AUGURI DI FINE ANNO CON BOTTI...

Ieri un negozio è stato fatto esplodere nella città del monte... e sempre ieri, nella città del mare, qualcuno è riuscito nuovamente a rompere la finestra della Tonnara di Bivona. Era il 21 settembre quando l'avevamo inchiodata per mettere in sicurezza i suoi interni.
Vetri rotti su... vetri rotti giù! Episodi diversi, messaggi diversi... ma l'indignazione è la medesima.
Ancora una volta constatiamo che il territorio, le cose... non ci appartengono: qualcun'altro si arroga sempre il diritto di imporre il suo volere rispetto ai progetti di riscatto.
Non bisogna cedere nemmeno di un passo. Il diritto ceduto da uno è perso per tutti.
Abbiamo segnalato la finestra rotta all'Amministrazione Comunale ma siamo sicuri di dover nuovamente andare a ripararla noi!

Ed allora tanti auguri a tutti noi, per un 2009 all'insegna della comprensione, solidarietà e moralità!

Commenti

giuseppe addesi ha detto…
Trovo l'episodio della tonnara in un certo senso ancora più preoccupante dell'attentato dinamitardo verificatosi a Vibo. In quel caso, infatti, vi é uno scopo, un fine ben preciso, anche se delittuoso ed esecrabile. Nel nostro caso, invece, il gesto é di gratuito e ordinario teppismo che sottende un'assoluta mancanza di rispetto verso tutto ciò che appartiene alla collettività, un rifiuto della convivenza civile ed un impulso distruttivo verso quel poco che, a costo di grandi sacrifici, gli altri riescono a costruire.Ma é anche vero che questi comportamenti derivano dalla mancanza di interessi, dalla perdita di speranza nel futuro e dalla assoluta assenza di strutture di aggregazione sociale.
Anonimo ha detto…
Ma si può pensare che certi ragazzi rompono le cose perchè ce assoluta assenza di strutture di aggregazione sociale, sempre così si pensa. I ragazzi rompono le cose perché non hanno un spazio per loro... mi sa che è una scusa dire così.
Anonimo ha detto…
Secondo me c'è dietro qualcos'altro, non credo nei gesti ripetuti "dei teppisti". C'è qualcuno che vuole ribadire la sua contrarietà a istituire nella zona una istituzione pubblica. Un museo pubblico nel bel mezzo di un'area tutta abusiva prima o poi qualche controllo della zona lo richiama. Ecco spiegato perchè a bivona non verrà mai realizzato il museo che voi sognate. Ma sperateci lo stesso.
Francesco
Anonimo ha detto…
Il malessere e l'inciviltà che si evidenzia verso tutto quello che è ordine, è stato e viene dimostrato quotidianamente con l'incapacità di una crescita civile, un'attenenersi alle regole e a quel senso civico, cosa che non è mai esistita nelle nostre zone.
La rottura persistente della finestra e il furto delle suppellettili e materiale che non ha nessun valore in danaro, ma soltanto per la nostra cultura marinara, sono alcune prove inconfutabili di questo stato di disagio, l'incapacità di fare rispettare le regole per una comune crescita civile.
Ma quando anche noi gente onesta e società civile venissimo meno, si potrebbe tranquillamente assistere nelle nostre contrade ad autentiche scene di Far West, e noi ad assistervi impotenti.

vento di calabria
Anonimo ha detto…
Video sugli amministratori truffatori della calabria su youtube:

http://www.youtube.com/watch?v=20GVWvuQD28
EOS ha detto…
La finestra è sempre lì... rotta!

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