SAN PIETRO: EQUIPE DI GEOSOCIOLOGI "STUDIA" IL MOVIMENTO DELLA FRANA!


Perchè la Calabria frana? Qualche studioso comincia a pensare che la terra calabrese non abbia altra scelta che imitare l'emigrante calabrese: si muove, precipitosamente o lentamente, come coloro che per sottrarsi alla disperazione ed al pessimismo, si mettono in moto, vanno altrove, scappano dai luoghi senza speranza e scelgono la fuga.
E così anche alla nostra terra ormai non rimane che andarsene.
Tale teoria scientifica ritiene dunque le frane calabresi una nuova fase dell'emigrazione: alla fuga dell'uomo segue quella della sua terra.
Il recente addio degli uliveti di Maierato o quello imminente delle querce di S. Pietro non sarebbero dunque addii silenziosi, repentini o imprevisti, così come non lo sono gli addii degli emigranti. Prima di preparare le sue valigie l'emigrante di ieri al pari di quello di oggi, ha attraversato il bosco dei diritti, la giungla della politica, l'acqua putrida della sottomissione pur di darsi dell'opportunità. Prima di darsi alla fuga ha reso visibile, nella indifferenza dei sistemati, la sua condizione di crisi, precaria ed ha rivelato urlando la sua fragilità: solo alla fine si muove.
Anche la terra calabrese comincia lo stesso movimento, ed anche questo movimento è stato preceduto dall'urlare la sua fragilità: solo alla fine si muove.
Per confermare tale innovativa tesi gli studiosi di geosociologia hanno in questi mesi piantato dei sofisticati sensori in alcuni punti strategici della citta, l'aula del civico consesso comunale e la strada che porta a S. Pietro, perchè convinti che il monitoraggio contemporaneo dell'attività amministrativa e dell'attività di frana servirà a documentare scientificamente le correlazioni esistenti tra fuga dei cervelli e fuga della terra.
Si attende la pubblicazione definitiva della loro ricerca ma alcune delle risultanze anticipate hanno messo in subbuglio gli ambienti scientifici:
esistono sorprendenti collegamenti tra la graniticità dell'amministrazione (legislatura completata o meno) e argillosità delle colline; volume dei finanziamenti e scivolamenti dei costoni; sedute deserte ed aumento del volume dei torrenti; numero delle parole scritte in delibera e numero delle precipitazioni; dirigenti avvisati e scosse sismiche ignorate; soggetti attuatori e volume delle falde acquifere. Pare addirittura che esista una forte correlazione tra esiti delle primarie (e dove non svolte, la scelta di primari) e l'arretramento o avanzamento della linea di costa!
Quello che ancora non è chiaro, stante le indiscrezioni sullo studio, è la destinazione ultima della terra che ha scelto di emigrare, muoversi, franare. Mentre è chiaro in quali regioni o nazioni emigra l'uomo calabrese, ancora non è chiaro verso quale regione o nazione si dirige la terra calabra.
Gli scienziati però tranquillizano e confermano che al termine dello studio tutto sarà chiarito: attendono solo di confrontare i dati della prevedibile frana di S. Pietro con quelli dei prevedibili esiti elettorali!
E per tranquillizzare la comunità scentifica hanno deciso di consentire al nostro blog la pubblicazione esclusiva di alcune foto (recentissime: realizzate solo la settimana scorsa!) a corredo del loro studio in cui risulta visibile ed evidente la correlazione temporale tra vuoto d'aula del silente consesso civico ed il vuoto tra le crepe della frana silente!

Commenti

Anonimo ha detto…
Sopra la panca la capra campa, sotto la panca la capra crepa...
Anonimo ha detto…
... sotto la crepa la capra bela!
Francesco Contartese ha detto…
Purtroppo con la natura non si dovrebbe scherzare...
EOS ha detto…
Francesco ha ragione! Mi auguro che sia solo ironia, e che serva a scacciare la jella...
Anonimo ha detto…
quando verrà giù il s.leonardo resort dopo vediamo chi pagherà il conto....!!!

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