione di Fanteria canadese iniziano a risalire la penisola, mentre le forze tedesche presenti in Calabria, la 26^ e la 29^ Divisione Panzer Granadier, si ritirano velocemente verso nord in previsione di uno sbarco anglo-americano in grande stile, che avverrà a Salerno il 10 settembre. Con l'intento di tagliare la ritirata ai reparti della 29^ Panzer Grenadier, che avevano già abbandonato la linea Nicotera-Laureana, nella notte tra il 7 e l'8 settembre, gli Alleati effettuano uno sbarco "hook" da tergo "near Pizzo at Porto Santa Venere". La storia di quello sbarco e dei combattimenti che ne seguirono viene qui ricostruita servendosi della documentazione ufficiale di fonte britannica (H.M.S.O.-Herr Majesty's Statio

QUEI DANNI NON INDENNIZZABILI DEL FIUME SANTA ANNA NELLE "MARINATE" DI IERI ... E DI OGGI!

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Per puro caso abbiamo ritrovato, all'Archivio di Stato di Vibo, un atto di fitto delle "marinate" di Bivona del 1853 utile a comprendere quanto sia antica la fragilità idrogeologica di quell'area e dunque a non ritenere un " caso sfortunato" che oggi si siano potute costruire case - nella prima e seconda traversa di via delle Calabrie, che "galleggiano" sull'acqua [vedi articolo di M.L. Conistabile su Gazzetta del Sud ed i nostri post ]. Succede sempre così negli archivi, mentre cerchi un documento tra un foglio notarile ed un altro, ne trovi altri importati. La trascrizione riporta la localizzazione precisa delle Marinate (termine quanto mai inopportuno con il quale oggi molti sono soliti indicare impropriamente l'insieme dei centri abitati costieri) in Bivona, ma ancorpiù dimostra le necessarie "cautele idrogeologiche" con cui l'Amministrazione Ducale della città ne fittava i terreni. Ma andiamo alla lettura del documento: &

PER QUALCUNO SONO SOLO PICCOLE CONSEGUENZE ... DI PIOGGIA CARNEVALESCA ...

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Dal sito web de Il Quotidiano della Calabria riportiamo integralmente: Maltempo. Una frana si stacca dal costone sopra Pizzo. Il maltempo che sta imperversando nel territorio regionale non ha risparmiato il Vibonese e proprio a causa delle piogge incessanti una frana si è staccata dal costone che sovrasta Pizzo "14/02/2010. Le piogge che incessantemente stanno cadendo da oltre 72 ore nel vibonese, nel pomeriggio di oggi hanno causato frana del costone che sovrasta la litoranea che collega Pizzo Calabro con Vibo Marina, nel tratto a monte della vecchia stazione ferroviaria della cittadina tirrenica. Apocalittiche, così sono state definite le immagini che si sono presentate ai soccorritori. La frana, infatti, ha trascinato con sè, ostruendo di fatto tutta la carreggiata stradale della ex statale 522, un fabbricato adibito a cabina elettrica che alimentava tutto il rione Stazione. In quel momento per fortuna lungo quel tratto non transitavano mezzi. Nondimeno per sgombrare qualsias

Giuseppe Maria Galanti(1743-1806) e la "scoperta" di P.Santa Venere

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La mattina del 7 giugno del 1792, una feluca lascia la marina di Tropea. La barca trasporta un personaggio importante, inviato dal re di Napoli in missione in Calabria con il compito di visitare la regione e relazionare sul suo stato all'indomani del disastroso terremoto del 1783. Nonostante il mare quasi calmo e il vento in poppa, i marinai addetti al servizio del Re obbligano i passeggeri a prender terra alla Rocchetta di Briatico per timore di una tempesta. Dopo cinque ore di cammino arrivano a Bivona. Qui, però, non trovano ad aspettarli, a causa di un equivoco, l'amministratore Biondi, per cui decidono di proseguire il cammino. "Dov'era l'antico porto vi sono lagune che infettano l'atmosfera...Due o tre miglia distante da Monteleone ed in altrettanta distanza dal Pizzo, vi é un luogo molto opportuno per costruirvi un porto molto vasto. Si chiama Santa Venere. Il luogo merita attenzione. Si aspetta una distinta perizia colla pianta". A scrivere queste

AMMINISTRATIVE 2010: CIRCOSCRIZIONI ADDIO!

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Ad arte, in questi giorni, si è mantenuta forte - per il lubrificato sistema dei partiti vibonesi di moltiplicare il proprio consenso elettorale - la tranquillizzante (per loro) voce che anche in questa tornata elettorale si sarebbero regolarmente svolte quelle folklorico-circoscrizionali. A spazzare via definitivamente questa soporifera voce e tranquillizzante prassi giunge la nota di ieri della Prefettura di Vibo Valentia, che nella circolare [ scarica testo integrale dal sito delle Preferrura ] avente per oggetto "Elezioni regionali ed amministrative 2010. D.L. 25/01/2010 n. 2 "interventi urgenti concernenti enti locali e regionali" inviata agli organi competenti ed hai mezzi di informazione, precisa: " Ai fini dell’accertamento del numero dei consiglieri da eleggere in occasione delle elezioni comunali che si terranno in provincia di Vibo Valentia il 28 e 29 marzo p.v., si richiama l’attenzione delle SS.LL. sulle disposizioni del decreto-legge 25 gennaio 2010,