RIPARTIAMO... DALLA STAZIONE!

Essa è ormai ridotta in uno stato pietoso, nonostante sia ormai inserita nel pieno centro urbano. Il grande primo piano è disabitato, i locali del bar alla mercè quotidiana di vandali, il giardino con la sua vasca è pieno di erbacce e rifiuti, lo spiazzale dinanzi alla stazione una vuota area di sosta. Oggi la stazione è in uno stato squallido e nell’assoluta mancanza di edifici utili alla collettività il degrado è ancorpiù indegno.
Che tristezza vedere tutte le nostre stazioni dismesse, come se fossero tante scatole vuote. Non sarà più possibile vedere berretti rossi dei capistazione presenti ad ogni passaggio del treno ma è imprescindibile, per il nostro futuro, riprogettarne un utilizzo sociale.
Adoperarsi in qualche modo, ognuno di noi, affinchè la Provincia di Vibo, così come il comune, si adoperino a stipulare un vero e proprio Accordo Quadro con RFI Infrastrutture, RFI Movimento, Metropolis e Trenitalia Calabria per la riqualificazione di aree ed edifici dismessi dalla attività ferroviaria delle stazioni poste lungo la costa, dovrà essere un vero impegno politico. Potremmo partire proprio dalla stazione di Vibo Marina e dalla sua storia.
Sono ormai tantissimi i comuni che hanno stipulato comodati d’uso gratuiti, o contratti di affitto simbolico, per l’utilizzo delle aree ed immobili dimessi, non solo per fermare il degrado ma per rivitalizzare questi ambienti rendendoli funzionali alle esigenze dei cittadini e dei viaggiatori realizzandovi parcheggi, sale d’incontro, uffici per informazione turistica, sede di associazioni del volontariato, sedi di centri civili, biblioteche, ecc..

Basterebbe concordare un programma di recupero delle stazioni ferroviarie dismesse che preveda un innovativo uso dei locali per le associazioni di carattere sociale e del volontariato. Magari anche come futura sede Municipale, visto che ormai le biglietterie sono informatizzate, e centralizzato è il controllo del traffico!

Anche questo uso consentirebbe di incentivare l’uso del treno, proponendo un nuovo tipo di turismo, "il turismo curioso", inteso come disponibilità a muoversi e viaggiare animati dal desiderio della ricerca e della continua scoperta: dell'ambiente naturale, della realtà sociale passata e presente, della storia, dell'arte, del dialetto e delle tradizioni popolari.
Accoglieremo con favore chiunque voglia lavorare con noi su questa idea!
2 Maggio 2008
Aggiungo che su Vibomarina.eu l'argomento è tutt'ora in discussione, anche se a livello operativo non si riesce a "quagliare" nulla
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