DELOCALIZZAZIONE: LA MAGISTRATURA "RAMMENTA" ALLA CITTA' L'OBBLIGO DELLA MESSA IN SICUREZZA!
Il deposito, in attività dal 1964 fino ad agosto 2006, con ordinanza dell’allora commissario delegato per la ricostruzione dai danni alluvionali Agazio Loiero, doveva essere smantellata e delocalizzata entro 12 mesi in quanto risultava essere collocata in zona altemetricamente depressa, in posizione di incompatibilità, per il rischio di alluvione, con il tessuto urbano e con l’ambiente marino circostante. Ma nonostante il termine perentorio dei 12 mesi, i rappresentanti della azienda non hanno ottemperato alle prescrizioni.
L’attività investigativa avviata nel mese di maggio 2009 e gli accertamenti tecnici hanno fatto emergere la sussistenza di tracce di abbandono ed inquinamento dovuto ai serbatoi di carburante e di bitume, materiale ferroso in cattivo stato di conservazione e tubazioni vetuste a contatto con il terreno, costituenti veri e propri rifiuti pericolosi.
In seguito alle ispezioni presso il deposito costiero in collaborazione con il personale della locale Arpacal, è emerso lo stato di vetustà generale e dello scriteriato abbandono in cui versano le attrezzature del deposito costiero. Da qui il sequestro preventivo del deposito costiero.
Da: CalabriaOra.it
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