PORTO S.VENERE: UN NUOVO COMUNE TRA I TANTI SCIOLTI.

L'ultimo post ci ha fatto ritornare in mente quelle strane osservazioni, gridate in piazza da alcuni politici, sul rischio che il nuovo comune di Porto S.Venere, diventi una ghiotta opportunità per la 'ndrangheta: se il nuovo comune nascerà - è stato detto - essa approfitterà delle "nuove poltrone" per insediarsi in un territorio ancora esente da tale piovra.
Insomma, "... l'autonomia amministrativa" - è stato detto - "serve alla 'ndrangheta e agli affaristi, altro che epifania"!
Stiamo riassumendo, ovviamente, e per quanto detto vi invitiamo a leggere il post di riferimento.
Anche se, su queste affermazioni è bastato un incontro serio e partecipato per fare ricredere l'asserente, le ultime novità sul tema ndrina (la cimice di Gratteri, la bomba e lo scioglimento del Comune di Gioia Tauro) ci spingono a ritornare sull'argomento e, approfittando dell'occasione, rifornirvi di un interessante documento.
Ma ritorniamo alla falsa epifania. Non è errato affermare che un nuovo comune di 10.000 abitanti possa essere un "buon bocconcino" per il malaffare. E' possibile..! sfido chiunque a segnalare un comune privo di episodi di malaffare. Ma che tale ovvietà divenga addirittura l'assunto attraverso il quale impedire la costituzione di un nuovo comune, questo... è indubbiamente eccessivo.
Ciò per una serie di ragioni. Stiamo ai dati.
Se si dà un’occhiata alla lista dei Comuni i cui Consigli sono stati sciolti per infiltrazioni mafiose, ordinata per numero di abitanti, ci si accorge che solo uno, Lamezia Terme (sciolto due volte), con i suoi 70mila abitanti, si trova nelle parti alte, al quinto posto nazionale.
Per trovare un’altra città calabrese, bisogna scendere fino al 51°, con la new-entry Gioia Tauro, 18mila abitanti; poi Taurianova, 15.800 abitanti, al 55°, e Rosarno, 15mila abitanti, al 56°. Continuando a scorrere la lista, si arriva al 68° posto di Melito Porto Salvo (10.500 abitanti).
Se limitiamo i dati alla nostra regione, in pratica sono ad oggi 31 i Consigli comunali sciolti in Calabria; di questi ben 26 sono sotto i 10mila abitanti , 22 dei quali hanno meno di 5000 abitanti (8 ne contano meno di 2000).
Non che noi siamo fuori pericolo, nessuno di fatto lo è ... ma che in Calabria (a parte il "Triangolo della Piana", Gioia/Taurianova/Rosarno e Melito) lo siano di più i piccoli comuni pare è un dato assodato dai dati ministeriali. Quindi l'analisi è stata errata, ma ancor più, priva di informazioni... nè ne sono state fornite a sostegno della tesi, nè per scongiurare questo "mortale" rischio per la nostra comunità.
Noi crediamo fortemente che tra "gli anticorpi" alla ndrangheta, un ruolo determinante lo giocano le ragioni dell'etica, dell'unione, dell'informazione e della partecipazione, e per/con tali "pratiche" continuiamo il nostro impegno.
In tale senso un segno ulteriore, "pratico", vogliamo darlo, pubblicando lo stralcio dedicato alla nostra provincia, della Relazione annuale sulla 'ndrangheta (relatore il non più eletto On. F. Forgione), esaminata ed approvata lo scorso 20 febbraio 2008 dalla Commissione Antimafia.
E' una sorta di VADEMECUM per riconoscere e riconoscersi parte di un territorio tutt'altro che immune dal malaffare. Piuttosto che Epifania diamo i... Natali ai gruppi malavitosi dell'area vibonese, e facciamo -senza tentennamenti - circolare informazioni su quanto già si conosce.
Anzi, forse è il caso di pubblicare la Relazione per intero, seppur per comodità dividendola due parti... quasi come per consentire due diversi approcci: per gli amanti della calabresità forniamo la relazione intera , per gli amanti della vibonesità quella parte dedicata alla Provincia di Vibo Valentia .
Lo facciamo perchè convinti che non siano stati in molti a leggerla... e tra questi certamente molti dei nostri politici (vecchi e nuovi).

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