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Visualizzazione dei post da aprile, 2009

UNA RASSICURAZIONE ED UN RINGRAZIAMENTO

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Sono due le ragioni che ci spingono a continuare lo spazio di informazione, comunicazione e riflessione che abbiamo conquistato col nostro blog: una , legata all'impegno civile, è ben espressa nelle pagine di Calabria Ora di qualche giorno fa, l'altra è legata al bisogno/necessità di "far emergere tutto il positivo" che esiste nel nostro territorio, negato quando non osteggiato, dal vuoto ideale della politica vibonese. Danno una ulteriorie carica vitale ad entrambe le nostre ragioni le considerazioni usate qualche giorno fa da CalabriaOra , nel riprendere la segnalazione fatta sul potenziale rischio che possono rappresentare alcuni giganteschi massi, rimasti appesi sulla SS18 , proprio dinanzi al luogo dove la morte scelse tutte le sue vittime, nell'alluvione del 2006. Che oggi il nostro blog " (...) rappresenta ormai uno strumento di informazione e lotta civile in difesa del territorio e dei cittadini delle frazioni costiere (...) " lo rileviamo da

FIERA NAUTICA E PROSPETTIVE DI SVILUPPO DEL PORTO.

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A dimostrare quanto vale, non solo per la ricaduta economica sul territorio, ma anche in termini occupazionali, il settore nautico, interviene una recente indagine del Censis, dalla quale emerge che ogni quattro posti barca si potrebbe generare un posto di lavoro. L'U.c.i.n.a. (unione dei cantieri e delle industrie nautiche) ha posto, inoltre, l'attenzione sulla rivalutazione dei porti, anche di quelli commerciali già esistenti, a vantaggio della nautica da diporto. Nel corso dell'assemblea della nautica italiana, tenutasi a dicembre 2008 a Roma, il ministro Matteoli, nel suo intervento, aveva confermato l'avvio di un tavolo di confronto per la portualità turistica, con gli operatori e le regioni, per trovare soluzioni concrete in un corretto rapporto con il territorio e l'ambiente in modo da sviluppare un sistema di ricettività turistica. Alla luce di queste considerazioni, appare importante che il Piano integrato di sviluppo del porto di Vibo Marina, presentato da

AIUTO! SALVATECI DA TALI AMMINISTRATORI!

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La notizia ci era sfuggita, ma siamo comunque riusciti a rintracciarne una sintesi dal sito della Gazzetta del Sud , che in data 24 aprile 2009 pubblica: La giunta comunale recepisce il Piano d'Emergenza , nel titolo, ed all'interno dell'articolo si scopre che quel Piano è stato redatto nel 2005 . Ma qual'è l'emergenza?Probabilmente quella riferita ad un atto amministrativo che sembra disastroso in se! Che senso ha adottare un piano redatto nel 2005 (pare dalla Provincia di Vibo Valentia) senza prendersi la briga di integrarlo alla luce degli esiti drammatici dell'Alluvione del 2006, delle risultanze del Piano Versace o degli approfonditi studi del Camilab di Cosenza? E' stato scritto "meglio questo ora... che niente"! Mah! Noi avremmo ben volentieri atteso qualche altro giorno pur di non ritrovarci con l'amarezza di scoprire che è stato recepito un Piano... che non può vedere segnate, nero su bianco, le attuali aree di rischio e che rendere

ITALCEMENTI: LA PROVINCIA DI VIBO PROPONE ALL'AZIENDA L'USO DEL "CDR-?".

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Nei giorni scorsi, nella sede della Provincia di Vibo Valentia, si è svolto un incontro molto interessante tra l'Italcementi, i sindacati ed i nostri amministratori provinciali ( per il resoconto vedi articolo di CalabriaOra ). L'Italcementi tranquillizza sui suoi investimenti nella nostra area, dunque nessun problema: in tempi di crisi economica, basta far intravvedere scenari ancora più neri del PetCoke, e tutti rinunceranno a porre domande sull'uso del territorio. Quell'incontro però, stando ai resoconti di stampa, si sarebbe concluso a sorpresa . Già! Sembrerebbe che sia stato proprio " il presidente De Nisi, che ha colto l’occasione per avanzare una proposta operativa destinata a consolidare l’attività di Italcementi nel Vibonese: conferire alla cementeria il CDR prodotto dal nuovo impianto di smaltimento dei rifiuti che sarà presto realizzato. La proposta (...) ha avuto immediato accoglimento da parte dell’azienda e di sindacati, che hanno intravisto in q

CASTELLO DI BIVONA: RINVIATA AL 21 MAGGIO LA DECISIONE DEL TAR!

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Mentre permangono ancora dubbi su quale azienda avrà il diritto di restaurare il Castello di Bivona, non c'è alcun dubbio sul suo destino: comunque vada il Castello è destinato ad essere conteso, e sciolta questa contesa, ne spunterà un'altra, finchè non crollerà definitivamente. Già dal 1500 la sua proprietà venne contesa tra il Duca di Monteleone e l'Abbazia della S.S. Trinità di Mileto. A colpi di privilegi e pergamene i Pignatelli da un lato e gli abati di Mileto diedero vita ad una causa giudiziaria che durò decine e decine di anni. Alla fine la spuntarono i Duchi Pignatelli, a cui del Castello in realtà importava ben poco, se non il Privilegio, legato al suo possesso, di Patentare alle armi e riscuotere le tasse doganali del porto antico. Tantè che il Castello, da un affittuario all'altro cadde ben presto in rovina. E' una sorta di maledizione quella che lo costringe alla rovina. Le cose oggi non sono del tutto diverse. I suoi proprietari (non ci risulta sia d

ONLINE IL PIANO EMERGENZA ALLUVIONE...

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Non sappiamo quanti hanno letto il Piano Versace e lo studio del Camilab , probabilmente non molti... anche perchè una delle cose che emerge prepotentemente è il dato storico delle alluvioni: 40 in 100 anni! In pratica abbiamo avuto una media di 1 alluvione disastrosa ogni 2 anni e 5 mesi! Questo è un dato che dovrebbe mobilitare tecnici, amministratori e politici coscienti per attivare immediatamente un Piano Emergenza, anche perchè abbiamo da poco superato il periodo di soglia che emerge dal dato statistico ... e visto che la situazione di rischio idrogeologico è tal quale al 2006 (fors'anche peggiorata!) è forse il caso di attivarsi al più presto con l'attuazione di un piano d'emergenza! Noi iniziamo a sollevare il problema e come al solito lo facciamo con un piccolo contributo informativo. Crotone, 6 anni prima di noi, ha subito una grave alluvione, ed ha redatto un Piano d'Emergenza esplicitamente dedicato disciplinare le procedure di intervento da attuare nella

HO DECISO: DIVENTO SOCIO DI LEGAMBIENTE!

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Ogni volta che salgo a Vibo e percorro la SS18, nei pressi della frana assassina che ha travolto delle vite umane, vengo colto da un improvviso malumore... malumore che si acuisce alla curva che precede il punto di frana perchè lo associo sempre alla conta del tempo che continua a trascorre senza che vi sia stato alcun intervento di messa in sicurezza del nostro territorio dal decretato dissesto idrogeologico. Oggi, in particolare, non sapevo se volgere lo sguardo a destra, verso il dirupo, o a sinistra, verso quegli enormi massi trattenuti da ridicole reti. Ho scelto di fermarmi un attimo, per fotografarli, per fermarli in uno scatto: ogni volta che attraverso quel tratto di strada ho l 'impressione che si muovano. Poi ho continuato la mia marcia. Vi sono vite che dal 3 luglio non vi sono più: nè per i loro cari nè per noi tutti. Anche la mia, al pari di quella di ognuno di voi, potrebbe essere annullata in un attimo da uno solo di quegli enormi massi, e quando avverrà non attend

DUE PENSIERINI SOLTANTO... PRIMA DI UN SOSPIRO DI SOLLIEVO!

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E così... finalmente, a quasi tre anni dall'alluvione parte ufficialmente la messa in sicurezza! Lunedì 20 aprile 2009, saranno affidati i lavori alle ditte che hanno vinto i relativi appalti banditi dal Soggetto Attuatore Provincia (del Commissario per l’emergenza post-alluvione) per la "messa in sicurezza" dei torrenti Bravo, Trainiti, La Badessa, Antonucci e Sant’Anna. Con complessivi 2 milioni e 800mila euro, verranno risistemati i torrenti " con interventi di adeguamento, rimozione e, in alcuni casi di demolizione e riscostruzione " informa un comunicato stampa dell'ente intermedio, su calabriora , precisando che i lavori " non saranno utili solo a mettere in sicurezza (come se questo fosse poca cosa! ndr.) le aree di riferimento con evidenti benefici sulla viabilità, ma anche a sanare guasti di carattere ambientale che, proprio a causa dell’assenza di idonee opere di manutenzione nel tempo, hanno generato gravi problemi d’inquinamento lungo la fa

280 OPERAI A DIFESA DELLA DEMOCRAZIA E DELLA COSTITUZIONE!

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" Il sottoscritto chiede di interrogare i ministri del lavoro e previdenza sociale e dell'interno, sull'inammissibile opera di intimidazionee di violazione delle libertà costituzionali praticata dalla direzione dello stabilimento Calci e Cementi di Segni di Vibo Valentia (Catanzaro) nei confronti dei propri dipendenti ". Inizia così una interrogazione dell'On. Miceli, depositata alla Camera dei Deputati, nella seduta pomeridiana del 19 Luglio 1960 . Circa 10 giorni prima si era svolto in tutta Italia uno Sciopero Generale, con le motivazioni classiche degli scioperi ma con la differenza che allora un certo Tambroni era solito applicare "metodi dissuasivi poco ortodossi" contro gli operai e gli studenti che osavano scendere in piazza. Tant'è che complessivamente lo sciopero generale di quel giorno costò la vita ad una decina di persone (5 delle quali solo in Sicilia) in tutta Italia. In quel clima intimidatorio non deve essere stato facile, per molti

SI CONFERMA A 5000 ABITANTI LA SOGLIA PER I NUOVI COMUNI. LA I COMMISSIONE REGIONALE DIA IL VIA LIBERA AL REFERENDUM PER IL NOSTRO COMUNE!

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Per quanti credono, come noi, che l'unica nostra possibilità di governare al meglio il nostro territorio costiero, risollevandolo dall'emergenza attuale, sia legata all'istituzione del nuovo comune di Porto Santa Venere, la notizia che giunge dal Piemonte è eccezionale perchè conforta tutto il nostro impegno . E' stata infatti pubblicata nel B.U. del 02 Aprile 2009, n. 13 la Legge Regionale n.1o del 26 marzo 2009,"Modifiche alle leggi regionali 16 gennaio 1973, n. 4 (Iniziativa popolare e degli enti locali e referendum abrogativo e consultivo) e 2 dicembre 1992, n. 51 (Disposizioni in materia di circoscrizioni comunali, unione e fusione di comuni, circoscrizioni provinciali)". Quali le motivazioni espresse dal legislatore, in quella regione? "... Si è affrontato anche l'importante aspetto relativo all'abbassamento del limite della popolazione previsto per l'istituzione di nuovi comuni, attualmente fissato in diecimila abitanti dall' arti

IN MEMORIA DEGLI "UOMINI DAI POLMONI DI CEMENTO"

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E’ il 1939 l’anno in cui la “ Società Italiana per la Produzione di Calce e Cementi di Segni " dell'ing. Leopoldo Parodi Delfino , avvia la costruzione della cementeria di Vibo Marina, che entrerà in attività produttiva nel 1944. Dal 1949 in poi, con l’attivazione del secondo forno, la società aumenterà progressivamente la produzioni (terzo forno nel 1961; quarto nel 1967) fino al 1974, anno in cui l’ Italcementi, acquistatala dal Gruppo Cementi Segni, prenderà in mano la gestione della cementeria. Oggi la fabbrica è lì, con nuovi edifici, nuove attrezzature, nuovi operai. Ho un ricordo particolare legato al succedersi di queste fasi gestionali ed è il cambio della scritta societaria sul taschino sinistro della tuta dell’operaio Rosario Montesanti, mio padre, deceduto nel 2001 perchè le pessime condizioni dei suoi polmoni non furono in grado di “sostenerlo” nella fase post-operatoria di un intervento coronarico. Comprendevo all'epoca il mutare della denominazione aziendale

ABRUZZO: SOLIDARIETA' PER OGGI, SOLIDARIETA' PER DOMANI!

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Seguiamo con grande apprensione le notizie sul mortale terremoto che ha flagellato l’Abruzzo, ed esprimiamo tutto il nostro dolore. Le foto che ritroviamo pubblicate sul Corriere.it fanno percepire la polvere, il dolore e la distruzione. Di fronte a questa tragedia immane nessuno può starsene con le mani in mano, percui cercheremo nei prossimi giorni di organizzare qualche iniziativa solidale per qualcuno dei paesi distrutti. Intanto esprimiamo grande vicinanza alle vittime: qualcosa faremo. E se adottassimo uno dei paesini distrutti?

LA FALDA DI BIVONA, IL LETTO DEL SANT'ANNA E L'INCUBO VERSACE!

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Si è svolto, nei giorni scorsi un interessante incontro ( scarica articolo ), presso la sede dell’Ordine degli ingegneri, al quale hanno partecipato oltre al primo cittadino, l’assessore ai lavori pubblici della Provincia, ed il Prof. Pasquale Versace autore del Piano omonimo che a torto fino a ieri è stato ignorato dagli enti locali, mentre recentemente, proprio il Tribunale del Riesame, nel respingere le richieste di dissequestro degli immobili oggetto dell’Operazione Golden House, ha sentenziato come in realtà il Piano Versace rappresenti una vera e propria direttiva di governo , e come tale doveva e deve essere recepito dagli enti territoriali! E così oggi si riparte da quanto doveva essere fatto 3 anni : incontri, tavoli tecnici, conferenze e chiarimenti. Comunque sia... il Prof. Versace ha esposto i punti salienti del suo piano chiarendo a chiare lettere che " la situazione dei fossi dei torrenti nel vibonese è al limite, e che in questo momento non sono in grado di assorbi

PETCOKE: LA CAPITANERIA DI VIBO ORDINA LO STOP ALLO SBARCO!

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Se la contemporanea spola tra le due navi petcokiere non fosse terminata ieri, 1 Aprile, non ci sarebbe da crederci... e invece è vero! L'incredibile - per quantità - sbarco di PetCoke di queste ultime settimane potrebbe essere l'ultimo! Dal sito della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia estraiamo infatti l'intera ordinanza con la quale si è deciso dal 30 Marzo (due giorni fa) che nel nostro porto sono vietate tutte le operazioni di movimentazione, imbarco e sbarco di PETCOKE . E' una ordinanza che rappresenta, per le motivazioni così ben esposte - non solo di tutela della salute ma anche di perdite economiche per gli impedimenti alla corretta e concorrenziale attività portuale - le ragioni percui su tale tema abbiamo dedicato molto del nostro impegno. Certo... se oggi si conferma pericolosa la " momentanea movimentazione " in banchina del PetCoke, ne consegue che la pericolosità della " stabile movimentazione " nel deposito di Portosalvo è 365

CASTELLO DI BIVONA: SE IL TAR SOSPENDE L'ITER... NOI NON SONSPENDIAMO LA MEMORIA!

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Era prevedibile che gli esiti della gara d'appalto per i lavori di "Restauro conservativo e valorizzazione del Castello di Bivona", avrebbero dato il via a qualche ricorso... e così puntuale come l'ora solare apprendiamo da Il Quotidiano della Calabria che la ditta giunta seconda nella gara del 30 dicembre 2008 ha ottenuto dal TAR Calabria una sospensione provvisoria cautelare dell'atto, in attesa dell'udienza fissata per il 23 aprile 2009 , nella quale decidere sul merito dell'annullamento degli atti relativi alla gara del Comune di Vibo Valentia. Non c'è che dire... è l'ennesima prova dell'esclusivo privilegio che godiamo dall'essere governati da tali amministratori! La cosa è ancor più sarcasticamente inverosimile se rapportata alle vicende della sfortunata "valorizzazione" del Castello di Bivona... che è databile all'estate del 1988 . In quell'anno il Nucleo Industriale di Vibo avviò i lavori per la realizzazione di st