ON.LE DE GAETANO (PRC): "IL MIO IMPEGNO SUL REFERENDUM IN COMMISSIONE E' GARANTITO"

Aveva esordito così l'On. Nino De Gaetano, consigliere regionale e membro della I Commissione, da qualche mese Segretario Regionale di Rifondazione, durante l'incontro di stasera con i simpatizzanti ed iscritti della provincia vibonese. Sembrava una frase fatta, ribadita riferendosi al ruolo costituzionale della democrazia partecipata, magari condita anche da un pizzico di opportunismo elettorale... ma è bastato subito dopo guardare gli occhi dei presenti, il racconto di qualche esempio emblematico di malgoverno e nongoverno del territorio e della sua numerosa comunità, venire a conoscenza dei tanti punti di crisi e di rischio, comprendere come gli spazi lasciati vuoti dalla politica e dalla amministrazione sana vengano con troppa facilità occupati da spavalde illegalità ed abusi ... che prima di andare via, proseguendo il suo tour elettorale lungo la costa jonica, rispondendo alle nostre sollecitazioni di porre al più presto in commissione il Referendum sulla Proposta di Legge per l'istituzione del Comune di Porto Santa Venere, aggiunge: "Domani mi vedrò con l'On.le Serra e cercherò di capire quali sono gli ostacoli. Il mio impegno al vostro fianco è garantito".
Comprendiamo che vi siano ostacoli... e sappiamo che provengono prevalentemente dai politici vibonesi, a destra come a sinistra, dal Sindaco ai Consiglieri, locali e regionali: un veto posto al referendum è un veto alla comunità di esprimersi sul fallimento della sua classe politica, che potrebbe avere esiti inimmaginabili.
Guardi il giovane politico reggino ed il paragone con la classe politica locale è immediato, scontato. I nostri politici? Dalla data di presentazione della Proposta di Legge 260 (ormai più di un anno)non solo non sono stati in grado di mettere in atto alcuna pratica inclusiva, di partecipazione e governo delle emergenze... ma, ancor più, tutte le loro cattedratiche teorie sulla inutilità ed illegittimità della proposta di legge sono state miseramente smentite da diversi provvedimenti legislativi emessi nel frattempo da altre regioni italiane!
Purtroppo una classe politica cosciente della sua pochezza è una classe politica codarda, che tenterà in ogni modo di evitare un confronto vero, sia esso un confronto popolare o istituzionale.
Commenti
Perchè non lo dici chiaramente?
Al centro? Chi c'è attualmente? Non si capisce più nulla.