FIERA NAUTICA E PROSPETTIVE DI SVILUPPO DEL PORTO.

A dimostrare quanto vale, non solo per la ricaduta economica sul territorio, ma anche in termini occupazionali, il settore nautico, interviene una recente indagine del Censis, dalla quale emerge che ogni quattro posti barca si potrebbe generare un posto di lavoro.
L'U.c.i.n.a. (unione dei cantieri e delle industrie nautiche) ha posto, inoltre, l'attenzione sulla rivalutazione dei porti, anche di quelli commerciali già esistenti, a vantaggio della nautica da diporto. Nel corso dell'assemblea della nautica italiana, tenutasi a dicembre 2008 a Roma, il ministro Matteoli, nel suo intervento, aveva confermato l'avvio di un tavolo di confronto per la portualità turistica, con gli operatori e le regioni, per trovare soluzioni concrete in un corretto rapporto con il territorio e l'ambiente in modo da sviluppare un sistema di ricettività turistica.
Alla luce di queste considerazioni, appare importante che il Piano integrato di sviluppo del porto di Vibo Marina, presentato dal Comune, prenda in massima considerazione la rivalutazione e lo sviluppo della nautica da diporto, anche a costo di sacrificare a questo scopo altri settori della struttura portuale.
Considerata la fragilità del tessuto economico gravitante nel bacino d'utenza del porto, che lo rende sottoutilizzato dal punto di vista commerciale, sarebbe forse opportuna una sua parziale riconversione privilegiando il collegamento passeggeri, anche mediante l'inserimento di Vibo Marina, che é una porta aperta sul Mediterraneo, nelle rotte crocieristiche, e imprimendo una decisa accelerazione alla ricettività per la nautica da diporto. Non ci sarebbe neanche bisogno di ulteriori e costose opere né dell'ormai leggendario stanziamento dei 20mln: si potrebbe, infatti, ricavare immediatamente un cospicuo numero di ormeggi con la sola posa di pontili galleggianti, fra l'altro finanziabili tramite leasing.
Solo a titolo d'esempio, La Liguria, regione capofila in Italia per numero di approdi turistici, ha previsto per il 2009 altri 1.100 ormeggi che andranno ad aggiungersi agli oltre 20.000 posti barca già esistenti.
Da non trascurare, infine, il fattore prezzi. In Liguria i prezzi sono mediamente più alti a causa del maggior costo di costruzione degli impianti, soggetti a fortissime mareggiate; ma le cause sono anche altre: la costa ligure é vivibile tutto l'anno, si può uscire in barca anche a Natale e questo non ha prezzo per gli utenti del settore. Anche da noi sarebbe la stessa cosa, ma a prezzi molto più contenuti.
Una ulteriore occasione di proposte concrete in proposito non potrà che venire nel corso degli incontri previsti nell'ambito della 2^ Edizione della Fiera Nautica Calabriae. Non mancate. (scarica programma).

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