L'EUROPA SCEGLIE LE VIE DEL MARE, SANTA VENERE RESTA IL "Porto delle Nebbie"

A vederlo oggi, con il suo aspetto sonnecchioso e trascurato, mai interessato da interventi di adeguamento/ampliamento (nonostante le assegnazioni e le riassegnazioni di finanziamenti, finora solo sulla carta), non si potrebbe a prima vista certo definire un porto di rilievo.
Gli manca quella vitalità, quel pulsare frenetico di attività che caratterizza i grandi approdi.
Eppure, posizionato al centro del Mediterraneo, potrebbe svolgere un ruolo importante per l'economia del territorio e dell'intera regione; ma fra dibattiti, progetti e polemiche, il Porto di Santa Venere resta ancota "il porto delle nebbie".
La multifunzionalità, più volte ribadita, é condizione necessaria ma non sufficiente per un suo definitivo rilancio. Occorre di più.
La nuova politica dei trasporti europea ha, come obiettivo, l'alleggerimento del traffico sulla rete stradale dei paesi membri. Le "Autostrade del Mare", come vengono definiti i collegamenti marittimi a corto raggio, su cui si punta per consumare meno energia nel settore dei trasporti e per offrire una valida e conveniente alternativa non inquinante al trasporto gommato, hanno trovato convinti sostenitori anche in Italia, ma nessun esponente politico delle nostre parti ha mai avanzato valide proposte o messo in atto serie iniziative per inserire la struttura portuale nella rete delle autostrade del mare.
Sarebbe, questa, un'occasione forse irripetibile per togliere il territorio vibonese dalla situazione di marginalità in cui attualmente si trova, inserendolo nella rete europea dei collegamenti marittimi.
Da più parti sono state avanzate legittime preoccupazioni in merito alla salvaguardia ambientale che però, se sterilmente poste, rischiano di trasformare una grande opportunità in una delle tante occasioni perdute.
Si consideri, altresì, che il tema delle autostrade del mare é anche da collegare al sempre maggiore interesse internazionale verso il Mediterraneo, dove si stanno concentrando i crocevia commerciali verso l'Asia ed il Medio-Oriente, tanto che si sta pensando al raddoppio del Canale di Suez.

Commenti

EOS ha detto…
Come te sono pienamente convinto che il nostro porto meriti il pieno inserimento nel Piano Nazionale delle Autostrade del Mare. Nei relativi documenti di pianificazione del traporto marittimo nazionale il nostro porto è stato assente in passato, è assente oggi (gli è stato preferito quello di Corigliano per il collegamento con la Sicilia) e, se non ci mobilitiamo, non lo sarà domani

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