Post

Visualizzazione dei post da settembre, 2010

NOTTE ... AL CHIOSCO AZZURRO!

Intorno alle 4:25, di ieri notte, un ordigno è esploso distruggendo il Chiosco Azzurro di Vibo Marina, in località Pennello, nei pressi della ex Capannina. L'onda d'urto ha provocato danni alle abitazioni vicine. Sul posto sono intervenute le pattuglie del Norm di Vibo Valentia e della stazione di Vibo Marina, nonché i vigili del fuoco che hanno spento le fiamme.

PENSIAMOCI BENE ...

Le opinioni degli studenti universitari sulla n'drangheta. Il video è stato girato due giorni prima della manifestazione "NO 'ndrangheta" che si è svolta a Reggio Calabria il 25 settembre 2010

IL TONNO VIBONESE E LA MAMMA ... DI TUTTE LE RICERCHE!

Immagine
Riportiamo per intero un articolo scritto da Ilaria Di Biagio per il sito web di Strill.it [ vedi link, con belle foto ] perchè ci offre informazioni ulteriori rispetto alle esistenti "vasche" dei tonni. Cercheremo si saperne di più. Vibo Marina: scelta come uno dei siti per la ricerca internazionale del tonno rosso " Il tonno rosso (Thunnus thynnus - Atlantic Bluefin Tuna) rappresenta sin dall’antichità una delle più importanti risorse marine internazionali sia dal punto di vista biologico, economico che sociale. Negli ultimi 20 anni la crescente domanda di tale risorsa, legata in particolare al mercato giapponese (sushi), ha causato un forte sovrasfruttamento dello stock ed una conseguente diminuzione della popolazione. Il pericolo del collasso della pesca ed il rischio di estinzione della specie ha portato ad un aumento della pressione esercitata dalla Comunità scientifica, dalle Istituzioni e dalle associazioni ambientaliste. Per tale motivo quest’anno il governo ita

CHI "COLTIVA" LONGOBARDI?

Immagine
Mentre aspettiamo l'esito delle indagini e del processo, apprendiamo dalla stampa della scarcerazione di Brasca. Ne diamo giustamente notizia, così come riportiamo che le sue dichiarazioni, con le quali si conferma totalmente estraneo alla vicenda: "Sono profondamente mortificato per quanto accaduto e posso solo definirmi una vittima della situazione non certo l’autore di una siffatta e ripugnante condotta. Non si diventa delinquenti a 62 anni dopo una vita dignitosa e rispettosa della legge". A questo punto non rimane che scoprire chi coltiva a marijuana i terreni di Longobardi!

ANCORA MARIJUANA: MA CHE SUCCEDE A LONGOBARDI?

Immagine
Una ennesima piantagione di marijuana è stata scoperta a Longobardi, a pochissimi metri dal bivio della ss 18, dagli uomini della Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia, diretta dal capitano Stefano Di Paolo. La piantagione, oltre 150 piante di oltre 2,5 metri di altezza ed in avanzatissimo stato di maturazione,erano state coltivate lungo uno scosceso costone di montagna, quasi a strapiombo sulla statale 18, ed erano protette dagli occhi indiscreti degli elicotteri della Benemerita da un fitto castagneto. I Carabinieri, che hanno scoperto la vasta coltivazione durante un pattugliamento a piedi nei boschi alle porte del capoluogo, appena si sono trovati nella terrazza naturale adibita a campo di canapa, sono rimasti a bocca aperta. Infatti, le numerosissime piante erano talmente cariche di foglie, semi e fiori, che erano letteralmente piegate a terra, incapaci di sorreggerne il peso. Il terreno, per favorire la crescita e l’aumento del principio attivo della droga, era inoltre costantem

OCCHIO ALLE ... TANGENTI/ALI!

Immagine
Mentre tutti si lamentano che a Vibo non si può più costruire dopo l'alluvione conforta che un'ulteriore inchiesta giudiziaria prenderà il via lungo la Tangenziale Ovest: lì, lungo quelle colline che sovrastano il territorio costiero è già stato costruito di tutto, comprese montagne di cemento armato per sostenere quella che avrebbe dovuto essere la Tangenziale Ovest (per quella Est recentemente è stata chiusa un'indagine), che a sua volta doveva sostenere palazzi e palazzoni compresi tra rione Cancello Rosso e contrada Gallizzi. Mentre tutti i palazzi previsti sono stati costruiti (tanto da rendere impossibile variarne il tracciato) la strada è ferma da 5 o 6 anni, perchè prevista proprio sul ciglio estremo della collina, che ovviamente lentamente scivola ... portandosi dietro gran parte dei muri di sostegno realizzati per l'ardimentoso tracciato! Sulla pubblica infrastruttura ora l'autorità giudiziaria ha aperto gli occhi, vuole vederci chiaro sull'opera e

POTABILITA' DELL'ACQUA: NESSUN PROBLEMA ... E' COMPROMESSA COME SEMPRE DA FERRO, MANGANESE, AMMONIACA, COLIFORMI TOTALI, ESCHERICHIA E STREPTOCOCCHI!

Immagine
NON COMPRENDIAMO il senso del Comunicato di ieri dell'ARPACAL, percui forse è il caso di chiedere a tutti voi se lo scopo era quello di tranquillizzare o allarmare! E allora pubblichiamo per intero il testo redatto dalla dr.ssa Annamaria Albano ed il dr. Francesco Maria Russo, dirigenti rispettivamente del laboratorio bionaturalistico e del laboratorio chimico del Dipartimento provinciale di Catanzaro dell’Arpacal, diramato ieri, per puntualizzare alcuni elementi emersi da articoli sui quotidiani calabresi in merito alla vicenda della potabilità dell’acqua distribuita nella rete idrica di Vibo Valentia. “Le analisi effettuate dai nostri laboratori – dichiarano i due dirigenti Arpacal – evidenziano che la potabilità dell’acqua distribuita nella rete di Vibo è stata e continua ad essere compromessa da fattori legati alla linea di adduzione, e precisamente dall’impianto di potabilizzazione che usa le acque del Bacino del Lacina, compreso nei territori dei comuni di Brognaturo, San S

QUELLO STUPEFACENTE ... RUMORE DEL TRENO!

Nuova operazione antidroga degli uomini della Stazione Carabinieri di Vibo Marina , con l'arresto di due persone e la scoperta di una vasta piantagione di canapa indiana. In manette sono finiti S. Mantella, 36 anni, e F. Virdo', 27 anni, gia' noti alle forze dell'ordine, ritenuti responsabili di coltivazione di sostanze stupefacenti. Gli uomini dell'Arma, da tempo si erano accorti della vasta piantagione di canapa indiana che era stata abilmente allestita nella frazione Longobardi di Vibo. La piantagione, costituita da centinaia di esemplari di cannabis indica di altezza compresa tra 1,5 metri e 2,5 metri, in avanzatissimo stato di maturazione e gia' pronte per essere raccolte e successivamente smerciate, era stata suddivisa in tre piazzole allestite in un terreno demaniale proprio a ridosso di alcuni alberi secolari, in modo che dall'aria fosse praticamente impossibile individuare la coltura data la sua ristretta ampiezza e l'asprezza del terreno. Inolt

CALABBRIA ...

E' un frammento che raccoglie il tutto... E' limite e soglia, il seme e la speranza, l'alba del giorno primo e l'orizzonte oltre il confine. E' l'essere che è capace di uscire dal palcoscenico. E' il coraggio di guardare oltre e di esplorare, senza pudore, il passato. E' futuro e non nostalgia, non retorica o ipocrita sociologia da salotto, dibattito... propaganda. E' capire l'essenza e non fede o fatalismo. Non è la fuga o la resa ma saper fare memoria senza strabismo. E' la dignità che delinea l'argine. E' libertà di pensare e dire che sfugge dal cliché. E' saper guardare dentro, nel profondo... senza sconto... Capire le radici, riscoprire i valori di quell'umanesimo che è stato il sale della terra, le fondamenta dell'eguaglianza e della civiltà. Ritrovare la cultura, la poesia, il pensiero, la bellezza come bene comune che è valore e non merce, che è condivisione e non barriera. Non è nascondersi dietro ad un altare o u

E' NECESSARIO CAPIRE ...?!

Immagine
Perdita di carburante, rischio inquinamento. Interessata la rete industriale delle acque reflue che collega il Porto all'impianto di depurazione. «Tutto sotto controllo, nessun pericolo, ma è necessario capire perché ciò si è verificato». L'ing. Filippo Valotta, dirigente dell'ufficio tecnico del Consorzio industriale ha seguito da vicino tutte le operazioni messe in atto per prevenire qualsiasi tipo di inquinamento o di possibile esplosione. Il carburante intercettato nella stazione di sollevamento della condotta industriale delle acque reflue che collega il Porto di Vibo Marina alla piattaforma di depurazione di Portosalvo è stato aspirato senza alcun problema nel giro di poche ore. All'interno della grande botola, in via Amerigo Vespucci, a due passi dal distaccamento dei vigili del fuoco, si era concentrata una enorme quantità di liquami mista a idrocarburi, molto probabilmente benzina.L'allarme è scattato nella prima mattinata di ieri: alcuni abitanti della zon