ECCEZIONALE: RIDUZIONE DELL'ICI DEL 100% SE TI RITROVI PER CASO LA CASA IN ZONA A RISCHIO IDROGEOLOGICO!

Tra una settimana celebreremo il QUARTO anniversario della tragica alluvione del 2006 e come le volte precedenti tentiamo di fare il punto sullo stato delle cose, rispetto la messa in sicurezza del territorio.
Seppur lentamente - e poco efficacemente - alcuni lavori sono stati fatti ed altri sono in fase d'esecuzione; della delocalizzazione delle aree industriali dismesse non abbiamo più notizie; dal punto di vista idrogeologico/urbanistico le aree a rischio R4 ed R3 sono rimaste sempre le stesse (per rinfrescare la memoria segnaliamo una pianta visibile dal webgis del Centro Cartografico Regionale e/o scaricabile -comprensiva del reticolo idrografico e delle aree a rischio - in pdf.); dal punto di vista edilizio non abbiamo visto alcuna demolizione nelle ormai note aree a rischio, anzi abbiamo assistito ad ulteriori lottizazioni e/o costruzioni.
E' capitato spesso in questi anni porsi una domanda: ma perchè, nonostante la tragica esperienza dell'alluvione, stanno costruendo in questo o in quel sito a rischio? Vicino a quel fosso o lungo quel pendìo? Perchè quel'edificio è rimasto lì? La risposta è stata sempre una: sono tutti pazzi!
Oggi però, dopo QUATER anni da quel tragico 3 luglio, grazie ad un documento del dicembre 2009 rintracciato in questi giorni, le risposte forse potrebbero essere altre e ben diverse.
Il documento è una delibera di Giunta del 17 Dicembre, con la quale si propone al Consiglio la modifica del Regolamento comunale per la disciplina dell'imposta comunale sugli immobili (ICI.)
[scarica delibera in pdf]: nella proposta, probabilmente approvata recentemente, scopriamo l'aggiunta dell' articolo 13 quater, che recita esattamente così:

"ART. 13 quater -Abbattimenti del valore delle aree ed esenzioni - Aree in cui viene individuata la presenza di rischi geologici, idrici e idraulici.
Si tratta delle zone specificate nella cartografia di PRG (aree di sintesi geologica). In particolare, in riferimento alle aree a rischio, dove non è possibile procedere ad edificazione, l'abbattimento del valore sarà del 100%. Nello specifico si tratta delle aree soggette a rischio di frana, da sprofondamento, da valanga, da erosione d'alveo e di sponda, da alluvionamento, che nella Relazione geologica integrativa sono classificate come aree ad elevata pericolosità geologica ed idrogeologica ed aree ad elevata pericolosità valanghiva.
Per le aree classificate di controllo le percentuali di abbattimento sono così determinate:
per le aree critiche recuperabili l'abbattimento sarà del 20%,
per le aree con penalità gravi o medie l'abbattimento sarà del 10%,
per le aree con penalità leggere l'abbattimento sarà del 5%,
per le aree di rispetto idrogeologico l'abbattimento sarà del 40%.
Le percentuali di abbattimento sopra proposte derivano dalla valutazione che di fatto i costi aggiuntivi per l'edificazione su aree soggette a penalità idrogeologiche non differiscono molto da quelli che le Imprese debbono sostenere in altre aree che non vengono considerate penalizzate (ad esempio costruzioni su aree rocciose).
Le aree che subiscono aggravi per la presenza di falda affiorante o con pendenza superiore al 30% vengono ricomprese nelle aree con penalità gravi e medie e nelle aree con penalità leggere. Le percentuali di abbattimento del valore delle aree interessate dalla presenza di fasce di rispetto (per la sola superficie che ricade in zona di rispetto), valutando che i lotti che ricadono in queste fasce sono comunque utilizzabili a scopo edificatorio in base al PRG perché rilevano ai fini della volumetria realizzabile, saranno le seguenti:
per le fasce di rispetto cimiteriale abbattimento del 100%;
per le fasce di rispetto ferroviario abbattimento del 50%
per le fasce di rispetto stradale abbattimento del 30%;"
Ora, non siamo degli esperti di diritto, ma ci sembra che un'articolazione siffatta, stabilendo l'abbattimento dal 30 fino al 100% dell'ICI "nelle aree soggette a rischio difrana, da sprofondamento, da valanga, da erosione d'alveo e di sponda, da alluvionamento" non solo non promuove alcuna "cultura della sicurezza" nei cittadini e negli imprenditori edili, ma li incita quasi a perseverare nella logica del rischio, se ne lascia intravvedere delle convenienze!
Certo, a quattro anni dall'alluvione non ci si aspettava di certo l'abbattimento degli edifici costruiti in zone a rischio ... ma l'abbattimento dell'ICI per quegli edifici, addirittura fino al 100%, credo che questo no ... non se lo aspettasse proprio nessuno!
(NdR: Non ci crederete ma la Giunta Comunale alla quale si deve questa proposta è la stessa che ha "assistito" all'alluvione del 3 luglio 2006)

Commenti

Post popolari in questo blog

VIBO MARINA HA UN NUOVO PARROCO: I SEGNI PROFETICI DELL'11 SETTEMBRE!

SCOPRIAMO ASSIEME ... ALMENO IL VERO AUTORE DELL'AFFRESCO DI LONGOBARDI!

"OPERATION FERDY" - 8 SEPT. '43: ALLIED LANDING AT VIBO VALENTIA MARINA, ITALY