BUONE PRASSI? COMINCIAMO A STUDIARE!

Lo abbiamo letto e ve ne consigliamo la lettura! In poco più di 100 pagine tante esperienze positive utili a capire come migliorare il nostro impegno, la nostra città ed i nostri politici!

Il manuale del buon amministratore locale”.
Buone prassi da imitare per sindaci, assessori, cittadini attivi
104 pagine, 5,00 euro (Altreconomia ed.2010). Con un contributo di Rita Borsellino.

Un manuale “tascabile” per amministratori e cittadini virtuosi, una vera e propria cassetta degli attrezzi per promuovere le “buone prassi municipali”, attraverso 11 storie e decine di esempi, dal Nord al Sud Italia. Questo libro non è semplicemente un elenco di “buone pratiche” o di casi virtuosi. Piuttosto, a partire da questi, è un manuale, una guida pratica, per riprendersi qualcosa che è già di tutti: il diritto/dovere di avere cura della propria comunità, indipendentemente dall’essere amministratori o semplici cittadini. Dai rifiuti all’accoglienza, dai piani regolatori al turismo, dalla sicurezze alle fonti rinnovabili. Due esempi? In un’epoca di tagli ai trasferimenti, a Cassinetta si è deciso di non construire più, e quindi di rinunciare a quella boccata di ossigeno finanziario data dagli oneri di urbanizzazione. Una scelta di tutela del territorio scelta e condivisa dai cittadini. Mentre, dall’altra parte d’Italia, a Sicignano degli Alburni, in provincia di Salerno, dove amministrazione e cittadini hanno deciso di accogliere un gruppo di immigrati in difficoltà.
Il libro è corredato da un “Lessico del buon amministratore”, che spiega voce per voce qual è il glossario della partecipazione politica (da “Servizi pubblici” a “Politiche sociali”) e quali sono gli organi dell’amministrazione (da “Delibere” a “giunta” o “bilancio di previsione”). Con esse, un breve prontuario di forme di “cittadinanza attiva” (come istanze, petizioni, proposte) e un dizionario delle organizzazioni e reti che riuniscono esperienze di municipi virtuosi (dalla Rete del Nuovo Municipio ai Comuni Virtuosi, dagli Enti locali per l’acqua ad “Avviso pubblico”, che riunisce i comuni che lottanocontro la mafia.
Perché, come scrive Rita Borsellino nel volume, “Partecipare è prima di tutto un sentimento, un’emozione, quasi una necessità. Partecipo a qualcosa o di qualcosa se mi sento profondamente coinvolta, se non posso fare a meno di starci dentro, se mi accorgo che se non ci fossi non sarebbe la stessa cosa”.

Gli autori: Salvatore Amura è vice presidente della Rete del nuovo municipio; Stefano Stortone si occupa di processi partecipativi. In vendita in libreria, nelle botteghe del commercio equo e a questo link: http://www.altreconomia.it/site/ec_articolo_dettaglio.php?intId=116.

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