IL COMUNE? CI DA RAGIONE ALLA REGIONE!

"... Il Porto di Santa Venere costituisce un elemento cruciale per lo sviluppo locale, in quanto la sua multifunzionalità di scalo commerciale e diportistico e la sua stessa presenza si ripercuotono (positivamente e negativamente) su una molteplicità di componenti territoriali, nella fattispecie:
- sul sistema insediativo, con tutto ciò che questo comporta in termini di mobilità, dotazione di servizi, qualità e vivibilità degli spazi urbani;
- sulle attività produttive (industria metalmeccanica, agroalimentare, turismo), variamente interessate all'utilizzo della struttura, con problematiche relative alla compatibilità degli usi, alle possibili sinergie, all'accessibilità, ecc.;
- sul sistema ambientale, in termini di compromissione della fascia costiera da parte di attività industriali e depositi di carburante, di inquinamento delle acque e dell'aria, ecc.
(...) il Pennello, quartiere prevalentemente residenziale, sorto abusivamente su area demaniale ed attualmente caratterizzato da un diffuso degrado edilizio, urbanistico e sociale, che necessita di un intervento integrato di riqualificazione e rigenerazione sia fisica, che socio-economica, anche per la sua posizione strategica a ridosso del mare e del Porto;
(...) i nuclei di Vibo Marina e Bivona, sedi di edifici di valore storico (tra cui la Tonnara ed il Castello di Vibona), di strutture ricettive e di altre attività economiche, ma privi di servizi e di attrezzature di interesse collettivo e impegnati in una difficile convivenza con le adiacenti aree industriali e con le attività commerciali del porto.
(...) la proposta di ZFU (...) supportando la crescita imprenditoriale attraverso incentivi ed agevolazioni fiscali e previdenziali, contribuisce a:
· incrementare il valore del territorio, aumentando la capacità del territorio stesso di produrre valore;
· rafforzare il ruolo della città come "polo di servizio" per l'area vasta, in grado di supportare i diversi settori produttivi presenti sul territorio, fornendo gli strumenti per il loro sviluppo;
· rafforzare il senso di identità collettiva della comunità, favorendo l'integrazione tra Vibo Marina e Vibo Centro, riequilibrando i livelli di qualità insediativa e ridefinendo pesi e ruoli reciproci.
(...) ricordiamo, in particolare, la ridistribuzione ed il riequilibrio dei servizi pubblici essenziali (al momento concentrati nel centro della città e praticamente assenti a Vibo Marina), prevista dall'Azione 4.1. "Incremento, coordinamento e rafforzamento dei servizi sociali e socioassistenziali, anche attraverso politiche di delocalizzazione", peraltro strettamente legata all'Azione 4.3. "Riqualificazione edilizia ed urbana del centro storico e delle aree degradate e/o periferiche".
Perciò, uno di essi sarà necessariamente incentrato sull'area di Vibo Marina e del Porto (...) denominato "La Città Portuale", raccoglierà tutte le proposte progettuali incentrate sullo scalo portuale e sulle frazioni di Vibo Marina e Bivona, che costituiscono una vera e propria città marittima, in contrapposizione dialettica con la città "di collina" rappresentata da Vibo Centro (...)"

Sorprendente vero? Il testo che avete letto, che descrive l'assoluto vuoto di governo di quella che finalmente e legittimamente il comune definisce "città del mare", e riassume alcune delle ragioni per le quali chiediamo un nuovo assetto amministrativo, pensate che possiamo averlo scritto noi? No, no! Errore...
E' stato prodotto dallo Staff Tecnico del Comune di Vibo Valentia, ed elaborato, pensate un pò, per candidare la città a Zona Franca Urbana! Ma come? Vibo dichiara alla Regione che Porto Santa Venere, seppur "città del mare" è in condizioni degradate, socialmente ed urbanisticamente, con servizi praticamente assenti (Assurdo! Come se le responsabilità di tale stato siano di altri!) e con noi si comporta come se non ci fosse alcun problema nel loro piccolo quartierino?
Ma è sempre la solita storia, non meravigliatevi, siamo il solito salvadanaio della politica vibonese! Vuoi vedere che, chiedendone chiarimenti, risponderanno d'aver esagerato nella descrizione della realtà... giusto per essere sicuri di poter battere cassa al CIPE?
Beh! se questo è lo stile... la vedo nera per i fondi del post-alluvione, quelli per la delocalizzazione, quelli per la messa in sicurezza del Porto e quant'altro...
Dignità mai, salvadanaio... sempre!

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