LA FALDA DI BIVONA, IL LETTO DEL SANT'ANNA E L'INCUBO VERSACE!

Si è svolto, nei giorni scorsi un interessante incontro (scarica articolo), presso la sede dell’Ordine degli ingegneri, al quale hanno partecipato oltre al primo cittadino, l’assessore ai lavori pubblici della Provincia, ed il Prof. Pasquale Versace autore del Piano omonimo che a torto fino a ieri è stato ignorato dagli enti locali, mentre recentemente, proprio il Tribunale del Riesame, nel respingere le richieste di dissequestro degli immobili oggetto dell’Operazione Golden House, ha sentenziato come in realtà il Piano Versace rappresenti una vera e propria direttiva di governo, e come tale doveva e deve essere recepito dagli enti territoriali! E così oggi si riparte da quanto doveva essere fatto 3 anni: incontri, tavoli tecnici, conferenze e chiarimenti.
Comunque sia... il Prof. Versace ha esposto i punti salienti del suo piano chiarendo a chiare lettere che "la situazione dei fossi dei torrenti nel vibonese è al limite, e che in questo momento non sono in grado di assorbire un aumento di qualunque genere della portata d’acqua!".
Ha ragione! A prova di ciò vi mostriamo una recentissima foto del ponte del Torrente S. Anna. Come si può ben notare l’alveo del torrente è nuovamente ricolmo di detriti e la portata della sua acqua – perennemente inquinata - continua a trasportare detriti e terre che stanno per chiudere nuovamente la luce del ponte!
Che fare? Qualcosa va fatta e presto! Il Sant’Anna è già oggetto di un intervento le cui modalità però sembrano andare in direzione opposta (cementificazione, intubazione e rialzo dei ponti) a quanto ritiene necessario lo stesso Piano Versace: rinaturalizzazione e allargamento!
Ancora una volta si predica bene e razzola male e così le parole pronunciate da Versace: “serve restaurare il territorio attraverso un allargamento dei fossi”... passano in sordina dinanzi alle ripetute contestazioni sul blocco edilizio.
E mentre le parole a vuoto si ripetono e nessuno le usa per informare sui modi e tempi degli interventi appaltati sui torrenti ... ci si dimentica di controllare lo stato dei luoghi.
Assurdo... mentre una enorme falda acquifera sotterranea mette a rischio le abitazioni di Via delle Calabrie, il Sant’Anna si alza pericolosamente dal suo letto.

Non vorremmo allarmare nessuno ma... cosa accadrebbe - già da oggi a Bivona - senza le pompe usate per deviare 800 litri al secondo d'acqua di falda nelle rete delle acque bianche? Cosa accadrebbe se un piccolo e diabolico tronco ostruisse fatalmente la luce del ponte sul Sant'Anna?
Chi... ci ha condannati ad essere nuovamente risommersi nel fango e nell’acqua?

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