[TONNARA DI BIVONA] ESPOSTO PUBBLICO CONTRO IGNOTI PER OMESSA CUSTODIA.

Oggi, 8 aprile 2013 alle 12,00 la Loggia della Tonnara era aperta. Un rapido giro interno per accertare la presenza di qualcuno, il tempo di indignarsi per lo stato di degrado, dinanzi ad un tetto che comincia a cedere, finestre con i vetri rotti, resti di carbonizzati di carte e plastiche date a fuoco, dei segni dell'umido ad ogni parete che la rendono spettrale, con imprecazione finale per l'impossibilità di chiudere e serrare completamente l'enorme porta ormai fuori asse!
Dunque le imbarcazione poste all'interno della Loggia sono sottoposte allo stesso rischio di distruzione di quelle lasciate all'esterno. Anche la recinzione da cantiere che proteggeva il Caterina e lo Sceri sono infatti tagliate in due punti.
L'intero varcherizzu delle Tonnare Gagliardi è lì, fermo, in attesa di un atto vandalico, di un incidente doloso o colposo ... o semplicemente in balìa della stupidità dell'uomo e la severità del tempo che passa inesorabile.

TRASCURIAMO per un attimo il nodo burocratico che lega la Tonnara a questo triste e costante degrado, e PONIAMO l'interrogativo più grande:

A CHI COMPETE LA SUA TUTELA E QUELLA DEI BARCONI?

E'  vero che il complesso denominato «Tonnara di Bivona» in Vibo Valentia è un bene incamerato tra le pertinenze del PUBBLICO DEMANIO MARITTIMO e dunque spetterebbe all'Autorità Marittima il controllo;

E' vero che alla Soprintendenza BAP di VV/RC spetterebbe la vigilanza  e la tutela, in osservanza al codice per i beni culturali (ex articoli 57 e 106 del decreto legislativo n.42 del 2004 e successive modificazioni e integrazioni) essendo un bene monumentale vincolato dal DM (declaratoria) del 6.12.1991.

E' vero il Quadro Territoriale Regionale (Q.T.R.) ha incluso la «Tonnara di Bivona» nella categoria dei beni identitari ai sensi dell'articolo 143 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n.42 e successive modificazioni e dell'articolo 51 del rammentato quadro territoriale regionale e come tale tutelato dalla Regione e dalla Provincia;

E' vero che il Comune di Vibo Valentia ha fruito di un finanziamento Por Calabria 2000/2006 di 1.304.000 di euro per la realizzazione del Museo del Mare, e come tale ne è responsabile fino alla istituzione del relativo Museo;

E' vero che dal 2011 è stata utilizzata in maniera difforme dagli usi finanziati, e senza concessione demaniale data in "subconcessione; che è sede estiva dei Vigili Urbani e l'8 dicembre 2013 è stata finanche utilizzata come seggio delle primarie di un partito vibonese ;

E vero che su questa paradossale vicenda è stata presentata una interrogazione parlamentare al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, l'11 Dicembre 2013 dall'On.le Nesci (4-02923), per rispondere alla quale qualche ente dovrà pure assumere sommarie o specifiche informazioni ...

MA ATTUALMENTE ... CONSTATATO CHE AD OGGI NESSUN ENTE PUBBLICO LA USA PER EVIDENTI VIZI DI LEGITTIMITA' , A QUALE AUTORITA'  COMPETE LA CUSTODIA, NECESSARIA PER IMPEDIRE IL RISCHIO A CUI SONO SOTTOPOSTE LE IMBARCAZIONI E LA TONNARA? NEI CONFRONTI DI CHI PRODURRE ESPOSTO ALLA AUTORITA' DI PG ... ALMENO PER OMESSA CUSTODIA?







E nello stesso pomeriggio viene inoltrata l'ennesima interrogazione:


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