Iniziative per la valorizzazione della Comunità di Porto Santa Venere oggi nominata Vibo Marina(VV).
PASSEGGIATA PRIMAVERILE AL CASTELLO DI BIVONA.
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Foto panoramica dell'ingresso e dell'area sosta del Castello di Bivona
Foto panoramica dalla Torre Regia del Castello
E così, visto che il mese scorso è stato collaudato l'intervento di recupero del Castello di Bivona, abbiamo pensato di fare una passeggiata esplorativa lungo il suo perimetro, documentandolo con macchina fotografica. Rigidamente lungo il suo perimetro esterno, perchè l'opera è ovviamente ancora ufficialmente inaccessibile, chiusa con lucchetti (sia all'ingresso del percorso che all'accesso al maniero), in attesa della celebrativa festa inaugurativa, durante la quale apprenderemo probabilmente il suo "Piano di Valorizzazione e Gestione" e i relativi gestori.
Essendo un fatto formale importante pensiamo cosa giusta approfittare dell'occasione per riportare integralmente l'atto di collaudo, estraendolo dal sito ufficiale del Comune di Vibo Valentia, anche perchè è una chicca amministrativa se si considera che un simile atto sembra non sia mai stato redatto per i lavori svolti (sempre con finanziamenti europei) alla Tonnara di Bivona.
Non sappiamo però quando il Castello di Bivona riprenderà a vivere, quale associazione o ditta privata verrà scelta dall'Amministrazione comunale per "ridare l'anima" al "da troppo tempo chiuso" maniero trecentesco. Non lo sappiamo però non per la negativa pregressa esperienza (nelle forme amministrative come nei metodi e criteri d'uso) della tonnara ma perchè è recentemente nato un contenzioso tra il Comune e gli eredi De Riso. Il 31 gennaio scorso infatti, il Responsabile dell'Ufficio Contenzioso del Settore 1 del Comune di Vibo ha dato comunicazione al Dirigente del Settore 8 che contro l'atto di esproprio definitivo del Castello (determina n.59 del 11.05.2009, Settore 8) è stato avviato ricorso dinanzi alla Corte di Appello di Catanzaro.
Percorso d'accesso al Castello
Percorso d'accesso al Castello
Percorso di visita intorno al Castello
Percorso di visita al Castello (in ombra a dx i resti del muro di fossato)
Ma ignoriamo per un attimo l'esistenza del ricorso. Sembra che i fortunati che hanno assistito al collaudo serale, si siano emozionati alla vista del Castello illuminato! Il mastio, le mura di cinta ed il lungo percorso pedonale illuminato ... era come se si inserissero finalmente nella città, rivelando alla vista sbigottita quel prezioso gioiello storico.
Onestamente però, tolto il gruppo di continuità ... oggi, alla luce del sole, non è bello vedere il Castello cinto in una costosissima staccionata, che costringe a camminare a poco meno di due metri dalle mura, col rischio sempre possibile della caduta di pietrame dalle mura. A noi, che lo percorriamo al di là della staccionata, percorrendo il tratto fuori dal percorso fissato, il Castello svela la sua maestosa altezza e scopriamo tutto il resto del fossato murario di difesa (anticamente colmo d'acqua), con il suo aggancio strutturale al ponte levatoio. E' penoso scoprirli esclusi da ogni intervento utile a valorizzarli.
Accesso al Castello con pannello didattico e pannello in plastica del finanziamento,
fissato con quattro ficher sulle mura.
E' il silenzio però, unitamente all'erbaccia che comincia a crescere, sul futuro del monumento e della sua area archeologica che non promette nulla di buono. Anche questa volta, vedrete, ci ritroveremo dinanzi ad un fatto compiuto male ed ancor peggio gestito ... come lascia presagire la bruttissima idea di fissare con dei fischer sul muro d'accesso - proprio dietro al pannello didattico di benvenuto - un cartellone di plastica con gli estremi del finanziamento europeo!
Oggi, 27 marzo 2012, ho visitato il castello. E' ancora tutto come avete descritto, un vero peccato. E' un sito stupendo, speriamo che non lo lascino ricadere in rovina! Se volete, potete leggere qui il mio riassunto della visita: http://daniellefiore.blogspot.it/2012/03/la-calabria-e-il-suo-passatoil-ritorno.html
L'interessamento verso il Monumentale Maniero, pari almeno al mio, è da accogliere con vivo compiacimento. Nella speranza, che tali iniziative da parte di cittadini, scuotano le intorpidite sensibilità dei nostri amministratori! Ho assistito, felice, al collaudo serale e quindi all'illuminazione dell'area grazie all'uso di un gruppo elettrogeno fornito dall'impresa appaltatrice dei lavori. Insieme ad altri avrei sperato di assistere con altrettanta felicità all'illuminazione continua dello splendido manufatto consegnato a dicembre del 2011 al Comune di Vibo Valentia. Spero che anche con il Vostro interessamento tutto questo sia restituito all'uso della Comunità! Arch. Margherita Catanoso
Ringraziamo l'Arch. Catanoso per le informazioni fornite sul collaudo del dicembre 2011. Scuotere le "intorpidite sensibilità dei nostri amministratori" è impresa dura, e purtroppo, quando ci si riesce, scopriamo ahinoi - dagli usi che sanciscono - come l'idea che costoro hanno della Comunità ... si ferma al "comparaggio"! Sul Castello - al pari della Tonnara - di Bivona non abbiamo notizie rassicuranti, ma in ogni caso noi faremo la nostra parte ...
Ringraziamo la stampa che ha pubblicato il nostro pubblico ringraziamento agli assessori comunali Romeo e Barbuto. Ovviamente nella sintesi della Gazzetta e de Il Quotidiano lo spirito del nostro ringraziamento non può essere totalmente colto, percui rinviamo agli stessi una "gita informativa" sul nostro sito. Approfittiamo dell'occasione per segnalare, sempre su Il Quotidiano di oggi, un articolo molto interessante sulla pratica delle lottizzazioni nel nostro comune. Noi ne stiamo parlando da tempo ed il Pasquino viene in nostro soccorso con alcune notizie in più e considerazioni tutt'altro peregrine. E' interessante notare come quelle considerazioni inducano ad una ulteriore riflessione sull'esistenza di un diverso modo di applicare le norme urbanistiche nel territorio. Nella città delle "alici marinate" (da oggi la chiameremo così per distinguerla opportunamente sia da quella della ItalyHomes che da quella del capoluogo) quando si debbono costrui
L'annuncio dell'arrivo del nuovo Parroco della Parrocchia Maria SS. del Rosario di Pompei di Vibo Marina è apparso con un manifesto che ha nel suo incipit un brano evangelico: " Se davvero avete gustato come è buono il Signore, stringendovi a Lui pietra viva rigettata dagli uomini, ma scelta preziosa davanti a Dio, anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale, per un Sacerdote Santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo. (1, Pt.2, 3-5) " Il nuovo parroco è il Rev. Sac. Don Saverio di Bella, di recente nominato dal Vescovo Mons. Luigi Renzo, ed il manifesto invita la comunità tutta a partecipare alla "presa in possesso canonico" che verra celebrata con la solenne Celebrazione Eucaristica presieduta dal nostro Vescovo, nella nostra chiesa nuova Venerdì 11 Settembre alle ore 18,30, Non possiamo che rinnovare il nostro grazie per quanto è riuscito a fare Don Mimmo in poco meno d
Il nostro articolo del 2009 E così, grazie ad un nostro articolo del 2009 ( vedi link ) abbiamo scoperto l'autore dell'affresco che ingentilisce un antico balcone del borgo di Longobardi. Possiamo affermare con sicurezza che l'originalissimo affresco è stato realizzato negli anni 1960 da Angelo Cesareo. Il fratello dell'autore ci ha fatto dono di una breve biografia, che noi, ringraziandolo vivamente, rendiamo vostra, certi di rivelare un piccolo ma intenso vissuto ... utile a riscoprire la memoria ed i valori dei luoghi. " Angelo Cesareo nacque a Vibo Valentia il 20 Agosto 1943 da Francesco e Michelina Cesareo entrambi Vibonesi, una famiglia numerosa che comprendeva dieci figli due dei quali morirono di polio in tenera eta’ negli anni 1930 e 1932. Fin da piccolo Angelo ha dimostrato una certa attrazione al disegno edalla bella arte nonche’ alla scultura e ceramica. Schizzo preparatorio dell'affresco Papà, che era appunto pittore decoratore ha
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Se volete, potete leggere qui il mio riassunto della visita:
http://daniellefiore.blogspot.it/2012/03/la-calabria-e-il-suo-passatoil-ritorno.html
Arch. Margherita Catanoso