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LA BATTAGLIA NAVALE DI VIBONA ... RACCONTATA DA GIULIO CESARE!

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C'è  un episodio storico che rese nota  Vibona  nel mondo romano ed è legato alla presenza del suo porto, parte dei cui resti sono oggi sommersi a Trainiti (che ben potete vedere nella sua possenza nella bellissima foto da satellite che abbiamo inserito). L'evento, forse perchè legato all'area costiera (ed utile a collocare proprio Vibona nella costa), non è stato mai degnamente ricordato nella feudale memoria storica monteleonese, percui oggi con questo post continuiamo con tutta la nostra pazienza ed il nostro dileggio, a tentare di colmare tale vuoto. Ma conviene insistere nel ricordare l'evento perchè è proprio il nostro antico porto di Vibona che viene ricordato da Cesare nel suo  De Bello Civili , testo in cui narra il suo scontro con Pompeo nella lotta per il potere, e nel quale testimonia l’audacia dei veterani romani di Vibona che lì erano stanziati al comando del pretore Publio Sulpicio.  Era il  48 a. C.  (già, proprio avanti Cristo...

ALLUVIONE: QUEL TORRENTE IN UN TUBO DA 30 CENTIMETRI!

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E' vero. Ormai di quel tragico 3 luglio 2006 non importa che a pochi. C'è una frenesia nella rimozione di quell'evento, che trae origine dalla voglia di ritornare alla normalità. Normalità che però, dalle nostre parti, è altro, che è ben descritto nelle parole del Procuratore citate nell'articolo di Nicola Lopreiato di oggi: la normalità è che nessuno controlli e che nessuno segnali. Qualunque sarà l'esito del processo, già oggi, quasi a sei anni dall'alluvione, possiamo ben dire che siamo ritornati alla normalità! Buona Lettura. " È un quadro impietoso quello "dipinto" dal procuratore della Repubblica Mario Spagnuolo dentro il quale sono state tratteggiate le cause principali della disastrosa alluvione del 3 luglio 2006. Un evento drammatico che portò alla morte del piccolo Salvatore Gaglioti, di appena 16 mesi, e di due guardie giurate, Ulisse Gaglioti (zio del piccolo) e Nicola De Pascale. Tutti travolti e uccisi in due momenti differenti...

ALLA RICERCA DI "NAVI A PERDERE" NELLA CALABRIA DERELITTA!

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Il recente ritrovamento del relitto di un mercantile carico di fusti sospetti al largo di Cetraro (CS), non puo lasciarci indifferenti imponendoci una riflessione. Non esiste ambito, territorio, settore economico, luogo terrestre o marino in cui la ndrangheta non eserciti pienamente la sua supremazia. E' probabilmente una forte paura di fondo che spinge gran parte dei calabresi a voltarsi da un'altra parte, a non vedere ... ma il timore di vedere comincia a diventare meno rischioso del rischio delle contaminazioni a cui intere nostre comunità sono assoggettate. Del problema delle "navi a perdere" se ne parla da tempo, navi affondate in mare volontariamente per smaltire (in maniera diversificata rispetto a "normali" discariche terrestri) in modo rapido e illegale rifiuti tossici e radioattivi. Giusto per comprendere il problema delle "navi a perdere" vi segnaliamo alcuni link documentali dal sito di Legambiente: Le intercettazioni dei boss (da Mare ...

DESERT SERENITY... E FRANCO DEPOSITO!

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La Bulk Karrier DESERT SERENITY è attraccata infine a Porto Santa Venere ed ha dato avvio alle operazioni di sbarco del PETCOKE. Stamani non abbiamo avuto modo di verificare l'uso di mascherine o quant'altro utile a proteggere dalle polveri sottili quanti operano intorno alle due tramogge palermitane; ci auguriamo comunque che chi è deputato per legge a verificarlo lo abbia fatto. L'arrivo della nave è avvenuto qualche giorno dopo una serie di giornate piovose e ventose, con il mare molto agitato. E così ieri, approfittando del sole, ci siamo recati sulla spiaggia di Trainiti, dove spesso il mare è gen eroso... ed è solito lasciare sulla spiaggia infinite sorprese. La sorpresa di ieri però non ci è piaciuta: il torrente, ingrossato dalle pioggie, si è aperto un varco al mare, facendo confluire nelle acque quanto l'uomo scarica impunemente. Ci si trova di tutto ma questa volta ci siamo incuriositi per la presenza di quella che a prima vista sembrava "pomice", ...

LE GARE SUI TORRENTI HANNO I LORO VINCITORI... ED I LORO PERDENTI!

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Si sa, ogni gara ha un vincitore ed oggi sappiamo chi vince e chi perde. I vincitori li riportiamo di seguito, consentendovi di leggere anche gli esiti di gara (estratti dal sito della Provincia di Vibo Valentia). Il perdente abbiamo intuito chi è: la nostra comunità. Già, noi! perché nessuno di noi conosce nel dettaglio gli interventi. E’ paradossale ma, essendo questi legati alla messa in sicurezza dei torrenti post alluvione, si è trascurato perfino di far percepire la “sicurezza”. Già, la SICUREZZA! In altri luoghi la comunità non solo l’avrebbe " percepita " ma sarebbe stata coinvolta, entrata nel merito, esortata a capire e suggerire da amministratori che credono importante che proprio su interventi di questo tipo, che nascono per risolvere un "pericolo collettivo" vissuto con terrore, vada realizzata in fatti concreti la partecipazione. Sarebbe stato il modo giusto per garantire sicurezza. Da noi un solo tipo di associazione impone la “sicurezza” col silenzi...

LA REGIONE METTE IN BANDO I FONDI PERSI DAL COMUNE! (Il cui Consiglio Comunale ha rinviato "sine die" discussione e provvedimenti sul PETCOKE!)

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Al via il Bando utile per eseguire la bonifica e il ripristino ambientale dei corsi d’acqua Trainiti, Sant’Anna, Tomarchiello (Libanio), Bravo (Calzone) e Candrillo , quello per il quale, se ricordate bene, l'Assessore Regionale all'Ambiente rimproverò l'inerzia del comune e che avocò al suo staff tecnico pur di non far perdere i finanziamenti. Cosa si bandisce? Sono interventi sui "(...) corsi d’acqua che gravano sul versante tirrenico calabrese ed investono i centri abitati di Vibo Marina, Bivona e Porto Salvo, (che) seppur di dimensioni modeste, si presentano con un sistema ecologico ed idrogeologico fortemente degradato. Tutti i corsi d’acqua, durante l’evento alluvionale del 3 luglio 2006, hanno causato allagamenti, smottamenti e dissesti di varia natura. Notevoli sono stati i danni alla viabilità, alle infrastrutture, al patrimonio edilizio pubblico e privato, alle attività produttive. La criticità ambientale dei sistemi idrici è evidenziata dai consistenti liv...

AL BANDO L'OFFICIOSITA' IDRAULICA: LE GARE SONO APERTE!

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I bandi sono stati pubblicati ... le gare d'appalto prendono il via. Il " ripristino dell'officiosità idraulica " dei torreni S. Anna, Antonucci, La Badessa, Trainiti e Bravo in corrispondenza degli attraversamenti stradali o delle foci muove le sue prime mosse a 2 anni dall'alluvione. Pare che il ritardo sia stato causato dalla difficoltà di documentare i nomi precisi dei torrenti, e che per superare l'impasse qualcuno abbia detto "Nel dubbio, perchè i nomi diversi non li mettiamo tra parentesi?". Genialata! Ovviamente l'unica... oltre al vantaggio d'indire le gare "tempestivamente"! Null'altro! Daremo quanto prima un'occhiata ai progetti (se ce lo censentiranno) ma... già le prime notizie da corridoio non promettono nulla di buono: più che soluzioni innovative, utili alla definitiva messa in sicurezza del territorio costiero, sembrano le stesse, solite, "non-soluzioni" adottate nelle epoche precedenti l'ult...

A CESARE QUEL CHE E' DI CESARE...

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C'è un episodio storico che rese nota Vibona nel mondo romano ed è legato alla presenza del suo porto, parte dei cui resti sono oggi sommersi a Trainiti (che ben potete vedere nella sua possenza nella bellissima foto da satellite che abbiamo inserito). L'evento, forse perchè legato all'area costiera (ed utile a collocare proprio Vibona nella costa), non è stato mai degnamente ricordato nella feudale memoria storica monteleonese, percui oggi con questo post continuiamo con tutta la nostra pazienza ed il nostro dileggio, a tentare di colmare tale vuoto. Ma conviene insistere nel ricordare l'evento perchè è proprio il nostro antico porto di Vibona che viene ricordato da Cesare nel suo De Bello Civili , testo in cui narra il suo scontro con Pompeo nella lotta per il potere, e nel quale testimonia l’audacia dei veterani romani di Vibona che lì erano stanziati al comando del pretore Publio Sulpicio. Era il 48 a. C. (già, proprio avanti Cristo! 1960 anni fa!) e nello specchi...