PIANO STRATEGICO COMUNALE

E' "inamissibile" la proposta di dare un nuovo un nuovo assetto amministrativo all'area costiera? Dal punto di vista legislativo, amministrativo, democratico e di partecipazione attiva è "inammissibile" affermarlo. Sarebbe come ritenere inammissibile l'esistenza amministrativa del 99% dei comuni della nostra provincia!
Da oggi inoltre qualcuno invoca la fine di questa revancista rivendicazione, pena un possibile ridimensionamento del ruolo delle marine nel futuro Piano Strategico Comunale, a tutto vantaggio dei comuni di S. Gregorio e Ionadi. Come se non sapessimo che questa strada è stata già intrapresa da un pezzo! Se almeno ci spiegassero meglio cos'è il PSC: farlo porterebbe a svelare quanto questo possa essere un'importante occasione per immaginare il futuro del nuovo comune nel prossimo cinquantennio.
Ma cos'è il PSC? Per saperlo riportiamo le spiegazioni stampate nella brochure del PSC di Catanzaro:
"Il Piano Strategico è stato individuato, a livello europeo, come sostegno all’azione delle città per la costruzione di quel ruolo fondamentale nella competitività e nella valorizzazione delle esternalità generate dai Corridoi Transeuropei. Il piano strategico non è un piano urbanistico, non ha natura ordinativa nè prescrittiva; esso è sicuramente utile per sperimentare pratiche innovative di governo metropolitano e, nello stesso tempo, è un processo di elaborazione programmatica concertata orientato a generare quelle decisioni e quelle azioni che si considerano fondamentali per realizzare la visione del futuro desiderato dai principali agenti sociali ed economici della città. Pertanto il Piano Strategico non è solo, come dice il nome stesso, un "piano di strategie" per lo sviluppo della città, ma è anche, e soprattutto, un processo condiviso e partecipato il cui fine è quello di provare ad ipotizzare, attraverso un "accordo" fra attori pubblici e attori privati, progetti e scelte future condivise. Il piano strategico può quindi essere definito anche come un "metodo" per l’individuazione di decisioni collettive: la costruzione di un sistema partecipato di città che, partendo da una preliminare analisi critica delle caratteristiche e potenzialità economiche, ambientali e sociali, possa fissare obiettivi e azioni di medio-lungo periodo per lo sviluppo del contesto urbano...".
Beh! Compreso ciò, allora è bene che si tenga conto delle risorse umane, culturali, storiche ed economiche presenti al di sotto dell'Hotel 501!


Mentre prendiamo atto che l'amministrazione comunale non è dotata di uomini (dirigenti o politici) e mezzi (tecnici e professionisti) utili ad avviare "pratiche innovative di governo metropolitano e, nello stesso tempo, capaci di realizzare la visione del futuro desiderato dai principali agenti sociali ed economici della città" (altrimenti perchè affidarlo ad altri?), chi volesse informazioni sulla i.Next - l'Associazione Temporanea di Professionisti alla quale quelli che noi abbiamo delegato al governo del territorio, hanno a loro volta delegato l'elaborazione del metodo programmatico - le può ricavare dal loro sito istituzionale http://www.inext.it/.

Immaginiamo siano già al lavoro e ci auguriamo che nessuno dimentichi che nell'area costiera vivono più di 10.000 cittadini che godono di diritti al pari degli altri 20.000.
Sarebbe "carino" che prima che la progettazione sia "chiusa" qualcuno consultasse i pareri e le proposte di quei 10 gatti marini, visto il discreto costo affrontato dalla comunità intera per realizzare l'innovativo "metodo partecipato" anche nel nostro territorio.
Pare che all'iNext spetterà anche il compito di sentire i cittadini, le associazioni, indire incontri: insomma, tutto quello che avrebbe dovuto fare un'amministrazione attiva. Sembra quasi di pagare due volte per la stessa cosa! Ma non è così certamente, basta vedere come si è organizzata l'amministrazione comunale di Cagliari per il suo PSC, per esaltare la nostra vibonesità. Speriamo non ricorrano ad un callcenter per conoscere le idee dei cittadini, anche solo per eguagliare il successo dimostrato con Agenda21 - VI.VA.GI.MA. (Vibo Valentia Giardino sul Mare). Ovviamente la nostra città ancora non fa parte della Rete Tematica dedicata alle città che elaborano un Piano Strategico perchè il piano ancora non è pronto, del tempo occorrerà, anche perchè il metodo di lavoro sarà molto partecipato, perchè si sa, è l'informazione e la partecipazione che distingue un comune vecchio da quello nuovo.

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