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E' ANGELO CESAREO L'AUTORE DEL MISTERIOSO AFFRESCO DI LONGOBARDI

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Il nostro articolo del 2009 E così, grazie ad un nostro articolo del 2009 ( vedi link ) abbiamo scoperto l'autore dell'affresco che ingentilisce un antico balcone del borgo di Longobardi. Possiamo affermare con sicurezza che l'originalissimo affresco è stato realizzato negli anni 1960 da Angelo Cesareo. Il fratello dell'autore ci ha fatto dono di una breve biografia, che noi, ringraziandolo vivamente, rendiamo vostra, certi di rivelare un piccolo ma intenso vissuto ... utile a riscoprire la memoria ed i valori dei luoghi. " Angelo Cesareo nacque a Vibo Valentia il 20 Agosto 1943 da Francesco e Michelina Cesareo entrambi Vibonesi, una famiglia numerosa che comprendeva dieci figli due dei quali morirono di polio in tenera eta’ negli anni 1930 e 1932.  Fin da piccolo Angelo ha dimostrato una certa attrazione al disegno edalla bella arte nonche’ alla scultura e ceramica.  Schizzo preparatorio dell'affresco Papà, che era appunto pittore decoratore ha ...

[LA TRAPPOLA MORTALE DI PIZZO] QUALE FU IL RUOLO DEL COMANDANTE BARBARA' NELLA CATTURA E FUCILAZIONE DI GIOACCHINO MURAT?

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« (...) il ventiquattro andante mese di Luglio di questo corrente anno mille otto cento ed undeci, essendo comparsa verso l’ore quindeci fuori Briatico, seu Rocchetta una Fragata Inglese, la quale fino all’ore sedeci drizzò il camino per il golfo di Sant’Eufemia, indi poi verso l’ore diecedotto si ritrovava dirimpetto di Santa Venere di Bivona, ed appoggiò la prora a dirittura supra la detta Polacca, e subito gettò in mare tre lancie,  una delle quali andò sopra la mentovata Polacca, e pose fuoco, essendo l’ore venti circa.  In qual veduta, siccome in questa Marina si trovavano tre lancioni della divisione del Signor Barbarà , nonché Vice Scorridore del Signor Lo Prest, e Signor Luciano;li medesimi subito fecero vela andando contro le sudette lancie nemiche, ma in tanto l’altre due lancie Inglesi andavano a Terra di Santa Venere, facendo fuoco, perché ivi v’era una Barca nel lido, e come colà era occorso tanto la Truppa qui stazionata, che la civica, ed altro ajuto di Mo...

AGOSTO 1943. PORTO SANTA VENERE ... TRA BOMBE E CANNONATE.

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Motosilurante 530 nelle acque del porto. Seguiamo oggi, grazie al rapporto di missione steso dal S. Tenente di Vascello Giuseppe Presti, la storia delle due motozattere che risultano affondate nel porto di Vibo Valentia nell'agosto del 1943, ed esattamente la M.z. 701 (affondata l'11 agosto 1943, alle ore 02,00) e la M.z. 790 (affondata il 17 agosto 1943, alle ore 01,07). La prima unità era comandata dal S. Tenente di Vascello Luigi Montanari, anni 22; la seconda proprio dal S. Tenente di Vascello Giuseppe Presti, anni 23. Partite da Castellammare di Stabia il giorno 8 agosto alle ore 6,30 dovevano dirigersi a sud, in Calabria, seguendo l'itinerario Castellammare di Stabia - Bagnara - Vibo Valentia per trasporto viveri, materiali e munizioni. Erano a Castellammare per lavori presso il cantiere navale di quella città. A quella data, la Sicilia era già quasi interamente in mano agli Anglo-Americani. Ma seguiamo l'avventuroso viaggio per mare direttamente dalla foto...

CASTELLO DI BIVONA: LUCI SU UNA OCCASIONE SPRECATA!

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Pare che la visita della Missione di Audit della Commissione Europea del 7 aprile scorso sia andata benissimo. Le perplessità ed i timori della vigilia sono scomparse non appena si è avuto conferma che le carte erano a posto. Tutto quadra. Nonostante i lavori siano terminati da più anni e il castello non sia mai stato fruito ne dalla comunità europea ne da quella locale. Nonostante un paio di lampade dei lampioni siano scomparse. Nonostante siano scomparsi i due container della Biglietteria/Accoglienza e Servizi Igienici ( vedi nostra segnalazione dei giorni scorsi ). Le ragioni di temere quanto meno uno scappellotto per l'abbandono in cui si trova l'area c'erano tutte, ma pare siano scomparse tutte quando, dopo aver percorso il tratto che conduce all'accesso mai fruibile del Castello, pronunciando dei "but" ... o dei "well" alternati a silenziose pause ansanti, una voce proveniente dal folto gruppo dei commissari istituzionali aggiunse: "But...

LA VITA RIMOSSA. APPUNTI PER LA RISCOPERTA DEL CAV. GAETANO DE CAROLIS.

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Frontespizio Abbiamo sempre attribuito la costruzione della Tonnara di Bivona al Cav. Gaetano De Carolis, legando le ragioni di quella iniziativa ad un suo personale investimento imprenditoriale, ma quanto emerge dalla biografia del De Carolis tracciata dagli amici alla sua morte, ne rivela una diversa realtà. Va detto che si deve solo ad un breve ma dettagliato volumetto funebre, dato alle stampe nel 1890*, l'oppurtunità di "riscoprire" - sottraendola all'immeritata penombra storiografica vibonese - l'attiva esperienza del Cav. Gaetano De Carolis, " decoro della città ", tenace e capace cittadino dell'antica Monteleone (oggi Vibo Valentia). Prima di tracciarne per i nostri lettori una breve biografia, preme mettere in risalto quanto sia stata vana la ricerca della cappella di famiglia nel cimitero di Vibo Valentia, dove il nostro dovrebbe essere stato seppellito, come conferma l'epigrafe trascritta da Ettore Capialbi nell'antico volu...

LA TONNARA DI BIVONA ED IL MASTRO D'ASCIA PROVIDENTI GIOVANNI.

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Mastro Giovanni Providenti in veste di calafato (Bivona, 26 marzo 1930) Mentre dalla Calabria  non giunge alcuna nuova (nè dal Comune, nè dalla Soprintendenza, nè dalla Regione, nè dalla Corte dei Conti, nè dalla Procura) sul triste destino di degrado e di abusi che avvolge la Tonnara di Bivona, nonostante milioni di euro sinora spesi  ... dalla Sicilia ci giungono nuovi apporti documentali utili a colmare il vuoto del periodo pre-bellico. E' al giovane ricercatore di Milazzo, Massimo Tricamo, che da tempo svolge positivamente ricerche sulla storia alieutica della sua regione, che apprendiamo di una preziosa nota spese per il calatafaggio dell'intero barcareccio della Tonnara di Bivona nel 1930 (vedi foto). La nota conferma, per come avevamo già scritto in passato, l'affidamento della gestione della Tonnara di Bivona all'imprenditore catanese Mario Battaglia (che in quegli anni gestiva anche la Tonnarella di Vaccarella di Milazzo), negli anni compresi tra il 19...

LA GRANDE MATTANZA!

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Tutte le foto che seguono sono dei provini originali delle foto di A.Lomax  (1954) conservati nell'archivio dell'Accademia Nazionale di S. Cecila (Roma)  Quando era bel tempo mi piaceva sedere su quello scoglio, che si proietta in mare come un alto podio, staccato dall’appicco pliocenico su cui sorge il mio paese. Di lassù si poteva ammirare lo stupendo tramonto del sole, un tramonto eccezionale, specie da giugno sino alla fine di agosto. Infatti, in quel periodo, il sole ascende all’occaso, sempre più alle spalle dello Stromboli, quasi a volere incendiare l’attivo vulcano, ficcato in mezzo all’orizzonte come un enorme pan di zucchero, spesso rallegrato da un bianco pennacchio di fumo, che lo fa sembrare, anche, un gigantesco transatlantico in festosa crociera. Tutto questo io notavo, affascinato da tanto suggestivo scenario, siccome il mio paese si erge quasi al centro del Golfo di S. Eufemia Lamezia, sulla sponda tirrenica della Calabria. Mentre da tutta l’estesa...

LA LEGGENDA DELLA MITRAGLIATA AEREA INFISSA NEL PASSAMANO IN FERRO ...

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Il colpo di mitraglia aerea dinanzi al Parrucchiere Trimboli E' quasi diventata una piccola legenda metropolitana. Alcuni anziani amano raccontarne i particolari tra una partita a carte ed una passeggiata ciondolante sul corso, altri, più giovani, provano ad indicarne il punto preciso, senza mai dare particolari utili ad identificarli. Eppure sono lì, stabilmente impressi nel ferro forgiato a mano dell'ottocentesca ringhiera del Corso, muti testimoni dell'evento tragico vissuto dal nostro borgo marittimo alla fine della II guerra mondiale. Il colpo di mitraglia aerea dinanzi all'ex Miramare Spinti dalla voglia di documentarne stabilmente la presenza, ieri abbiamo cercato lungo la parte più antica del passamano, i segni rimasti della mitragliata aerea. Non sappiamo precisamente l'anno nè la data precisa dell'incursione aerea, ma di certo l'episodio è compreso tra l'agosto del 1942 ed il settembre del 1943. Sono sette i colpi individua...

TONNARA CANTAFIO: ECCO LA FASI DELLA BENEDIZIONE DELLE RETI DELLA STAGIONE DI PESCA DEL TONNO DEL 1957!

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Disegno promozionale della "Tonnara Angitola Srl" La storia della Società a Responsabilità Limitata «Tonnara Angitola» di Vibo Marina, la cui sede venne costruita nel porto agli inizi degli anni '40, è una storia che merita di essere riscoperta e riscritta, dalla sua nascita sin dal suo fallimentare epilogo. La "Tonnara Angitola Srl", nota ai più come "Tonnara di via Emilia", fotografata qualche mese prima dell'abbattimento. Coll. foto Cantafio - il corteo entra in tonnara guidato da Vincenzo Cantafio Coll. foto Cantafio -il corteo si porta sul lato mare, verso le barche e le reti della tonnara. Voluta, caparbiamente voluta da Vincenzo Cantafio, venne edificata con lo schema degli stabilimenti di tonnara sicilia, con lo "scaro a mare" nello stesso bacino del porto e l'ampia zona produttiva, legata al moderno (per l'epoca) processo di bollitura ed inscatolamento del tonno. Ma di ciò ne scriveremo nei pro...