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Visualizzazione dei post da 2013

TONNARA DI BIVONA: INTERROGAZIONE AL MINISTRO PER I BENI CULTURALI!

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La paradossale vicenda della mancata valorizzazione della Tonnara di Bivona si arricchisce di ulteriori episodi tragici, che non promettono nulla di buono sul futuro che attende il monumento storico più vilipeso dalla politica ... negli ultimi 150 anni. Schermata delle indicazioni seggi del PD Sfogliando il sito nazionale del Partito Democratico si scopre che è indicata come sede del seggio delle Primarie dell'8 dicembre 2013. Dopo un attimo di smarrimento, seguito dalla ricerca di conferme su FB, otteniamo riscontro dell'episodio, ponendoci uno scontato quesito:  ma dove sta lo Stato ed i suoi organi periferici?  Non riusciamo a comprendere come sia possibile utilizzare pubblicamente dei locali demaniali privi di agibilità, collaudo, concessione demaniale, conformità d'uso della BSE ... ed altro ancora! Non sorprende che ad utilizzarlo in modo così inappropriato siano gli stessi che nel 2010, avendolo in abusiva subconcessione (seppur prima come associazione ed or

NASCE "RAISIA" ...

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E' nata da qualche mese la Casa della Cultura Sharo Gambino, con sede a Vazzano, che avrà tra gli scopi principali la costituzione di un osservatorio permanente che si occupi di cultura, legalità, servizi sociali, ambiente, turismo, lavoro. Per perseguire queste finalità verrà realizzata una biblioteca multimediale, un’emeroteca, un archivio storico e diversi laboratori d’arte e artigianato per il recupero e la valorizzazione degli antichi mestieri. Strutture e servizi saranno, nel solco dell’esperienza di Gambino, fruibili alla collettività, specie alle persone che vivono in contesti marginali e disagiati e che non avrebbero, altrimenti, la possibilità di accedervi. L’associazione si occuperà inoltre della promozione di iniziative di contrasto alla criminalità organizzata: verranno organizzate campagne educative e di diffusione della cultura e della cultura alla Legalità, si collaborerà con le autorità nell'individuazione dei fattori sociali di radicamento e sviluppo dei f

VIBO MARINA. CHIUDERE UNA SCUOLA E' CHIUDERE UNA SPERANZA ...

23 bambini, un esempio perfetto di integrazione tra popoli. Dentro quelle mura, ridipinte, colorate, sicure, c'è un piccolo mondo fatto di innocenza e futuro. Non più da domani. Non più perchè i costi di gestione, mascherati da improvvisi pericoli di incolumità, nonostante non siano alti (si parla di 5000 euro all'anno, praticamente due mensilità di un assessore) vanno presi in considerazione. E cosa si fa per contenere le spese? Si taglia per prima cosa l'istruzione. Una scuola al prezzo di una poltrona. "Vedremo", "faremo", "siamo con voi" hanno comunque tentato di rassicurare ieri mattina al presidio di protesta della mamme dei bambini "sfrattati" l'Assessore al Turismo Totò Schiavello e il consigliere Lorenzo Lombardo. Già, proprio loro che volendo salvare ogni volta la faccia al sindaco D'Agostino, ancora una volta latitante sul territorio, decidono per, a questo punto non si può non pensarlo, puro masochismo p

LA VITA RIMOSSA. APPUNTI PER LA RISCOPERTA DEL CAV. GAETANO DE CAROLIS.

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Frontespizio Abbiamo sempre attribuito la costruzione della Tonnara di Bivona al Cav. Gaetano De Carolis, legando le ragioni di quella iniziativa ad un suo personale investimento imprenditoriale, ma quanto emerge dalla biografia del De Carolis tracciata dagli amici alla sua morte, ne rivela una diversa realtà. Va detto che si deve solo ad un breve ma dettagliato volumetto funebre, dato alle stampe nel 1890*, l'oppurtunità di "riscoprire" - sottraendola all'immeritata penombra storiografica vibonese - l'attiva esperienza del Cav. Gaetano De Carolis, " decoro della città ", tenace e capace cittadino dell'antica Monteleone (oggi Vibo Valentia). Prima di tracciarne per i nostri lettori una breve biografia, preme mettere in risalto quanto sia stata vana la ricerca della cappella di famiglia nel cimitero di Vibo Valentia, dove il nostro dovrebbe essere stato seppellito, come conferma l'epigrafe trascritta da Ettore Capialbi nell'antico volu

LA TONNARA DI BIVONA ED IL MASTRO D'ASCIA PROVIDENTI GIOVANNI.

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Mastro Giovanni Providenti in veste di calafato (Bivona, 26 marzo 1930) Mentre dalla Calabria  non giunge alcuna nuova (nè dal Comune, nè dalla Soprintendenza, nè dalla Regione, nè dalla Corte dei Conti, nè dalla Procura) sul triste destino di degrado e di abusi che avvolge la Tonnara di Bivona, nonostante milioni di euro sinora spesi  ... dalla Sicilia ci giungono nuovi apporti documentali utili a colmare il vuoto del periodo pre-bellico. E' al giovane ricercatore di Milazzo, Massimo Tricamo, che da tempo svolge positivamente ricerche sulla storia alieutica della sua regione, che apprendiamo di una preziosa nota spese per il calatafaggio dell'intero barcareccio della Tonnara di Bivona nel 1930 (vedi foto). La nota conferma, per come avevamo già scritto in passato, l'affidamento della gestione della Tonnara di Bivona all'imprenditore catanese Mario Battaglia (che in quegli anni gestiva anche la Tonnarella di Vaccarella di Milazzo), negli anni compresi tra il 19

TONNARA DI BIVONA: TRE IRRESPONSABILI ANNI DI ATTI PUBBLICI ... "SINE TITULO"!

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E così ... dopo tre anni, un autorevole esponente delle istituzioni rivela ai cittadini che la Tonnara di Bivona ha "qualche problema di natura burocratica" che la rende inutilizzabile al Comune!!! Proprio così ... "la Tonnara non è un bene comunale" ha affermato il Sindaco in una riunione pubblica con le associazioni del territorio costiero, fortemente voluta dal Prefetto di Vibo Valentia, tenutasi lo scorso mese di maggio (VEDI VIDEO SOPRA. Per gli sbiottiti ... è possibile rivederlo a piacimento). Dinanzi allo stesso Prefetto, colonnelli di Guardia di Finanza e Carabinieri, Commissario della Provincia di Vibo Valentia, etc ...il Sindaco conferma quanto diciamo dal 2011. Ci sono voluti "solo" tre anni per giungere a comprendere lo che lo Stato (tutti noi) è stato beffato. Meglio tardi che mai, ma dispiace che in questi tre anni, si sia perso tutto: i quasi 3 milioni e mezzo di euro spesi in questi anni per fini museali; barconi e malfaraggio

4 DICEMBRE 1865: Nasce il porto che porrà a suggello lo sviluppo commerciale del Paese e di qui a poco metterà nel rango delle più ricche industriose e cospicue città italiane!

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RELAZIONE fatta dal Sindaco di Pizzo al Ministero ed alla Prefettura  in occasione della inaugurazione del PORTO DI SANTA VENERE   "Siccome ho ed era manifestato con telegramma, diretto al Ministero dell’Interno, all’altro dei Lavori Pubblici, alla Prefettura, al Genio Civile ed all’Impresa, oggi si sono inaugurati e festeggiati i lavori del porto di S. Venere, una delle opere più splendide della civiltà contemporanea.  Avantieri ne ebbi la prevenzione e l’invito del Genio Civile, e dalla benemerita Impresa Fiocca; ed immediatamente pubblicai un programma, preceduto da poche e calde parole, programma il quale il paese ha risposto condegnamente. Tutte le campane delle chiese, ripetute salve di grossi mortaretti, e la banda civica, di buon ora diedero il segnale della festa. Ed il popolo desto incominciò allora a correre per le strade festante, manifestando nei volti, negli atti, nelle parole la gioia improvvisa nel cuore, la speranza di migliore avvenire, di più lieta e di

OPERAZIONE ATLANTIDE E LIBRA: QUANTO CI COSCA L'ALLUVIONE?

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Il prossimo anniversario dell'alluvione del 2006 non sappiamo se verrà celebrato nè con quale spirito potrà essere celebrato. E' di qualche giorno fa la notizia che l'abolizione del Commissario Straordinario all'Emergenza ha consentito di verificare come siano rimasti in cassa, non spesi, ben 8 milioni di euro per far fronte alla messa in sicurezza ed al risarcimento dei danni. Oggi scopriamo che grazie al fango dell'alluvione una famiglia di ndrangheta locale ha potuto realizzare il suo piano egemone sul territorio, ovviamente nel massimo profitto, derivante dal pagamenti per lavori non effettuati o l'uso scriteriato di cemento e calcestruzzo depotenziato. Se a quest'ultimi dati aggiungiamo la scoperta della sostanziosa ruberia/cresta di qualche milione di euro, realizzata da una impiegata della Provincia di Vibonello, sui residui derivanti dai ribassi d'asta dei lavori per la messa in sicurezza ... c'è seriamente da chiedersi se riusciremo a rest

COME TI SPENNELLO UN CONSIGLIO COMUNALE ...

"Forse neanche Balzac avrebbe fatto meglio. Perché nella “Comedie humaine” di teatro “Luigi Razza” è la realtà a superare l’immaginazione. A meno che non si voglia intendere politicamente corretto invadere l’aula, nel pieno svolgimento dei lavori del civico consesso, gridando “vergogna” e “dimissioni”, cacciando un sindaco dalla sedia e sedendosi al suo posto, cacciando gli assessori dalle sedie e sedendosi  ai loro posti, discutere animatamente con il presidente del consiglio e rammentargli - per l’ennesima volta - che ci sono cose più importanti da discutere. Come infatti importante è la ragione per la quale i cittadini sono intervenuti prepotentemente sulle scene, pretendendo “rispetto e dignità”, soprattutto alla luce delle promesse mai mantenute dalla politica e che riguardano la situazione di degrado assoluto del quartiere marinaro del “Pennello”, costretto a convivere da anni con il mare ad un passo dalle loro case, con le strade devastate, la piazza Capannina risucchiata

LA GRANDE MATTANZA!

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Tutte le foto che seguono sono dei provini originali delle foto di A.Lomax  (1954) conservati nell'archivio dell'Accademia Nazionale di S. Cecila (Roma)  Quando era bel tempo mi piaceva sedere su quello scoglio, che si proietta in mare come un alto podio, staccato dall’appicco pliocenico su cui sorge il mio paese. Di lassù si poteva ammirare lo stupendo tramonto del sole, un tramonto eccezionale, specie da giugno sino alla fine di agosto. Infatti, in quel periodo, il sole ascende all’occaso, sempre più alle spalle dello Stromboli, quasi a volere incendiare l’attivo vulcano, ficcato in mezzo all’orizzonte come un enorme pan di zucchero, spesso rallegrato da un bianco pennacchio di fumo, che lo fa sembrare, anche, un gigantesco transatlantico in festosa crociera. Tutto questo io notavo, affascinato da tanto suggestivo scenario, siccome il mio paese si erge quasi al centro del Golfo di S. Eufemia Lamezia, sulla sponda tirrenica della Calabria. Mentre da tutta l’estesa

LA LEGGENDA DELLA MITRAGLIATA AEREA INFISSA NEL PASSAMANO IN FERRO ...

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Il colpo di mitraglia aerea dinanzi al Parrucchiere Trimboli E' quasi diventata una piccola legenda metropolitana. Alcuni anziani amano raccontarne i particolari tra una partita a carte ed una passeggiata ciondolante sul corso, altri, più giovani, provano ad indicarne il punto preciso, senza mai dare particolari utili ad identificarli. Eppure sono lì, stabilmente impressi nel ferro forgiato a mano dell'ottocentesca ringhiera del Corso, muti testimoni dell'evento tragico vissuto dal nostro borgo marittimo alla fine della II guerra mondiale. Il colpo di mitraglia aerea dinanzi all'ex Miramare Spinti dalla voglia di documentarne stabilmente la presenza, ieri abbiamo cercato lungo la parte più antica del passamano, i segni rimasti della mitragliata aerea. Non sappiamo precisamente l'anno nè la data precisa dell'incursione aerea, ma di certo l'episodio è compreso tra l'agosto del 1942 ed il settembre del 1943. Sono sette i colpi individua

TONNARA CANTAFIO: ECCO LA FASI DELLA BENEDIZIONE DELLE RETI DELLA STAGIONE DI PESCA DEL TONNO DEL 1957!

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Disegno promozionale della "Tonnara Angitola Srl" La storia della Società a Responsabilità Limitata «Tonnara Angitola» di Vibo Marina, la cui sede venne costruita nel porto agli inizi degli anni '40, è una storia che merita di essere riscoperta e riscritta, dalla sua nascita sin dal suo fallimentare epilogo. La "Tonnara Angitola Srl", nota ai più come "Tonnara di via Emilia", fotografata qualche mese prima dell'abbattimento. Coll. foto Cantafio - il corteo entra in tonnara guidato da Vincenzo Cantafio Coll. foto Cantafio -il corteo si porta sul lato mare, verso le barche e le reti della tonnara. Voluta, caparbiamente voluta da Vincenzo Cantafio, venne edificata con lo schema degli stabilimenti di tonnara sicilia, con lo "scaro a mare" nello stesso bacino del porto e l'ampia zona produttiva, legata al moderno (per l'epoca) processo di bollitura ed inscatolamento del tonno. Ma di ciò ne scriveremo nei pro