PIANO COMUNALE SPIAGGIA

Mentre la Spiaggia del "Totem Verde" comincia ad essere frequentata dalle ruspe, costruttrici di un altro "pezzettino" di lungomare, confermano che sarà nei prossimi giorni in discussione, per la definitiva approvazione in Consiglio, il Piano Comunale Spiaggia con le relative Norme tecniche di attuazione.

Obbedendo alla nostra missione informativa ci sembra opportuno fornire ai nostri affezionati lettori la bozza in discussione, che sarà possibile scaricare in pdf (e le relative mappe in jpg).
Da una rapida lettura (grazie al web assieme all’amico “masaniello centroamericano”) ci sembra utile segnalare alcune “discrepanze”, dovute ad una poca chiarezza dei termini che potrebbero ingenerare qualche involontario uso improprio o inquinante del demanio. Ovviamente le segnaliamo queste discrepanze, sia a vantaggio dei nostri utenti che dei nostri amministratori del monte, nel caso avessero il dubbio che chi vive sulla costa sia “abilitato” alla cittadinanza attiva.

Innanzitutto, stabilire in un Piano che vale 10 anni una deroga di 5 anni (a favore di chi ha già concessioni) per adeguarvisi, mi sembra a dir poco grossolano.
A parte il tempo in sé, che sembra notevolmente esagerato, così si crea di fatto una notevole discriminante tra concessionari vecchi e concessionari nuovi.
Sembra eccessiva anche la parcellizzazione delle aree.
Dal Molo Verde al torrente Trainiti difatti ritroviamo un’unica unità fisiografica; frammentarla come viene fatto significherebbe mettere in atto iniziative puntuali con impatti poco significativi per evitare un maggiore rischio d’erosione.

Il PCS prevede inoltre un percorso di accesso al mare almeno ogni 200 metri lineari di fronte mare, senza però specificare rispetto a cosa.
Sarebbe meglio definire lo spazio per l’accesso libero tra una concessione e l’altra.

Rispetto al divieto di presenza di attrezzature di ogni tipo che compromettano il libero transito verso il mare, legarlo solo al termine “arenile libero” è poco chiaro; sarebbe meglio specificare che tale divieto è previsto “sulle vie di libero accesso e su tutta la fascia di arenile compresa tra la linea di riva, parallela al mare, verso l’entroterra”.

E poi?
E’ poco evidente l’obbligatorietà dell’allaccio alla rete fognante ed infine?
Che significa “sistemi di biofitodepurazione, in sostituzione di impianti tradizionali”? da utilizzare “nel caso sia impossibile un collegamento con l'impianto fognario esistente”?

SE NON ESISTE IMPIANTO FOGNARIO...NIENTE CONCESSIONE! ANCHE PERCHE' DOVE SCARICHERÁ
IL BIOFITODEPURATORE?

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