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Visualizzazione dei post con l'etichetta EX-GASLINI

UN CONSIGLIO COMUNALE SUL DISSESTO IDROGEOLOGICO ... APERTO ALMENO AI PARROCI DELLA CITTA' !!!

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Gazzetta del Sud di oggi  E così, nuovamente, assistiamo inebetiti al diniego di un Consiglio Comunale Aperto sul tema del dissesto idrogeologico del territorio. Nuovamente, perché su questo tema il Consiglio aveva già detto di no a discuterne a Vibo Marina, qualche mese dopo la ferita mortale del 6 luglio 2006. Perché un simile argomento deve rimanere un “tabù istituzionale” nei rapporti tra cittadini ed amministrazione locale?  Quantunque ci si sforzi, non riusciamo a trovarne ragioni. A nostro soccorso è utile richiamare alla memoria quanto scrisse, circa 40 anni fa, lo scrittore Ennio Flaiano   nel libro “ Le ombre bianche ” (Editore Rizzoli, Milano, 1972), con il quale vinse il Premio Estense. Con la sua incisiva penna di uomo di cultura affronta il tema del dissesto idrogeologico della Calabria, ambientando il suo racconto in un paese dell’Appennino calabrese “ dove tutti sono in allarme perché da qualche tempo il paese sta franando a valle. Questio...

L'AREA COSTIERA? UN FAZZOLETTO DI CARTA DA BOLLO, TRA LA COLLINA E IL MARE!

Per come ci siamo prefissati, pubblichiamo anche oggi una breve rassegna stampa sugli articolo apparsi in questi giorni, legati direttamente o indirettamente all'ingarbugliatissimo intreccio delle vicende GoldenHouse, Piano Versace, Ufficio Tecnico Comunale, Messa in Sicurezza, e Sblocco Edilizio. Come si noterà comincia ad aprirsi un dibattito sulla carta stampata che pone seriamente il problema del futuro: cosa succederà adesso? Si riparte da 0? In realtà pare difficile non partire da -0, perchè come scrivevamo la volta scorsa, nel prendere atto dello Studio Idrogeologico Aronica-Scalamandrè e le relative prescrizioni, fatte proprie ed adottate dallo stesso Commissario all'Emergenza Alluvione Scopelliti (a carico del comune con poco più di 40mila euro),  il nostro Comune ha inteso sbloccare di fatto l'attività edilizia nella città ... ma bloccare, perimetrandola di rosso, tutta l'attività edilizia nell'area costie...

GOLDEN HOUSE: NESSUN ILLECITO IERI, NESSUN RISCHIO DOMANI!

Quasi sei ore di camera di consiglio del collegio giudicante, presieduto dal giudice Cristina De Luca (a latere Emanuela Gallo e Alessandro Piscitelli), per emettere la sentenza: tutti assolti perché il fatto non sussiste. Così è deciso. Al di là della complessa vicenda giuridica, dopo tre anni, rimane la complessa situazione territoriale ed ambientale:  oggi paradossalmente, rispetto alla zonizzazione del 2001 presente nel PAI, che classificava quell'area come a rischio idrogeologico R2, un recente studio geologico commissionato proprio dal Comune per il proprio Piano Strutturale Comunale, ne aumenta il rischio ad R4. Dunque, cosa si farà adesso? A garanzia di tutti ci auguriamo che vengano effettuati i necessari lavori di messa in sicurezza, prima che il reale rischio idrogeologico ... venga eliminato solo con un nuovo studio!

GOLDEN HOUSE: RASSEGNA STAMPA E DOCUMENTI STORICI...

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Il Processo Golden House è alle sue battute finali. Dopo le ultime testimonianze e la requisitoria del Procuratore, è giunta l'ora della difesa e presto vi sarà la sentenza di primo grado. Pensiamo sia utile arricchire il nostro blog, che ha seguito sin dai primi atti la vicenda, con una breve rassegna stampa degli articoli dei quotidiani di questi ultimi giorni. In qualsiasi modo si concluderà la vicenda a noi rimane il rammarico che il Comune di Vibo Valentia non abbia mai voluto rivendicare l'area in cui era collocata la Società Anonima Gaslini, visto che con l'atto deliberativo del 1935, (Delibera Commissario Prefettizio n. 85/1935), l'amministrazione dell'epoca aveva inteso ribadire quanto condizionasse la vendita alla destinazione ed uso industriale dell'area, altrimenti il contratto, poteva ritenersi “ ipse facto e ipse iure, risoluto ”! Ritenevamo che proprio in virtù dell'atto di vendita, il comune avrebbe potuto ri...

PROCESSO GOLDEN HOUSE: NEL SILENZIO DELLA CITTA', PARLA IL PROF. VERSACE!

Procede spedito il processo Golden House verso la sua conclusione dibattimentale, prevista entro il mese di dicembre, eppure sembra che la vicenda ormai interessi a pochi. Ieri è stato audito il Prof. Versace e noi riportiamo gli articoli di stampa con le sue dichiarazioni più per continuare a documentare la paradossale vicenda che per quanti immaginiamo interessati alla sua testimonianza. Il prof.Versace ha evidenziato come il suo Piano 2 puntasse al rilancio delle attività produttive puntando a delocalizzare le aziende colpite, perchè in area a rischio, in base alle previsioni del suo Piano 1, che metteva in luce gli esiti dell'alluvione ed i rischi dell'area, ma nelle fasi post-alluvione, la mancanza di un’unica regia che coordinasse l'attività di ogni soggetto attuatore (Comune, Provincia, Camera di Commercio) ha praticamente reso invisibile la messa in sicurezza, anzi ha ribadito - e noi questo l'abbiamo sempre detto - che ad oggi, il territ...

GOLDEN HOUSE: ABUSO D'UFFICIO, VIOLAZIONE DELLE NORME AMBIENTALI E DELLE ORDINANZE COMMISSARIO EMERGENZA ALLUVIONE 2006

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Il gup del Tribunale di Vibo Valentia Lucia Monaco, accogliendo la richiesta del pm Fabrizio Garofalo, ha rinviato a giudizio i presunti responsabili delle violazioni urbanistiche relative alle costruzioni realizzate fra Bivona e Vibo Marina, sottoposte a sequestro nel corso dell’operazione Golden House della Guardia di Finanza. Dovranno rispondere, a vario titolo, di abuso d’ufficio e violazione della normativa ambientale, nonchè della violazione delle ordinanze emesse dopo la disastrosa alluvione del 3 luglio 2006. Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Vibo diretta dal procuratore capo Mario Spagnuolo, sarebbero state rilasciate autorizzazioni a costruire numerosi complessi edilizi su un’area ritenuta a grave rischio idrogeologico. Il tutto, nonostante le licenze fossero state rilasciate in data anteriore alle ordinanze emesse per l’alluvione. Per la Procura, il permesso a costruire sarebbe stato rilasciato nella violazione delle norme e dell...

DELOCALIZZAZIONE: ONLINE IL PROTOCOLLO D'INTESA!

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Credevamo di non riuscirci ma alla fine assolviamo sempre il nostro compito di documentare quanto avviene nel nostro territorio. E' dal 20 ottobre [ vedi articolo CalabriaOra ] che avevamo l'obiettivo di rintracciare i Protocolli d'Intesa legati alla delocalizzazione delle aziende presenti nell'area - che ormai è bene chiamare "Area Versace" - in cui ricadono i depositi costieri. Alla fine siamo riusciti a reperire i contenuti del Protocollo siglato con il Gruppo Eni, [ scarica Protocollo ] che certamente sarà rappresentativo nelle linee guida, per i protocolli stipulati con le altre aziende. Il documento è bene leggerlo per intero perchè da esso si ricavano interessanti informazioni sul controverso percorso degli anni e degli atti che ci separano dall'alluvione 2006, nonchè le modalità operative ed i propositi legati alle procedure della definitiva delocalizzazione. Ricordiamo che il Piano di Delocalizzazione si è reso necessario proprio a seguito delle ...

QUANDO LA REALTA' DA' UNA MANO AL MODELLISTA!

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" Il 3 luglio 2006 un violento nubifragio si è abbattuto sulla provincia calabra di Vibo Valentia con le tragiche conseguenze che una calamità naturale di questa portata comporta (...)." Il web è sempre una scoperta! Quella di oggi è legata a delle foto aeree di un'area che a tre anni dall'alluvione, attende di essere messa in sicurezza. Le potrete vedere tutte nel sito del Club Modellismo Plastico di Ravenna, al seguente link . La pagina dedicata al racconto fotografico di quel 3 luglio inizia con un motto del suo autore: " Quando la realtà, sia pur tragica, dà una mano al modellista che non deve far altro che riprodurre situazioni che sembrano fatte apposta …" a noi appare come un aforisma tragico, dal quale trarre amare conclusioni rispetto al governo del nostro fragile territorio, del tutto privo di "modelli". link: http://www.cmpr.it/curiosit%C3%A0-nubifragio/nubifragio.htm

LE IRRAGIONEVOLI RAGIONI DELL'EMERGENZA

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E così anche l'arch. Francesco Karrer, progettista del nuovo Piano Strutturale Comunale, ribadisce quanto sia necessario mettere in sicurezza il territorio, partendo dalle zone “rosse” indicate dal prof. Versace. Le sue considerazioni le estraiamo da un articolo di oggi sulla Gazzetta del Sud. E' da qualche anno che lavora sul PSC della nostra città, forse prima dell'alluvione 2006, percui se oggi afferma che l'edificabilità (essendo gran parte del territorio comunale "zona R4") è condizionata agli interventi di messa in sicurezza, è da sciocchi non dargli credito. “Messa in Sicurezza prima di tutto”, noi lo diciamo invano dal 4 luglio 2006. Lo scenario era chiaro un po’ a tutti ma lo si è in qualche modo voluto sottostimare. Per fortuna però le cose cominciano ad andare per il verso giusto, e grazie alla Provincia, alcuni lavori di messa in sicurezza sono partiti: sui torrenti Calzone (Bravo) e Galera (Antonucci) le ruspe sono già in azione, sul S. Anna ed il...

LETTERA MORTA, CON BACINO... D'AUTORITA'!

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Purtroppo dal nostro Commissario all'Emergenza, On.le Loiero, ad oggi, non abbiamo ancora ricevuto alcuna mail di risposta alle nostre osservazioni sulla necessità di dare un impulso diverso alla gestione della messa sicurezza del nostro territorio. Nessuna mail e nessun comunicato stampa: quotidianamente facciamo un salto sul sito della Regione Calabria per verificarne l'esito ma nulla... lettera morta ! Mentre attendiamo (crediamo nella Democrazia al di là di ogni sua negazione), il salto quotidiano su quel sito si è rivelato utile perchè, entrando nel portale abbiamo cliccato incuriositi sul link dell' Autorità di Bacino della nostra regione, scoprendo una interessantissima lettera, inviata nel marzo 2007 a tutti i comuni della Calabria, oltre che ai dirigenti di settore delle 5 Provincie. Nella missiva/circolare , firmata dal Segretario Regionale della stessa Autorità di Bacino, ribadendo come l’Art. 10 comma 4 della Legge Regionale 16 aprile 2002, n. 19, così come m...

AMBIENTE: TRA PETCOKE ED EX-GASLINI ATTENDIAMO CHE FINALMENTE... IL SINDACO CI CONSOLI!

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Stasera continuiamo la nostra campagna informativa a tutela della salute della nostra comunità, ed aggiungiamo alle preoccupazioni dei lavoratori dell'ITALCEMENTI, quelle espresse da Legambiente. I preoccupati cominciano ad essere in tanti, e quando si è in tanti il problema dell'uso squilibrato del territorio diventa serio. Cosa dice Legambiente? Innanzitutto che le richieste dei cittadini di chiarezza sono più che legittime, anche perchè lo stabilimento complessivamente ha un grande impatto ambientale sul territorio. " occupando un’area di 320.000 metriquadrati, produce una quantità enorme di cemento e clinker (più di un milione di tonnellateall’anno), utilizzando 1340 motori, 9 molini che frantumano pietre di tufo calcaree marna, 22 nastri trasportatori e 20 elevatori che consumano molte migliaia di kilowatt. La linea di cottura, poi, deve raggiungere la temperatura di 1500 gradi per un migliaio di tonnellate di prodotto di scarto della lavorazione del petrolio, chiamat...

GOLDEN HOUSE3: GLI SMEMORATI DELL'ALLUVIONE!

Da " Zoom ", l'ottimo Quotidiano di informazione curato da Paolo Giura e Tiziana Bagnato per Calabriatv , estraiamo il servizio sull'operazione Golden House, andato in onda il 6 febbraio scorso. Il servizio si avvia sovrapponendo le immagini aeree disastrose dell'alluvione del 2006 con quelle di oggi. A due anni dall'evento nessun intervento pubblico di messa in sicurezza è stato attuato; pare però che forse, ma solo per 20 anni, avremmo potuto avere un locale per una biblioteca ed un parcheggio con segnali orizzontali in inglese... in cambio della memoria. Certo, alluvionabili ancora, che importa se le statistiche indicano nell'aria un'alluvione disastrosa ogni 5/6 anni. Messa in sicurezza? No! Messa in smemoratezza! Messa, che più che una funzione religiosa è diventata una finzione diabolica. A qualche politico piace avere cittadini smemorati... come anche per alcuni cittadini è prassi conveniente fingere di esserlo. Così c'è chi si dimentica per...

GOLDEN HOUSE2: TELEGIORNALE CALABRIATV

TG Calabria TV 14,30

GOLDEN HOUSE: LO STATO C'E', LA REGIONE C'ERA... MA IL COMUNE?

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Costruzioni in aree alluvionali, sequestri per 30 mln euro. A Vibo Valentia, sono 120 appartamenti e 8 complessi (ANSA) "VIBO VALENTIA, 5 FEB - La Guardia di finanza ha sequestrato a Vibo Valentia appartamenti e complessi residenziali, per un valore di 30 milioni di euro. Erano stati realizzati in aree a forte rischio idrogeologico colpite in passato da alluvioni. Sono stati sequestrati, complessivamente, 120 appartamenti e otto complessi residenziali. Una delle aree e' quella di Bivona, colpita nel luglio del 2006 da un'alluvione che provoco' la morte di tre persone, tra cui un bambino." Le indagini riguardano la concessione di zone alluvionate per la quale sono indagati tecnici comunali e imprenditori. ''Non si profila un'ipotesi di abusivismo edilizio -precisa il Procuratore di Vibo, dott. Spagnuolo - perche' le concessioni sono state date, ma noi riteniamo che siano illegali ". Tra gli indagati risultano imprenditori, professionisti dipe...

L'ADDIO... AD UN PEZZO DELLA NOSTRA STORIA E L'ARRIVEDERCI A DOMANI DEL PET-COKE!

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Ore 18,00: la motonave WORLD TRADER PRIMO non ha finito il suo lavoro: in realtà sembra si sia posta in rada, per dar precedenza all'imbarco di un'altra nave. Dopo la sosta al largo riaccosterà domattina al Molo Nero. PRESENTE: La distruzione dell'ex-Gaslini giunge all'epilogo, così sotto i colpi delle ruspe spariscono quei maestosi forni, testimonianza delle abilità legate alla nostra storia industriale... Altrove li avrebbero preservati, "nobilitando e radicando" le nuove strutture al territorio, da noi spariscono definitivamente! Si decide sempre sulla nostra testa, sul "nostro" territorio! PASSATO: E' come se avessero nuovamente distrutto la vecchia chiesa di S. Venera o la Tonnara di via Emilia. Sopravvissute a decine di alluvioni, soccombono per l'ignoranza amministrativa monteleonese ed il servilismo dei "marinati". Ogni altra parola è una ferita.

MARINATE E SANTAVENERE? GIA' IN VENDITA!

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Alcune volte girovagare per il web sorprende! Spesso trovi contenuti inattesi altre volte occasioni fortuite. Può capitare, ad esempio, di imbattersi in un sito come il nostro, nel quale una comunità riassume un percorso identitario ed illustra le ragioni per le quali rivendica un nuovo assetto amministrativo per il governo del suo problematico territorio, ma mai ci saremmo aspettati di imbatterci in un sito nel quale quello stesso territorio, così caparbiamente rivendicato, appaia posto inopinatamente in vendita! Paradossi della contemporaneità! Più volte abbiamo affrontato il tema del nostro toponimo originale, Santa Venere , così come più volte abbiamo motivato le ragioni per le quali rigettiamo lo pseudonimo che oggi va di moda, Marinate , per l’appunto. Temi e ragioni che nascono dal presupposto di una sorta di “disponibilità” ad allargare le opportunità di confronto, partecipazione e rivendicazioni. Conoscevamo le difficoltà, equamente distribuite tra noi e gli altri, immaginava...

AMMINISTRAZIONE INNOVATIVA...

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Iniziamo il post di oggi col descrivere il nostro stato d'animo: RASSEGNATA DELUSIONE. Perchè? Siamo riusciti a prendere visione del progetto insediativo che verrà realizzato nell'area dismessa della ex-Gaslini. E' logico, come è ormai nostra abitudine, che consentiamo anche a voi di prendere visione di quelle poche carte che siamo riusciti ad avere, ma... almeno voi, non rassegnatevi quanto noi! Perchè lo siamo noi? Perchè di colpo, tutte le probabili giustificazioni positive fornite dai soliti bene informati o dai tanti "sentito dire", a destra ed a manca, sulle ricadute positive per l'economia della città dell'investimento privato che si consentiva in quell'area... si sono dissolte. C'era chi parlava di piscina, centro commerciale, centro edilizio per esigenti turisti inglesi o spagnoli...; c'era chi, seppur dispiaciuto dell'abbattimento dei forni del '900, si consolava con le possibili ricadute economiche al commercio locale. E noi ...

GRAZIE...

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Come un "Pesce d'Aprile" prende il via la distruzione della ex-Gaslini ed inizia il grande investimento turistico. Come già detto in precedenza, non nutrivamo dubbi sull'esito della vicenda. ORA SENTIAMO DI ESPRIMERE UN GRANDE RINGRAZIAMENTO: Al Sindaco e la sua giunta, per essersi fatti portatori dei reali bisogni della collettività "intera"; a tutti i Consiglieri Comunali, che esaltando il loro ruolo hanno dato pieno ascolto ai bisogni di partecipazione delle "frazioni"; agli imprenditori privati, turistici e non (o calabresi e non) che, investendo le loro poche risorse economiche, porteranno il tanto agognato lavoro pulito anche nella nostra costa malsfamata; a tutti gli amministratori di enti intermedi, enti vari, sindacati ed associazioni, per l'attenzione dimostrata verso le sorti della città e del territorio, ed ancor più, per l'inattesa attenzione elargita ai poveri residenti cittadini della "città del mare" che unanimi...

L'AREA DISMESSA DELLA EX-GASLINI

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L'accenno alla Cemensud ed al villaggio turistico dei giorni scorsi ci obbliga ad affrontare uno dei nodi più importanti dello sviluppo della città del mare, vale a dire l'utilizzo dell'area dismessa dello Stabilimento per la lavorazione dell’olio al solfuro di Gaslini. Lo affronteremo, come è nostro solito, con carte e foto alla mano. L'area in questione (ex proprietà comunale) venne venduta alla Società Anonima Gaslini nel 1935, con Delibera Commissario Prefettizio n. 85, subordinandone però il relativo contratto “ ipse facto e ipse iure risoluto ”, alla destinazione industriale. La fabbrica da il via alla produzione nel 1941 e fino alla sua dismissione, buona parte dell’area diviene deposito degli scarti di lavorazione della sansa, che oggi sono considerati rifiuti tossici per la presenza di composti chimici di sintesi (esano), dannosi all’ambiente e alla salute umana. Sta di fatto che con il suo fallimento si avvia un contenzioso legale tra eredi che ancora oggi no...