AMMINISTRATIVE 2010: CIRCOSCRIZIONI ADDIO!
Ad arte, in questi giorni, si è mantenuta forte - per il lubrificato sistema dei partiti vibonesi di moltiplicare il proprio consenso elettorale - la tranquillizzante (per loro) voce che anche in questa tornata elettorale si sarebbero regolarmente svolte quelle folklorico-circoscrizionali.
A spazzare via definitivamente questa soporifera voce e tranquillizzante prassi giunge la nota di ieri della Prefettura di Vibo Valentia, che nella circolare [scarica testo integrale dal sito delle Preferrura] avente per oggetto "Elezioni regionali ed amministrative 2010. D.L. 25/01/2010 n. 2 "interventi urgenti concernenti enti locali e regionali" inviata agli organi competenti ed hai mezzi di informazione, precisa:
"Ai fini dell’accertamento del numero dei consiglieri da eleggere in occasione delle elezioni comunali che si terranno in provincia di Vibo Valentia il 28 e 29 marzo p.v., si richiama l’attenzione delle SS.LL. sulle disposizioni del decreto-legge 25 gennaio 2010, n. 2, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana - Serie Generale – n. 20 del 26 gennaio 2010 ed in vigore dal giorno successivo a quello della sua pubblicazione. In particolare l’art. 1, comma 1, in fine, del citato decreto-legge estende ai consiglieri provinciali la riduzione di numero, nella misura pari al 20 per cento con arrotondamento all’unità superiore, originariamente stabilita solo per i consiglieri comunali dall’art. 2, comma 184, della legge 23 dicembre 2009, n. 191 (legge finanziaria 2010).
Lo stesso decreto-legge n. 2/2010, tuttavia, all’art 1, comma 2, ha previsto che alcune disposizioni della legge finanziaria 2010, fra cui quelle relative alla riduzione del numero dei consiglieri, si applichino solo a decorrere dall’anno 2011 ai singoli enti per i quali avrà luogo il rinnovo del rispettivo consiglio, con efficacia dalla data del rinnovo medesimo. Conseguentemente, risulta differita all’anno 2011 l’attuazione della predetta disposizione riguardante la riduzione del 20 per cento del numero dei consiglieri comunali e provinciali.Ai sensi dell’art. 1, comma 2, del decreto-legge n. 2/2010 resta parimenti differita al 2011, con riferimento alle amministrazioni comunali che andranno al rinnovo elettivo a decorrere da tale anno, l’efficacia applicativa della disposizione di cui all’art. 2, comma 186, lettera b) della citata legge finanziaria 2010 che ha soppresso le circoscrizioni di decentramento comunale previste dall’art. 17 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.Resta inteso che, per le amministrazioni comunali i cui organi di governo verranno rinnovati nelle consultazioni del 28 e 29 marzo p.v., va richiamata l’applicabilità del vigente testo del citato art. 17 del decreto legislativo 267/2000, come modificato dall’art. 2, comma 29, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria 2008), per l’effetto del quale le circoscrizioni sono ancora per l’anno in corso obbligatoriamente costituite nei comuni con popolazione superiore a 250.000 abitanti, secondo i risultati dell’ultimo censimento ufficiale del 2001, mentre possono essere costituite, con idonea previsione statutaria e regolamentare, solo limitatamente ai comuni con popolazione compresa tra i 100.000 e i 250.000 abitanti (al censimento 2001), con l’ulteriore limite, nei comuni appartenenti a quest’ultima fascia demografica, che la popolazione media delle relative circoscrizioni non possa essere inferiore a 30.000 abitanti (censimento 2001).
Ciò posto, non potranno essere rinnovati gli organi delle circoscrizioni nei comuni con popolazione inferiore a 100.000 abitanti, secondo i risultati del censimento del 2001, in quanto le stesse circoscrizioni sono state soppresse dal citato articolo 17 del decreto legislativo n. 267/2000."
In soldoni ... le Circoscrizioni del nostro comune sono state definitivamente soppresse dalla legge!
Ora ... visto che la stessa legge stabilisce che potranno essere istituite circoscrizioni solo con un numero di abitanti pari o superiore ai 30.000 abitanti, secondo voi, raggiungendo a stento l'intero comune di Vibo Valentia i 35.000 abitanti, quale sarà la sorte che il prossimo Consiglio Comunale - del caso decidesse di affrontare lo spinoso argomento - ci riserverà? Ma al di là di questo ... come si riorganizzeranno i partiti vibonesi per ricontrollare il consenso delle aree costiere con i loro supporter elettorali? Quali prospettive TERRIBILI toccheranno alla nostra comunità costiera?
A spazzare via definitivamente questa soporifera voce e tranquillizzante prassi giunge la nota di ieri della Prefettura di Vibo Valentia, che nella circolare [scarica testo integrale dal sito delle Preferrura] avente per oggetto "Elezioni regionali ed amministrative 2010. D.L. 25/01/2010 n. 2 "interventi urgenti concernenti enti locali e regionali" inviata agli organi competenti ed hai mezzi di informazione, precisa:
"Ai fini dell’accertamento del numero dei consiglieri da eleggere in occasione delle elezioni comunali che si terranno in provincia di Vibo Valentia il 28 e 29 marzo p.v., si richiama l’attenzione delle SS.LL. sulle disposizioni del decreto-legge 25 gennaio 2010, n. 2, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana - Serie Generale – n. 20 del 26 gennaio 2010 ed in vigore dal giorno successivo a quello della sua pubblicazione. In particolare l’art. 1, comma 1, in fine, del citato decreto-legge estende ai consiglieri provinciali la riduzione di numero, nella misura pari al 20 per cento con arrotondamento all’unità superiore, originariamente stabilita solo per i consiglieri comunali dall’art. 2, comma 184, della legge 23 dicembre 2009, n. 191 (legge finanziaria 2010).
Lo stesso decreto-legge n. 2/2010, tuttavia, all’art 1, comma 2, ha previsto che alcune disposizioni della legge finanziaria 2010, fra cui quelle relative alla riduzione del numero dei consiglieri, si applichino solo a decorrere dall’anno 2011 ai singoli enti per i quali avrà luogo il rinnovo del rispettivo consiglio, con efficacia dalla data del rinnovo medesimo. Conseguentemente, risulta differita all’anno 2011 l’attuazione della predetta disposizione riguardante la riduzione del 20 per cento del numero dei consiglieri comunali e provinciali.Ai sensi dell’art. 1, comma 2, del decreto-legge n. 2/2010 resta parimenti differita al 2011, con riferimento alle amministrazioni comunali che andranno al rinnovo elettivo a decorrere da tale anno, l’efficacia applicativa della disposizione di cui all’art. 2, comma 186, lettera b) della citata legge finanziaria 2010 che ha soppresso le circoscrizioni di decentramento comunale previste dall’art. 17 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.Resta inteso che, per le amministrazioni comunali i cui organi di governo verranno rinnovati nelle consultazioni del 28 e 29 marzo p.v., va richiamata l’applicabilità del vigente testo del citato art. 17 del decreto legislativo 267/2000, come modificato dall’art. 2, comma 29, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria 2008), per l’effetto del quale le circoscrizioni sono ancora per l’anno in corso obbligatoriamente costituite nei comuni con popolazione superiore a 250.000 abitanti, secondo i risultati dell’ultimo censimento ufficiale del 2001, mentre possono essere costituite, con idonea previsione statutaria e regolamentare, solo limitatamente ai comuni con popolazione compresa tra i 100.000 e i 250.000 abitanti (al censimento 2001), con l’ulteriore limite, nei comuni appartenenti a quest’ultima fascia demografica, che la popolazione media delle relative circoscrizioni non possa essere inferiore a 30.000 abitanti (censimento 2001).
Ciò posto, non potranno essere rinnovati gli organi delle circoscrizioni nei comuni con popolazione inferiore a 100.000 abitanti, secondo i risultati del censimento del 2001, in quanto le stesse circoscrizioni sono state soppresse dal citato articolo 17 del decreto legislativo n. 267/2000."
In soldoni ... le Circoscrizioni del nostro comune sono state definitivamente soppresse dalla legge!
Ora ... visto che la stessa legge stabilisce che potranno essere istituite circoscrizioni solo con un numero di abitanti pari o superiore ai 30.000 abitanti, secondo voi, raggiungendo a stento l'intero comune di Vibo Valentia i 35.000 abitanti, quale sarà la sorte che il prossimo Consiglio Comunale - del caso decidesse di affrontare lo spinoso argomento - ci riserverà? Ma al di là di questo ... come si riorganizzeranno i partiti vibonesi per ricontrollare il consenso delle aree costiere con i loro supporter elettorali? Quali prospettive TERRIBILI toccheranno alla nostra comunità costiera?
Commenti
Le delibere della circoscrizione che vengono approvate, il comune può approvarle ho non approvarle... Il vero potere ce l'ha il comune.
D'altra parte il Municipio deve demandare uffici, personale al servizio DIRETTO e GEOGRAFICAMENTE VICINO ai bisogni e alle problematiche dei cittadini garantendo il GOVERNO capillare, giusto e tempestivo...
... c'è da lavorare...