ITALCEMENTI: ECCO IL DOCUMENTO SOTTOSCRITTO DA TUTTI IN PREFETTURA.


A futura memoria pubblichiamo integralmente il documento sottoscritto in Prefettura:

"Con la presente facciamo seguito alla comunicazione unilaterale della direzione Italcementi spa, che in data 8.6.2012 anticipava con raccomandata a mano ai componenti Rsu dello stabilimento di Vibo Valentia, l’apertura della procedura di messa in mobilità di tutte le maestranze con conseguente dismissione dello stabilimento.
Pertanto le scriventi organizzazioni sindacali di concerto con le Rsu dello stabilimento chiedono all’Italcementi spa l’apertura di un nuovo tavolo di trattative ritenendo prioritari alcuni punti per una successiva fase di contrattazione:


A) Il ritiro immediato del provvedimento consegnato in data 8.06.2012 e di conseguenza l’annullamento dei licenziamenti di tutte le maestranze e della relativa decisione di dismettere lo stabilimento di Vibo Valentia;


B) L’impegno da parte delle amministrazioni comunale e provinciale di Vibo Valentia con il testa il sindaco D’Agostino ed il presidente della Provincia De Nisi, e la disponibilità della Regione Calabria (come previsto dall’ordine del giorno del consiglio regionale del 11.06.2012) affinché da subito venga concessa l’autorizzazione per l’utilizzo del Cdr nello stabilimento di Vibo Valentia;


C) La rivisitazione delle autorizzazioni da parte delle amministrazioni comunali per quanto riguarda cava Monaca e le altre attività estrattive che riguardano l’escavazione della materie prime;


D) L’impegno da parte delle istituzioni locali sull’utilizzo del porto di Vibo Valentia Marina, attivandosi in tempi brevi ad evitare le limitazioni sull’arrivo delle navi che trasportano il carbone.



Gli impegni assunti dalle istituzioni locali e regionali di concerto con le scriventi organizzazioni sindacali troverebbero interessanti risvolti di natura gestionale favorendo l’azienda con un abbattimento dei costi di gestione e produzione. Facciamo notare inoltre che in questi anni di crisi lo stabilimento di Vibo Valentia ha mantenuto la sua quota di mercato nonostante l’azienda abbia deciso di attuare uno spostamento delle quote di mercato dal sito di Vibo in favore del sito di Castrovillari. Inoltre, nonostante la crisi economica e del settore in particolare, ricordiamo che i lavoratori dello stabilimento di Vibo Valentia non sono mai stati collocati in cassa integrazione ordinaria, mantenendo nonostante le difficoltà le quote di mercato. L’eventuale messa in mobilità di tutte le maestranze e i relativi licenziamenti chiuderebbero definitivamente le attività dell’azienda nel territorio vibonese, con conseguente dismissione dello stabilimento ed inevitabile bonifica dell’area interessata. Pertanto riteniamo indispensabile l’apertura di un tavolo di confronto al fine di condividere le scelte sul futuro di uno dei più prestigiosi siti produttivi della provincia vibonese che tra dipendenti Italcementi e indotto conta circa 400 posti di lavoro, che in un momento economico e sociale come questo non è pensabile poter dismettere dall’oggi al domani senza le dovute consultazioni con le parti sociali ed istituzionali del territorio".

Vibo Valentia lì 12.06.2012
I segretari delle organizzazioni sindacali di categoria e confederali
di Cgil, Cisl, Uil e Slai Cobas

NB: Abbiamo alfabetizzato le condizione poste per consentirne la migliore lettura.

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