IN CONSIGLIO COMUNALE LO STUDIO CHE SBLOCCA L'EDILIZIA?

Si preannuncia una riunione del Consiglio Comunale - quella del prossimo 25 Maggio - piuttosto intensa ed impegnativa perchè, tra i punti all'ordine del giorno, ne figura uno, richiesto da alcuni consiglieri ex art. 43 del Regolamento, che certamente farà fare notte ai partecipanti alla seduta. Il tema è quello dello "Sblocco dell’attività edilizia e pianificazione urbanistica", per molti nefasta conseguenza del Piano Versace, per altri nefasta conseguenza della cecità amministrativa della precedente Giunta.
Come si tenterà di risolvere il nefasto blocco edilizio? Allo stato non è possibile prevedere cosa delibererà il Consiglio, ma per capirne i "punti di partenza" possiamo rifarci all'ordine del giorno presentato, del quale riportiamo il testo integrale.

A noi non resta che constatare quanto sia ancora difficile scorgere sul territorio interventi di messa in sicurezza, ed in virtù di ciò consigliare ai consiglieri idoneo abbigliamento per l'edificante seduta.

"I sottoscritti consiglieri, prendendo spunto dall’ormai evidente criticità relativa allo sviluppo economico sociale complessivo ed alle note vicende che anche a livello internazionale hanno colpito interi paesi, intendono, previa presentazione del presente ordine del giorno e conseguente discussione del Consiglio Comunale, proporre l’adozione di una procedura che possa, per il territorio di Vibo Valentia, contribuire al rilancio di un settore fondamentale quale quello edilizio da tempo in crisi.

Al proposito si vuole evidenziare che le criticità che hanno riguardato tale settore derivano da processi di dissesto correlati alla difesa e tutela del territorio secondo fasi di pianificazione e programmazione da attuarsi secondo processi concertativi tra i soggetti istituzionali coinvolti.
E’ il caso di ripercorrere le tappe fondamentali che hanno prodotto la predetta crisi del settore a partire dalla conformazione e consistenza del territorio nonché alle procedure di tutela e salvaguardia secondo principi di coerenza con processi insediativi che devono essere opportunamente regolamentati ed adottati.



Giorno 7 luglio 2006, con ordinanza del presidente del consiglio dei ministri n°3531 è stato nominato il presidente della regione Calabria commissario delegato per gli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito il territorio della provincia di Vibo Valentia il giorno 3.7.2006, assegnandogli funzioni e compiti relativi agli interventi urgenti ed alle iniziative necessarie al superamento dell’emergenza, mentre con la successiva ordinanza n°61/08, all’art.3 comma 2 si disponeva “ai comuni compresi nelle ordinanza del commissario delegato n°1 del 14.7.2006 e n°3 del 22.7.2006 e n°18 del 22.2.2007, è fatto obbligo di adeguare gli strumenti di pianificazione comunale di cui all’art.19 della L.R. n°19/2002 alle situazioni di rischio alluvionale descritte nel piano di interventi strutturali di emergenza e di prima sistemazione idrogeologica ed al programma pluriennale di interventi diretti a favorire la ripresa produttiva mediante il reinserimento o la delocalizzazione delle imprese danneggiate redatte dal CAMILAB”
Tutto ciò avveniva in corso di redazione dello strumento di pianificazione comunale P.S.C. il quale, inevitabilmente, subiva una rivisitazione alla luce dei citati provvedimenti commissariali.
Al fine di risolvere la vicenda e porre elementi di chiarezza sulla capacità insediativa e realizzativa dell’intero territorio, sia per l’edilizia privata che pubblica, in data 23.2.2009 e successivo sollecito del 25.3.2009, il Sindaco chiedeva, al Commissario delegato, un incontro per una
interpretazione autentica dell’ordinanza 21/07.
Inoltre, il Consiglio Comunale, nella seduta del 17.4.2009, impegnava il Sindaco alla ricerca di soluzioni finalizzate al rilancio dell’attività edilizia, atteso che nonostante i vari incontri con il delegato del Commissario delegato emergenza Vibo Valentia, dott. Ripepe, gli enti attuatori e l’ABR, nessuna cartografia particolareggiata con l’individuazione delle aree a rischio era stata prodotta ne tanto meno era stato aggiornato il PAI da parte dell’ABR.
L’amministrazione comunale, in conseguenza di ciò procedeva, su autonoma iniziativa, a incaricare tecnici esperti per il settore affinchè effettuassero una trasposizione di quanto previsto dalle ordinanze del Commissario Straordinario per l’emergenza Vibo Valentia n°21/07 e 61/08 sul territorio comunale con la finalità di specificare quelle aree sulle quali consentire le normali attività edilizie ed uno studio approfondito per conoscere l’effettivo livello di rischio delle aree interessate dai principali impluvi, anche alla luce di una ricognizione puntuale del complesso degli interventi finanziati e fin ora realizzati dai soggetti attuatori, da trasmettere all’ABR.
Visto che i professionisti incaricati hanno consegnato la prima parte del citato studio;
Tutto quanto sopra premesso, i sotto indicati Consiglieri Comunali firmatari, dopo l’inserimento del presente ordine del giorno alla prima seduta utile del Consiglio Comunale e la relativa discussione,

PROPONGONO


Che venga deliberato, anche eventualmente e/o ad ogni fine ed effetto di legge e/o procedurale, sotto forma di mozione, di procedere nell’immediato al proseguimento dei processi già compiuti o in corso e dando mandato al Sindaco di farsi carico di:

1. Procedere alla formale presa d’atto della trasposizione del citato studio con le previsione del P.S.C. implementato dell’analisi dei singoli siti interessati da processi di messa in sicurezza del territorio operati dai diversi soggetti attuatori (Regione, Provincia e Comune) al fine addivenire ad una approvazione concertata dello strumento generale attualizzato in coerenza con le citate ordinanze commissariali.

2. Di dare mandato al dirigente del settore 8 di procedere alla conclusione del processo di adozione e approvazione del P.S.C. comprensivo della trasposizione e dell’analisi sullo stato di messa in sicurezza dei siti, secondo quanto disciplinato dalla L.R. 19/2002 e s.m.i.;

3. Di dare indirizzo al dirigente del settore 8, nella fase di attuazione delle misure di salvaguardia o anche prima dell’adozione del P.S.C., di acquisire, in sede di rilascio di atti abilitativi, attestazione asseverata da parte di tecnici abilitati circa la rispondenza dell’intervento ai parametri dettati dallo studio redatto in coerenza con l’ordinanza 61/08, al fine di rilanciare, nel breve termine, se pur parzialmente, l’attività edilizia quale volano di sviluppo del territorio.

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