LA PRIMA VOLTA... DI VIBO MARINA!

No! Non abbiamo ancora rintracciato il primo atto amministrativo in cui, riferendosi specificatamente al borgo portuale, compare il nome Vibo Marina al posto di quello di S. Venere! Siamo riusciti, fino ad ora, a rintracciare soltanto la prima delibera comunale in cui viene utilizzato il termine "Vibo Marina". Il documento risale al 1931, quindi tre anni dopo il Regio Decreto con il quale il comune è autorizzato dal re ad adottare il nuovo nome di Vibo Valentia (8 Dicembre 1927); si tratta di una Delibera Podestariale (Scrugli) con la quale si compensa il lavoro svolto da cinque cantonieri comunali, per aver sparso del brecciame a circa 2 km dal centro urbano.
Il lavoro svolto a 2 km dal centro urbano, sia per la "qualifica" degli operai che per il materiale utilizzato (brecciame), riguardava sicuramente un ripristino stradale lungo la SS 18, più che opportuno dopo le pioggie invernali. Quell'utilizzo del termine Vibo Marina, oggi come ieri distante almeno altre 5 volte dalla distanza indicata in quella delibera dal centro montano, dimostra che ancora nel 1931 si usava dire, o scrivere, "Vibo Marina" per indicare l'area costiera nel suo complesso (cioè l'insieme dei paesi di Longobardi, S. Pietro, Porto S.Venere, Bivona e Longobardi; un pò come si fa oggi con il brutto e jellato termine "marinate"), interpretando in tal modo correttamente quanto stabilito dal Consiglio Comunale nella delibera di richiesta del cambio del nome di Monteleone, che indicava in "Vibo Valentia Marina" tutto il territorio costiero.
Ribadiamo: in nessuna delibera precedente a questa compare il termine "Vibo Marina" ed in questo caso, riferendolo correttamente all'area costiera, si abbreviava il ben più lungo termine "Vibo Valentia Marina".
Ma è bene trascrivere integralmente la delibera:

Progr. n. 124 - Oggetto: Pagamento trasferta Cantonieri Comunali
Pubbl. 09.04.31 - IX, n.38142 Div. 2/1
Visto si approva Catanzaro lì 29.04.931 IX - P. Il Prefetto F.to Aronica
Il Podestà

Vista la nota delle trasferte fatte dai cantonieri Comunali, Salimbeni Rosario, Mobilio Vincenzo, Salimbeni Domenico, Mobilio Giuseppe, e Lo Guarro Domenico il giorno 7 corr. per spargimento brecciame in Vibo Marina (II Km dal capoluogo)
Vista la liquidazione fatta dall'Uffico Ragioneria, secondo la quale le spettanze, con la decurtazione del 12%, per ciascuno sono di L. 19,80 ossia L. 99,00 complessivamente per tutti e cinque; Riconosciutane l'attendibilità; Delibera. F.to Scrugli e Aronica.
Il documento però... risulta interessante anche per un altro importantissimo aspetto: il confine comunale.
Indicando che già al secondo chilometro "dal capoluogo" si riteneva essere "localizzati" nell'area costiera legittima ulteriormente quanto da noi ribadito nella proposta di istituzione del comune di Porto Santa Venere, nella quale è posto il confine a monte del nostro nuovo comune in coincidenza del lungo il tratto ferroviario delle Calabro Lucane Pizzo-Vibo Valentia.
Quei 2 km dal centro di Vibo infatti ... corrispondono all'area in cui oggi è posto l'Hotel 501: già da lì quindi... possiamo sostanziare e rivendicare il nostro diritto di ritrovarci nel nuovo comune di Porto Santa Venere... come nel 1931, documenti alla mano, ci si trovava a Vibo Marina.
La nostra ricerca documentale comunque prosegue!
Troveremo mai l'atto amministrativo nel quale il borgo di Porto Santa Venere viene giuridicamente "spoliato" del suo antico nome?

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