IL CASTELLO SMARRITO


Un amico ieri sera mi ha segnalato un sito dove è pubblicato un video sulla nostra area costiera. Quello che lo entusiasmava era l'aver "scoperto" il Castello di Bivona: "quella ripresa dall'alto - mi disse - lo rivela incredibilmente emozionante!".
Mentre ne approfitto per segnalarvi il sito (uomoinmare.it) e per pubblicare quella parte del video riguardante il nostro maniero, non posso che ritornare sull'argomento di ieri, vale a dire la "memoria smarrita", e citare proprio l'esempio del Castello di Bivona come emblema della nostra "smemoratezza" e della incapacità dei nostri amministratori.
Sono anni che studio il Castello e l'area in cui è costruito (per chi volesse conoscerne la storia e l'uso basta seguire il link seguente). Quella zona è ancora oggi uno scrigno inesplorato ai più, che racchiude tutta la nostra storia insediativa, dai tempi greci a quelli altomedievali. Convinto del suo valore storico e del ruolo che quell'area può svolgere nello sviluppo della nostra città qualche anno addietro (si era nel 2005) diedi un piccolo contributo affinchè il Castello di Bivona rientrasse tra i finanziamenti del POR 2000/2006. Ero convinto fosse l'occasione buona per far riappropriare la nostra città della sua storia e delle sue memorie! Ma non è stato così: è divenuta in breve una banale "pratica amministrativa"!
Preparata una scheda di massima per il “Restauro conservativo e valorizzazione del Castello di Bivona”, la cui area limitrofa era da destinare a Centro per lo Sviluppo Turistico e della Tutela delle risorse culturali, l'intervento venne finanziato per complessivi Euro 1.450.000,00 a valere sui fondi APQ, Delibera CIPE n. 35/2005.
La somma è ancora lì, anzi se consultiamo l'attuale Piano Triennale delle Opere Pubbliche, notiamo che mancano 50.000 euro (ne sono iscritti 1.400.000), probabilmente spesi per realizzare il Progetto definitivo affidato nel 2007, con bando europeo, ad uno studio di progettazione.
Dopo tre anni di questo progetto ancora non se ne conoscono i particolari. Non si conosce come e dove si interviene nè come. Alcune volte giungono addirittura voci che il finanziamento sia a rischio, che vi sono problemi di varia natura che ne impediscono la definitiva realizzazione.
Anche in questo caso una importante occasione di valorizzazione viene sprecata, perdendosi nei meandri della burocrazia comunale. Vi assicuro che ancora oggi è resa vana ogni richiesta di informazione, svilendo ogni tentativo di comprendere e partecipare.
Riconoscendo all'ammministrazione comunale il "merito" di aver realizzato nel nostro territorio interventi fuori da ogni logica, condizionati proprio dall'assoluta conoscenza dell'area costiera, il dubbio che sul Castello si realizzi un'altro obbrobrioso recupero è pari alla amara constatazione che i giorni che passano possano condurre a perdere definitivamente il suo finanziamento.

"Il progetto sul Castello di Bivona? Non ne so niente" oppure "è tutto a posto" ti rispondono dagli uffici comunali ad ogni richiesta di informazione. Sembra quasi che qualcuno giochi a fartelo dimenticare.
Dimenticare! Lo "SMARRIMENTO" è una condizione psicofisica con la quale siamo stati cresciuti, educati ed alla quale siamo ormai rassegnati da anni. In molti si trasforma in ignavia, indifferenza... ignoranza. E mentre viviamo smarriti molte delle nostre risorse vengono violentate e trafugate.
Intanto anche il Castello rimane lì, dimenticato... smarrito seppur citato in tutti i testi di storia della nostra città o in tutte le turistiche brochure patinate. Bello da vedere ed al contempo brutto da vedere. Già... basta cambiare l'angolo di visione e lo si scopre in mezzo alle fabbriche ed ai loro rifiuti.
Talvolta capita di accompagnarci qualcuno: una scolaresca, un interdetto turista o un illuminato amministratore e la reazione è sempre quella: "Come è possibile non valorizzare una struttura così, in un'area così bella?"... ed appena, allargando le braccia smarrito, dico loro che i soldi per la sua valorizzazione sono disponibili dal 2005, sapete cosa mi rispondono?

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