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Visualizzazione dei post da febbraio, 2009

LETTERA MORTA, CON BACINO... D'AUTORITA'!

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Purtroppo dal nostro Commissario all'Emergenza, On.le Loiero, ad oggi, non abbiamo ancora ricevuto alcuna mail di risposta alle nostre osservazioni sulla necessità di dare un impulso diverso alla gestione della messa sicurezza del nostro territorio. Nessuna mail e nessun comunicato stampa: quotidianamente facciamo un salto sul sito della Regione Calabria per verificarne l'esito ma nulla... lettera morta ! Mentre attendiamo (crediamo nella Democrazia al di là di ogni sua negazione), il salto quotidiano su quel sito si è rivelato utile perchè, entrando nel portale abbiamo cliccato incuriositi sul link dell' Autorità di Bacino della nostra regione, scoprendo una interessantissima lettera, inviata nel marzo 2007 a tutti i comuni della Calabria, oltre che ai dirigenti di settore delle 5 Provincie. Nella missiva/circolare , firmata dal Segretario Regionale della stessa Autorità di Bacino, ribadendo come l’Art. 10 comma 4 della Legge Regionale 16 aprile 2002, n. 19, così come m

DEREGULATION... DELLA MEMORIA!

" E' necessario un grande intervento dal punto di vista idraulico, una storia di deregulation è emersa in tutta la sua crudezza... e devo dire che la colpa può essere di noi, può essere del sindaco, ma la colpa io dico è di una storia... Tutti siamo colpevoli! Tutti siamo indistintamente colpevoli. Ed allora... un evento così tragico... il 3 di luglio... deve rimanere nella nostra memoria! " Breve sequenza del film documentario " Noi dobbiamo deciderci ", dedicato alla tragica alluvione del 3 luglio 2006, prodotto da Etnovisioni e dalla società cooperativa Suttvuess di Roma, con la regia di Felice DAgostino e Arturo Lavorato. E' un film da vedere per intero, in tutte le scuole, sedi istituzionali, piazze... La sua visione non consente di sfuggire alla memoria: la memoria della natura degli uomini e quella della natura dei luoghi. Visionandolo si ha l'impressione che per alcune settimane gli uomini abbiano avuto coscienza della loro incoscienza! Alla l

DOVE SONO FINITE LE CIMINIERE? PROBABILMENTE NEL POSTO PIU' SICURO... VICINO AL SUPERCARCERE!

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Ricordate le nostre tre ciminiere? Si... proprio quelle che hanno segnato la storia della nostra cementeria e che l'anno scorso sono state spettacolarmente abbattute. Ne avevamo dato vi deonotizia proprio il 20 febbraio 2008! Nessuno di noi si era posto il problema della destinazione del materiale di risulta, anche perchè in questo la legislazione ambientale è piuttosto chiara. Nessuno di noi avrebbe mai pensato che il problema sarebbe stato affrontato con disattenzione. Con sbigottimento, in verità, abbiamo appreso dalle associazioni vibonesi CittAperta, WWF Calabria, No Antenna, I.C.A.A., Legambiente e No Discarica Vazzano, il probabile sito di deposito dei resti delle ciminiere! Le associazioni di volontariato hanno segnalato alla Procura della Repubblica l’esistenza in località Castelluccio, nei pressi del supercarcere, di una discarica abusiva, che dalle foto degli enormi cumuli depositati, sembrerebbero appartenere a manufatti del vecchio cementificio (in particolare della c

ASPETTANDO GODOT

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Si dice che, nell'Ottocento, qualunque suddito dell'Impero Asburgico potesse mandare una missiva all'imperatore e avere l'assoluta certezza di ricevere una risposta. E' passata quasi una settimana da quando abbiamo spedito un' e-mail al Governatore della Calabria, ma ad oggi, non é giunta alcuna risposta. Siamo nel Terzo Millennio anche in Calabria, ma purtroppo dobbiamo constatare che resta un miraggio ciò che nell'8oo era altrove considerato un normale dovere del Potere verso i sudditi: ascoltare e dare risposte. Quando i nostri progenitori andavano a teatro per assistere alle tragedie di Eschilo e di Euripide e raggiungevano nel campo dell'arte vette come i Bronzi di Riace, gli Asburgo e i popoli da loro governati vivevano ancora nelle caverne. Coraggio Presidente, é pur vero che non siamo stati governati dagli Asburgo ma dai Borbone e dai Savoia, ma facciamo in modo che in questa nostra terra qualcosa finalmente cambi. Dia un cenno di riscontro alla

LA MESSA IN SICUREZZA? SI PUO' SEMPRE FARE TRA QUALCHE ANNO!

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Una immagine dell'alluvione del 2006 è utile a rendere ancora più paradossale quanto visibile nelle immagini successive ma utile a svelare in tutta la sua drammatica illogicità la strategia dei lavori che vengono realizzati lungo la costa dallo stesso ente comunale, che avrebbe quanto meno l'obbligo di usare, almeno dal 2006, accortezze e cautele nei suoi interventi nell'area costiera. Nelle settimane scorse avevamo segnalato il rischio di Piazza Capannina , un intervento strutturale (lo chiamano "lungomare") terminato nel 2004, messo a dura prova dalla forza del mare, che oggi lo ha messo definitivamente a rischio, scavandovi al di sotto una voragine. Risultato, dovrebbero partire a breve i lavori per la "messa in sicurezza" del lungo mare! In soldoni, aver realizzato quella struttura senza una oculata protezione dal mare, ha reso un opera nuova, con solo 4 anni di vita, praticamente inutile, uno spreco di denaro pubblico, se non addirittura un rischio!

RITIRATE... STRATEGICHE!

VIBO MARINA - GIUGNO 2008: INSIEME PER UNO SCOPO COMUNE. Durante una manifestazione estiva, il 28 giugno 2008 , si è data informazione ai cittadini sull'iter del Progetto di Legge e le ragioni del SI all'autonomia. Pubblichiamo il video, fornitoci nei giorni scorsi da un nostro sostenitore amico, che riprende una fantastica serata per le nostre iniziative a sostegno dell'autonomia, quella del 28 giugno scorso. La pubblichiamo anche perchè, tra le cose dette e fatte vedere a sostegno della necessità di un nuovo assetto amministrativo per il governo del territorio costiero, si elencavano e mostravano alcune costruzioni sorprendentemente sorte in aree a rischio nonostante l'esperienza drammatica dell'alluvione 2006. Ne mettevamo in risalto il rischio, vista la mai percepita fragilità del territorio; testimoniavamo i bisogni diversi della collettività. Oggi assistiamo al ritiro , a cascata, da parte dell'amministrazione comunale, di Piani, Lottizzazioni, Permessi, c

IL SILENZIO, L'ATTESA E IL VUOTO

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Non ci aspettavamo una risposta in giornata. Il quesito posto al Commissario è di quelli che meritano, per il bene della collettività, una attenta riflessione. Ed una imparziale risposta. Percui attendiamo. Del resto siamo abituati a farlo: attendiamo da un anno che la Regione dia il via libera al Referendum Consultivo previsto nell'iter del Progetto di Legge 260/07 per l'istituzione del Comune di Porto Santa Venere, proposta che si fonda proprio sull'assoluto vuoto di governo della quale è vittima la nostra comunità ed il nostro territorio. E quanto accade non rappresenta la "prova testimoniale" lampante, documentalmente chiara, dell'assoluta sufficienza con cui si guarda alla nostra comunità ed alla fragilità del suo territorio? Guarda caso, del Piano Versace - che in gran parte riguarda l'area costiera - nessun monteleonese ha capito nulla, tutti ne hanno frainteso il senso... tanto che ormai è considerato ufficialmente solo uno "studio di settor

MESSA IN SICUREZZA: SERIO SOGGETTO ATTUATORE CERCASI!

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Ci giungono molte mail in cui si esprime smarrimento e riprovazione per quanto accade nel nostro territorio. Anche parlandone nel paese nessuno si sottrae allo smarrimento. E ora? Ora che la politica si contrae assolvendosi? Ora che la burocrazia si autotutela interrogandosi? Quanto accade non consente di recitare ancora e sempre la parte di muti spettatori... percui certi della necessità di far prevalere sempre la proposta, convinti del diritto della comunità di esigere risposte e fidando nella "democrazia digitale", noi una mossa la compiamo! Oggi proviamo ad inviare una mail all'On. Loiero, Presidente della Regione Calabria e Commissario per l'Emergenza Alluvione di Vibo Valentia, con alcune conseguenti considerazioni sulla opportunità di rendere al di sopra di ogni sospetto l'attività di un soggetto attuatore e con una proposta utile ad uscire dal baratro in cui ci troviamo... percui, seriamente preoccupati per il probabile "stallo" procedurale che

AUTOASSOLUZIONE

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Dopo aver riscattato il dirigente comunale dell'Ufficio Urbanistica, in quanto non risulterebbe che siano state commesse irregolarità, il Sindaco, con intento autoassolutorio, ha inoltre affermato che, in ogni caso, la politica non c'entra. Lo stesso Piano Versace é stato definito uno " studio " che non conterrebbe prescrizioni specifiche (solo consigli, benevole esortazioni e suggerimenti ?) e le licenze sono legittime in quanto concesse prima della notifica al Comune dell'ordinanza del Commissario per l'Alluvione. Ma allora gli inquirenti hanno sognato? Se così fosse auguriamoci che l'importante investimento venga portato a termine, in modo da concedere una boccata d'ossigeno ad un'economia ormai asfittica. Ma tali considerazioni di carattere sociale difficilmente potranno influire sul lavoro dei p.m. Solo il personaggio di Camilleri era un servitore dello stato disposto a chiudere un occhio in presenza di reati commessi "a fin di bene&quo

NUBI SUL PALAZZO

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Mentre minacciose nubi si addensano sopra il Palazzo Comunale, suscita stupore l'aplomb dimostrato dalla classe politica vibonese che, davanti ad un grave episodio di cattiva amministrazione, con risonanza nazionale, non trova di meglio che scambiarsi schermaglie sulla sostituzione del comandante del corpo dei Vigili Urbani o sulla vicenda dell'addetto-stampa del Comune. Forse sperano di alzare polveroni che impediscano di vedere reali e ben più gravi problemi, primo fra tutti, dal nostro punto di vista, il perdurante stato di abbandono ed il colpevole disinteresse (che in questo caso sarebbe meglio definire "interesse") che caratterizza la visione vibonese relativa alle linee di messa in sicurezza e di sviluppo delle "marinate". Si assiste, come era prevedibile, ad un avvilente esercizio di scaricabarile con il quale si tenta di addossare tutte le responsabilità sul tecnico comunale, fingendo di ignorare ciò che nessuno poteva non vedere. E, a questo pun

CASTELLO DI BIVONA: AL VIA IL RECUPERO?

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La notizia è stata pubblicata il 9 febbraio sul sito istituzionale del comune di Vibo Valentia , percui va subito divulgata: finalmente sono stati aggiudicati i lavori per il recupero del Castello di Bivona! Dopo le tante incertezze dovute al fatto che per il Castello, pur non essendone il proprietario, l'ente benficiasse di un finanziamento di 1.400.000 euro per il restauro; dopo aver eseguito lo studio progettuale del recupero; dopo i falliti tentativi di acquistarlo prima del bando definitivo; dopo aver indetto la gara sul filo di lana della revoca del finanziamento... dubitavamo sull'esito positivo della vicenda! Ed invece, dopo aver pubblicato sul sito istituzionale, a fine dicembre, la classifica delle offerte giunte... ecco che finalmente il 9 scorso è stato dichiarato il vincitore della gara: Per il " Restauro conservativo e valorizzazione del castello di Bivona ", su un importo a base d'asta al ribasso di €. 945.000,00 (+ €. 115.000,00 di oneri per la s

AMBIENTE: TRA PETCOKE ED EX-GASLINI ATTENDIAMO CHE FINALMENTE... IL SINDACO CI CONSOLI!

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Stasera continuiamo la nostra campagna informativa a tutela della salute della nostra comunità, ed aggiungiamo alle preoccupazioni dei lavoratori dell'ITALCEMENTI, quelle espresse da Legambiente. I preoccupati cominciano ad essere in tanti, e quando si è in tanti il problema dell'uso squilibrato del territorio diventa serio. Cosa dice Legambiente? Innanzitutto che le richieste dei cittadini di chiarezza sono più che legittime, anche perchè lo stabilimento complessivamente ha un grande impatto ambientale sul territorio. " occupando un’area di 320.000 metriquadrati, produce una quantità enorme di cemento e clinker (più di un milione di tonnellateall’anno), utilizzando 1340 motori, 9 molini che frantumano pietre di tufo calcaree marna, 22 nastri trasportatori e 20 elevatori che consumano molte migliaia di kilowatt. La linea di cottura, poi, deve raggiungere la temperatura di 1500 gradi per un migliaio di tonnellate di prodotto di scarto della lavorazione del petrolio, chiamat

GOLDEN HOUSE3: GLI SMEMORATI DELL'ALLUVIONE!

Da " Zoom ", l'ottimo Quotidiano di informazione curato da Paolo Giura e Tiziana Bagnato per Calabriatv , estraiamo il servizio sull'operazione Golden House, andato in onda il 6 febbraio scorso. Il servizio si avvia sovrapponendo le immagini aeree disastrose dell'alluvione del 2006 con quelle di oggi. A due anni dall'evento nessun intervento pubblico di messa in sicurezza è stato attuato; pare però che forse, ma solo per 20 anni, avremmo potuto avere un locale per una biblioteca ed un parcheggio con segnali orizzontali in inglese... in cambio della memoria. Certo, alluvionabili ancora, che importa se le statistiche indicano nell'aria un'alluvione disastrosa ogni 5/6 anni. Messa in sicurezza? No! Messa in smemoratezza! Messa, che più che una funzione religiosa è diventata una finzione diabolica. A qualche politico piace avere cittadini smemorati... come anche per alcuni cittadini è prassi conveniente fingere di esserlo. Così c'è chi si dimentica per

L'ITALCEMENTI NON E' UNA FABBRICA DI CARAMELLE!

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Gli ultimi avvenimenti ci pongono dinanzi a più di una perplessità su quale post di riflessione pubblicare. Scelgo quello del Pet-Coke, perchè è un'altra spia d'allarme sull'assoluto vuoto di governo del territorio. Inizio però con il dare il dovuto spazio alla conferenza stampa indetta dalla RSU sindacale dei lavoratori Italcementi, nonchè al primo vero comunicato ufficiale della Italcementi ( pubblicati esaurientemente su CalabriaOra ), utili a scoprire quanto si sa sull'uso del Pet-Coke come combustibile. Concentro la mia riflessione sulla frase "Non produciamo mica caramelle!" pronunciata dai sindacalisti. Nonostante non produciamo caramelle i dati forniti loro dalla direzione aziendale dimostrano che la cementeria non inquina, e che sono abbondantemente nei limiti stabiliti dalle leggi: la fabbrica è davvero un bel luogo, pulito; i camion entrano ed escono con i cassoni coperti, il pet-coke trasportato quotidianamente è deposto al coperto, coperta 24 o

Dopo 50 anni di devastazioni si volterà pagina?

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Dopo 50 anni di assenza,di silenzi,di indulgenze, di accondiscendenza, lo Stato ha avuto un sussulto, dimostrando di essere vigile e presente nell'affermare i princìpi della legalità e del diritto. Per troppo tempo si é assistito ad ogni sorta di scempio, di deturpazione, di saccheggio ai danni di un luogo che la natura aveva indicato per far nascere un centro portuale moderno e accogliente. Era il 27.2.1793 quando Giuseppe Maria Galanti, che fu il più illuminato interprete dei bisogni del Regno di Napoli, così scriveva, nelle ssue "Relazioni", ad Acton, ministro della Marina:"...di un porto idoneo a costruirsi in un luogo molto opportuno che la Natura ci ha additato quasi in mezzo alla lunga costa da qui a Messina, la quale, per lungo corso di 300 miglia, é del tutto mancante del menomo sicuro ricovero de' bastimenti. Il luogo si chiama Santa Venere e merita molta attenzione." Se fosse ancora in vita, il Galanti potrebbe vedere l'esito infausto della su

GOLDEN HOUSE2: TELEGIORNALE CALABRIATV

TG Calabria TV 14,30

GOLDEN HOUSE: LO STATO C'E', LA REGIONE C'ERA... MA IL COMUNE?

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Costruzioni in aree alluvionali, sequestri per 30 mln euro. A Vibo Valentia, sono 120 appartamenti e 8 complessi (ANSA) "VIBO VALENTIA, 5 FEB - La Guardia di finanza ha sequestrato a Vibo Valentia appartamenti e complessi residenziali, per un valore di 30 milioni di euro. Erano stati realizzati in aree a forte rischio idrogeologico colpite in passato da alluvioni. Sono stati sequestrati, complessivamente, 120 appartamenti e otto complessi residenziali. Una delle aree e' quella di Bivona, colpita nel luglio del 2006 da un'alluvione che provoco' la morte di tre persone, tra cui un bambino." Le indagini riguardano la concessione di zone alluvionate per la quale sono indagati tecnici comunali e imprenditori. ''Non si profila un'ipotesi di abusivismo edilizio -precisa il Procuratore di Vibo, dott. Spagnuolo - perche' le concessioni sono state date, ma noi riteniamo che siano illegali ". Tra gli indagati risultano imprenditori, professionisti dipe

2 GIORNI DI PIOGGIA ED IL PETCOKE FINISCE NUOVAMENTE A MARE E SULLA SPIAGGIA!

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Alcune cose non accadono per caso. Anche i giorni in cui accadono. Quando riaccadono poi... rientrano nella "norma". E così il petcoke ritorna a ricoprire la spiaggia di Trainiti a due giorni dalla pioggia, solo i pezzi più grossi rimangono a riva ed a lato del torrente. Ma le polveri? Le chiamano sottili per questo! Trasportate dalle correnti scelgono altri approdi: nel tragitto si saranno fermate ai bordi delle coltivazioni di ulivi e aranci, bietole e finocchi, captati per sostenere le cipolle tropeane. Altre si depositeranno sui fondali, avvinghiate alle Posidonie, mimetizzate tra il mangime delle gabbie dei saraghi, dentici o tonni. Alcune poi penetreranno tra le carni di pesci più liberi ma pescabili, che assaggeremo a peso d'oro nei nostri migliori ristoranti. Zolfo? Vanadio? Cromo Esavalente? Piombo? Cadmio? Nichel? Mercurio? Zinco? Anche se non inquineranno l'aria contribuiranno a valorizzare i nostri prodotti doc o dop! E DOPO?

IL NOSTRO IMPEGNO SUL BLOG E' UTILE?

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Spesso ci siamo chiesti se un blog è utile... ed oggi ne abbiamo avuto conferma. Un ringraziamento a Calabria Ora è il minimo che possiamo fare. Proseguiamo comunque la nostra attività informativa e cerchiamo di dare una risposta ad un amletico dubbio: il petcoke è un rifiuto o un combustibile? Su questo dubbio, le norme danno risposte contraddittorie, in questi anni interpretate in maniera poco univoca dal legislatore. Sta di fatto che se è un combustibile il deposito in cui lo si "custodisce" non può sottrarsi alle autorizzazioni per deposito di combustibile , se è rifiuto (vd. percentule zolfo) non può sottrarsi alle autorizzazioni per deposito rifiuti! Insomma, l'area in cui è custodito, a tutela dell'ambiente e della salute, non può sottrarsi ad alcuna autorizzazione! Come stanno le cose a Vibo? Nessuno allo stato è in grado di fornire informazioni precise. C'è chi dice che tutto è a posto, chi il contrario. Lo stesso accade anche altrove? No. Per esemp

POLVERI SOTTILI E SOTTILI POLVERONI

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La Stazione Sperimentale per i Combustibili , acronimo SSC è un istituto sperimentale (ente pubblico economico) fondato nel 1940 che si occupa di: combustibili tradizionali (petrolio, carbone, gas) e principali prodotti derivati; combustibili alternativi (biocombustibili, combustibili da rifiuti, biomasse) attraverso analisi, studi, e ricerche su molteplici aspetti : merceologici, energetici, motoristici, ambientali, di sicurezza e normativi. " La SSC svolge attività di: servizio conto terzi (analisi e consulenze sui combustibili) ricerca e sperimentazione, sviluppando sia temi di ricerca promossi e finanziati autonomamente sia progetti commissionati da terzi (industrie, enti pubblici, privati). Nei laboratori della SSC operano circa settanta persone, tra cui circa venti ricercatori laureati in chimica o ingegneria chimica. Studenti e neolaureati partecipano all'attività di ricerca. Il finanziamento proviene dalle industrie importatrici di combustibili (gas, petrolio, carb