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Visualizzazione dei post con l'etichetta ALLUVIONE

OPERAZIONE ATLANTIDE E LIBRA: QUANTO CI COSCA L'ALLUVIONE?

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Il prossimo anniversario dell'alluvione del 2006 non sappiamo se verrà celebrato nè con quale spirito potrà essere celebrato. E' di qualche giorno fa la notizia che l'abolizione del Commissario Straordinario all'Emergenza ha consentito di verificare come siano rimasti in cassa, non spesi, ben 8 milioni di euro per far fronte alla messa in sicurezza ed al risarcimento dei danni. Oggi scopriamo che grazie al fango dell'alluvione una famiglia di ndrangheta locale ha potuto realizzare il suo piano egemone sul territorio, ovviamente nel massimo profitto, derivante dal pagamenti per lavori non effettuati o l'uso scriteriato di cemento e calcestruzzo depotenziato. Se a quest'ultimi dati aggiungiamo la scoperta della sostanziosa ruberia/cresta di qualche milione di euro, realizzata da una impiegata della Provincia di Vibonello, sui residui derivanti dai ribassi d'asta dei lavori per la messa in sicurezza ... c'è seriamente da chiedersi se riusciremo a rest...

ALLUVIONE 2006: SESTO ANNIVERSARIO NELLA CITTA' POLVERIERA!

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Domani sarà il VI Anniversario dell'Alluvione di Vibo, e la circostanza sarà certamente oggetto di retoriche dichiarazioni, con la promessa che non accadrà mai nulla di simile, che i lavori per la messa in sicurezza sono stati ultimati e ch e i colpevoli (se ve ne sono stati) saranno riconosciuti e perseguiti. Ognuno dirà la sua, meno che le vere vittime, il piccolo Salvatore ed i grandi Ulisse e Nicola, ancora oggi celebrati in quel tratto di strada in cui sono morti, solo dalle loro famiglie, con una piccolo contenitore e fiori di plastica, attaccati col fil di ferro, sul guard-rail! Nonostante ci saranno messe, manifestazioni, fascetricolorate d'autorità, che mostreranno ai parenti delle vittime i passi in avanti della giustizia e dei lavori per la messa in sicurezza, dinanzi a quelli rimborsati, in toto o in parte, dalla calamità. Si parlerà di altro, perchè la città teme che la cementeria produrrà solo clinker e non più cemento, perchè le emergenze continuano ad avere com...

ALLUVIONE: QUEL TORRENTE IN UN TUBO DA 30 CENTIMETRI!

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E' vero. Ormai di quel tragico 3 luglio 2006 non importa che a pochi. C'è una frenesia nella rimozione di quell'evento, che trae origine dalla voglia di ritornare alla normalità. Normalità che però, dalle nostre parti, è altro, che è ben descritto nelle parole del Procuratore citate nell'articolo di Nicola Lopreiato di oggi: la normalità è che nessuno controlli e che nessuno segnali. Qualunque sarà l'esito del processo, già oggi, quasi a sei anni dall'alluvione, possiamo ben dire che siamo ritornati alla normalità! Buona Lettura. " È un quadro impietoso quello "dipinto" dal procuratore della Repubblica Mario Spagnuolo dentro il quale sono state tratteggiate le cause principali della disastrosa alluvione del 3 luglio 2006. Un evento drammatico che portò alla morte del piccolo Salvatore Gaglioti, di appena 16 mesi, e di due guardie giurate, Ulisse Gaglioti (zio del piccolo) e Nicola De Pascale. Tutti travolti e uccisi in due momenti differenti...

UN CONSIGLIO COMUNALE SUL DISSESTO IDROGEOLOGICO ... APERTO ALMENO AI PARROCI DELLA CITTA' !!!

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Gazzetta del Sud di oggi  E così, nuovamente, assistiamo inebetiti al diniego di un Consiglio Comunale Aperto sul tema del dissesto idrogeologico del territorio. Nuovamente, perché su questo tema il Consiglio aveva già detto di no a discuterne a Vibo Marina, qualche mese dopo la ferita mortale del 6 luglio 2006. Perché un simile argomento deve rimanere un “tabù istituzionale” nei rapporti tra cittadini ed amministrazione locale?  Quantunque ci si sforzi, non riusciamo a trovarne ragioni. A nostro soccorso è utile richiamare alla memoria quanto scrisse, circa 40 anni fa, lo scrittore Ennio Flaiano   nel libro “ Le ombre bianche ” (Editore Rizzoli, Milano, 1972), con il quale vinse il Premio Estense. Con la sua incisiva penna di uomo di cultura affronta il tema del dissesto idrogeologico della Calabria, ambientando il suo racconto in un paese dell’Appennino calabrese “ dove tutti sono in allarme perché da qualche tempo il paese sta franando a valle. Questio...

L'AREA COSTIERA? UN FAZZOLETTO DI CARTA DA BOLLO, TRA LA COLLINA E IL MARE!

Per come ci siamo prefissati, pubblichiamo anche oggi una breve rassegna stampa sugli articolo apparsi in questi giorni, legati direttamente o indirettamente all'ingarbugliatissimo intreccio delle vicende GoldenHouse, Piano Versace, Ufficio Tecnico Comunale, Messa in Sicurezza, e Sblocco Edilizio. Come si noterà comincia ad aprirsi un dibattito sulla carta stampata che pone seriamente il problema del futuro: cosa succederà adesso? Si riparte da 0? In realtà pare difficile non partire da -0, perchè come scrivevamo la volta scorsa, nel prendere atto dello Studio Idrogeologico Aronica-Scalamandrè e le relative prescrizioni, fatte proprie ed adottate dallo stesso Commissario all'Emergenza Alluvione Scopelliti (a carico del comune con poco più di 40mila euro),  il nostro Comune ha inteso sbloccare di fatto l'attività edilizia nella città ... ma bloccare, perimetrandola di rosso, tutta l'attività edilizia nell'area costie...

GOLDEN HOUSE: NESSUN ILLECITO IERI, NESSUN RISCHIO DOMANI!

Quasi sei ore di camera di consiglio del collegio giudicante, presieduto dal giudice Cristina De Luca (a latere Emanuela Gallo e Alessandro Piscitelli), per emettere la sentenza: tutti assolti perché il fatto non sussiste. Così è deciso. Al di là della complessa vicenda giuridica, dopo tre anni, rimane la complessa situazione territoriale ed ambientale:  oggi paradossalmente, rispetto alla zonizzazione del 2001 presente nel PAI, che classificava quell'area come a rischio idrogeologico R2, un recente studio geologico commissionato proprio dal Comune per il proprio Piano Strutturale Comunale, ne aumenta il rischio ad R4. Dunque, cosa si farà adesso? A garanzia di tutti ci auguriamo che vengano effettuati i necessari lavori di messa in sicurezza, prima che il reale rischio idrogeologico ... venga eliminato solo con un nuovo studio!

GOLDEN HOUSE: RASSEGNA STAMPA E DOCUMENTI STORICI...

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Il Processo Golden House è alle sue battute finali. Dopo le ultime testimonianze e la requisitoria del Procuratore, è giunta l'ora della difesa e presto vi sarà la sentenza di primo grado. Pensiamo sia utile arricchire il nostro blog, che ha seguito sin dai primi atti la vicenda, con una breve rassegna stampa degli articoli dei quotidiani di questi ultimi giorni. In qualsiasi modo si concluderà la vicenda a noi rimane il rammarico che il Comune di Vibo Valentia non abbia mai voluto rivendicare l'area in cui era collocata la Società Anonima Gaslini, visto che con l'atto deliberativo del 1935, (Delibera Commissario Prefettizio n. 85/1935), l'amministrazione dell'epoca aveva inteso ribadire quanto condizionasse la vendita alla destinazione ed uso industriale dell'area, altrimenti il contratto, poteva ritenersi “ ipse facto e ipse iure, risoluto ”! Ritenevamo che proprio in virtù dell'atto di vendita, il comune avrebbe potuto ri...

I SOGGETTI ATTUATORI DELLA MESSA IN SICUREZZA ... RINVIATI A GIUDIZIO COME RESPONSABILI DELL'ALLUVIONE 2006!

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Alluvione bis, ammesse tutte le parti civili Entrano nel procedimento pure Legambiente e Wwf. Comune e Provincia saranno citati in giudizio "Ammesse le parti civili e rispedite al mittente, con ordinanza del gup Cristina De Luca, tutte le opposizioni degli avvocati della difesa. Il procedimento scaturito dalle indagini sull'alluvione bis, condotte dalla Guardia di Finanza e coordinate dal procuratore Mario Spagnuolo, prende corpo e, molto probabilmente, sarà destinato a gonfiarsi ancora di più, considerato che la lista di coloro i quali potrebbero chiedere il risarcimento del danno davanti al Tribunale potrebbe allungarsi. Ad annunciarlo ieri sono stati alcuni legali al termine della prima udienza preliminare dove sono comparse le 15 persone che a vario titolo debbono rispondere di omicidio colposo, disastro colposo e omissioni in atti d'ufficio. Sono state ammessi in qualità di parti civili i familiari delle vittime di quella disastrosa alluvione (3 luglio 2006). S...

L'AREA COSTIERA ESCLUSA DALLO SBLOCCO EDILIZIO: PER FORTUNA!

Guardiamo con grande scetticismo alla soluzione adottata dall'amministrazione comunale - e favorevolmente accolta dall'attuale  Commissario Delegato all'Emergenza Alluvione OPCM 3531 - per superare i vincoli posti all'attività edilizia fino alla certa messa in sicurezza del territorio. Impressiona ancor di più la dichiarata parzialità dello Studio Geologico, cioè limitata alla sola area collinare, che "garantisce" sul monte come se il litorale non ne fosse dipendente, unito morfologicamente ed idrogeologicamente. Dubitiamo dunque degli effetti positivi per la nostra sicurezza della "scorciatoia" adottata, e dubitiamo dunque della sua praticabilità. Il fatto: in pratica il Commissario all'Emergenza non ha emanato alcuna ordinanza ma si è limitato a firmare il recepimento di un parziale (perchè esclude l'area costiera) studio sui rischi del territorio commissionato e pagato dal Comune di Vibo  al  prof. Giuseppe Aronica, docente di costru...

QUINTO ANNIVERSARIO ALLUVIONE: STAMPA ... RASSEGNATA!

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3 LUGLIO 2011: 5 ANNI BUTTATI A MARE!

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Anni buttati a mare ...

ORDINANZE EXTREMIS!

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Non possiamo fare a meno di riportare integralmente l'articolo di Nicola Lopreato pubblicato stamani sulla Gazzetta del Sud, secondo il quale una nuova Ordinanza del Commissario Delegato all'Emergenza Alluvione Vibo Valentia 2006, bypassando l'aggiornamento del PAI (vedi Autorità di Bacino Regionale) ed il Piano Versace, grazie ad una Commissione di Esperti ... potrebbe dal vicino luglio "sbloccare" il blocco edilizio che attanaglia il vibonese più dei rischi ambientali. Sapevamo, grazie al sito della Protezione Civile Nazionale che entro il 30 giugno 2011 il Commissario delegato deve provvedere al completamento di tutti gli interventi programmati e avviati per il definitivo superamento delle criticità provocate dall’alluvione nel territorio di Vibo Valentia del 3 luglio 2006 . Insomma una sorta di preavviso di conclusione del periodo commissariale, visto che Commissario delegato in sostanza chiude la contabilità speciale e trasmette la document...

L'AQUILA COME IL LEONE: IL PRECEDENTE DELL'ALLUVIONE 2006 SU L'AVVENIRE!

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Riportiamo l'articolo pubblicato sul quotidiano nazionale Avvenire del 26 maggio scorso, a firma di Antonio Maria Mira, che richiamando la richiesta di rinvio a giudizio dell'intera Commissione Grandi Rischi della Protezione Civile per il terremoto dell'Aquila, la lega a quella del nostro 3 luglio 2006, la nostra alluvione, citandola come il primo precedente nazionale nel quale i vertici della Protezione Civile furono inquisiti per non aver allertato la comunità vibonese sulle avverse condizione atmosferiche. Un articolo da conservare nel nostro archivio su web. Il precedente L’alluvione a Vibo Valentia e le dimissioni di Bertolaso C’ è un precedente. Non riguarda però un ter­remoto. Il 19 marzo 2008 finiscono sotto in­chiesta Guido Bertolaso e i suoi stretti colla­boratori Marcello Fiori e Bernardo De Bernardinis (que­st’ultimo tra gli accusati anche per il terremoto dell’A­quila), per l’alluvione del 3 luglio 2006 a Vibo Valentia che provocò quattro ...

FRANE ED ESONDAZIONI: IL NOSTRO FRAGILE RETICOLO ... IDROENCEFALICO!

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Abbiamo un Reticolo Idrografico che ormai va in tilt in una sola notte di pioggia; abbiamo frane ed esondazioni ormai in ogni stagione dell'anno; abbiamo le marine ormai "vivibili" solo nei mesi estivi. Nonostante ciò ... un Reticolo Idroencefalico di interessi edilizi tende a "rimuovere" - al pari delle ruspe che rimuovono il fango dagli alvei dei torrenti - la fragilità che ormai circonda i nostri centri urbani. Un esempio del Reticolo Idroencefalico ormai andato in tilt a gran parte dei nostri amministratori sono gli articoli apparsi oggi sulla Gazzetta del Sud. Se da un lato si legge la cronaca di quanto accaduto in questi giorni, dall'altro è possibile leggere il reiterato tentativo di "ampliare" le aree edificabili lungo la nostra costa. E' paradossale - per questo li "riportiamo" assieme - leggere assieme i due articoli. Per pura coincidenza ieri non ci sono state vittime ... la stessa coincidenza provocò la morte del piccolo S...

OCCHIO ALLE ... TANGENTI/ALI!

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Mentre tutti si lamentano che a Vibo non si può più costruire dopo l'alluvione conforta che un'ulteriore inchiesta giudiziaria prenderà il via lungo la Tangenziale Ovest: lì, lungo quelle colline che sovrastano il territorio costiero è già stato costruito di tutto, comprese montagne di cemento armato per sostenere quella che avrebbe dovuto essere la Tangenziale Ovest (per quella Est recentemente è stata chiusa un'indagine), che a sua volta doveva sostenere palazzi e palazzoni compresi tra rione Cancello Rosso e contrada Gallizzi. Mentre tutti i palazzi previsti sono stati costruiti (tanto da rendere impossibile variarne il tracciato) la strada è ferma da 5 o 6 anni, perchè prevista proprio sul ciglio estremo della collina, che ovviamente lentamente scivola ... portandosi dietro gran parte dei muri di sostegno realizzati per l'ardimentoso tracciato! Sulla pubblica infrastruttura ora l'autorità giudiziaria ha aperto gli occhi, vuole vederci chiaro sull'opera e ...

ESPRIMIAMO SODDISFAZIONE PER IL NOSTRO PALADINO DELL'AMBIENTE ...

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Si ... con soddisfazione salutiamo la scelta di premiare, tra i quattordici paladini dell'ambiente distinti per l'impegno nella lotta all'ecomafia il nostro Procuratore Mario Spagnuolo. E' un premio che segnala come viva la possibilità, nella nostra provincia, di contrastare il crimine ambientale e coloro che mettono a rischio la salute dei cittadini per tornaconti personali. E' un premio che rafforza le ragioni il nostro impegno ... e che dunque sentiamo anche un pò nostro, per quanto fatto un questi quattro anni post-alluvione, post-petcoke, post-depuratori, nel metterne in luce le contraddizioni e fornire informazioni utili a comprendere i problemi. Segnalando questa nostra soddisfazione ci acciangiamo a "staccare" qualche giorno, a trascorrere qualche ora di totale disinteresse ... un pò per saggiare com'è la "vita normale" dei tanti, facendo finta che intorno a noi tutto sia pulito, coerente, legale! Ci perdonerete per qualche giorno di ...

TONNARA DI BIVONA: CHIEDIAMO UNA DECISA REVOCA ... DELLA INGIUSTIFICABILE REVOCA!!!

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Comprendiamo le ragioni dell'Assessore al Bilancio MANCINI Giacomo, che lo obbligano ad apportare correttivi, con una razionalizzazione delle uscite, per affrontare il drammatico stato di crisi in cui versa la Regione Calabria; Comprendiamo la necessità di un oculato assestamento del Bilancio di Previsione della Regione Calabria per l'esercizio finanziario 2010 e del bilancio pluriennale 2010-2012; comprendiamo come l'attuazione del federalismo fiscale obbliga la Regione ad eliminare qualunque tipo di spreco; Comprendiamo tutto! Riteniamo però che la revoca del finanziamento [ vedi articolo su Il Quotidiano della Calabria ] di 135.000 euro per il definitivo recupero della Tonnara di Bivona non sia uno spreco ma ... una IATTURA, che condanna più del dovuto una comunità che aspetta da troppi anni di poter vedere rivivere il suo gioiello! E' una IATTURA per una serie di ragioni: Primo , perchè senza quel finanziamento la Tonnara di Bivona, non essendo ancora agibile (...

RIO BRAVO: QUANDO UN TORRENTE DIVENTA IL CONFINE TRA IL LECITO E L'ILLECITO!

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Alluvione 2006 : la Procura della Repubblica di Vibo Valentia notifica avviso di conclusione indagini a 30 persone , che risponderanno di omicidio colposo , disastro colposo e omissione in atti d'ufficio in relazione a presunte responsabilità connesse alle conseguenze provocate dall'alluvione di quattro anni fa. Il provvedimento emesso dal Procuratore Mario Spagnuolo richiama a giudizio tutti gli ex amministratori locali: i sindaci di Vibo Valentia Elio Costa e Franco Sammarco; l' ex presidente della Provincia Ottavio Bruni; l'ex assessore provinciale ai Lavori Pubblici Paolo Barbieri; gli ex presidenti del Consorzio industriale Nazzareno Salerno e Filippo Sirgiovanni. L'inchiesta poggia su un assunto incontestabile: la mancata osservanza del Piano di Assetto idrogelogico (PAI), che impone agli enti " proprietari o detentori a qualsiasi titolo di reti infrastrutturali di adottare entro 24 mesi dall'approvazione del Pai, un programma per la messa in ...

DELOCALIZZAZIONE: LA MAGISTRATURA "RAMMENTA" ALLA CITTA' L'OBBLIGO DELLA MESSA IN SICUREZZA!

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I militari della Guardia di Finanza del comando stazione navale di Vibo Valentia Marina e quelli della sezione aerea di Lamezia Terme, coordinati dal procuratore capo della procura della repubblica del tribunale di Vibo Valentia Mario Spagnolo, stamattina hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo emesso dal gip Lucia Monaco di un deposito costiero di prodotti petroliferi e bitumi di proprietà della “Basalti energia srl” (ex “basalti e bitumi spa”), situato sulla spiaggia della cittadina portuale su una area di 14.243 metri quadri del demanio marittimo. Il deposito, in attività dal 1964 fino ad agosto 2006, con ordinanza dell’allora commissario delegato per la ricostruzione dai danni alluvionali Agazio Loiero, doveva essere smantellata e delocalizzata entro 12 mesi in quanto risultava essere collocata in zona altemetricamente depressa, in posizione di incompatibilità, per il rischio di alluvione, con il tessuto urbano e con l’ambiente marino circostante . Ma nonostante i...